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L'albergo dei poveri - Larici

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associazione culturale <strong>Larici</strong><br />

www.larici.it<br />

KLECHTCH. Tu parli bene, perchè stai accoccolato sulla branda, ma io siedo per<br />

terra; facciamo a cambio ed allora andrò ad aprire... Io son già<br />

raffreddato.<br />

BUBNOW (con calma). Per conto mio lasciala com’è... è tua moglie quella che te<br />

ne ha pregato...<br />

KLECHTCH (cupo). Di là potrebbe intanto entrare chiunque.<br />

SATIN. Il cranio mi brontola... Ah perchè mai la gente deve sempre colpirsi alla<br />

testa?<br />

BUBNOW. Non si colpisce solamente la testa, ma anche nelle altre parti del<br />

corpo. (Alzandosi) Io devo comprare il filo... I nostri padroni di casa oggi<br />

non si sono ancora fatti vedere... Che sieno crepati, finalmente? (Se ne<br />

va)<br />

ANNA (tossisce).<br />

SATIN (con le mani dietro la testa resta immobile sulla branda).<br />

COMICO (dopo essersi guardato intorno malinconicamente, si avvicina al letto<br />

di Anna). E come va?... Male?...<br />

ANNA. Qui si soffoca!<br />

COMICO. Se vuoi ti condurrò nell’atrio, alzati! (aiuta l’ammalata a sollevarsi,<br />

l’avvolge con uno straccio e la sorregge mentre si incammina in cortile).<br />

Su, su, coraggio e avanti, sempre! Anch’io sono un ammalato, sono<br />

avvelenato dall’alcool...<br />

KOSTILOW 1 (entra e s’incontra sulla porta col Comico e con Anna). Fate una<br />

passeggiatina! (Agli altri) Che bella coppia... il montone e la capra!<br />

COMICO. Facci largo! Non vedi che qui avanzano gli invalidi!<br />

KOSTILOW. Prego... s’accomodino!... (Cantarellando una canzone di chiesa,<br />

s’arresta diffidente ad osservare nella cantina, gira il capo a sinistra quasi<br />

volesse origliare nella camera di Pepel).<br />

KLECHTCH (batte all’arrabbiata sopra una serratura, e lima a vuoto, mentre<br />

guarda di sottecchi l’albergatore).<br />

KOSTILOW. E tu raspi così di buona lena?<br />

KLECHTCH. Che?<br />

KOSTILOW. Ti chiedo com’è che oggi hai tanta smania di lavorare... (pausa)<br />

Hum!... sicuro... cosa volevo dire? (A bassa voce, rapidamente) Mia<br />

moglie non è stata qui?<br />

KLECHTCH. Non l’ho vista...<br />

KOSTILOW (s’avvicina alla porta di Pepel). Quanto posto mi occupi tu, pei tuoi<br />

due rubli al mese... Il letto là, e tu eternamente qui... Sicuro! Almeno per<br />

cinque rubli di posto, perdio!... Bisogna che ti aumenti un mezzo rublo.<br />

KLECHTCH. Mettimi dunque addirittura la corda al collo... e strozzami... sei<br />

vicino a crepare e non pensi altro che a far quattrini!<br />

KOSTILOW. E perchè dovrei strozzarti? Chi ne ha bisogno? Vivi in nome di Dio e<br />

nella sua grazia... Io ti aumento di mezzo rublo, compro olio per la<br />

lampada benedetta e la mia offerta arde dinanzi alla sacra immagine pel<br />

condono <strong>dei</strong> miei peccati, ed anche <strong>dei</strong> tui... tu stesso non ci pensi ai tuoi<br />

peccati? Ah, Andrjuschka, che pessimo soggetto sei tu! Tua moglie se ne<br />

1 Kostilow significa “stampella”.<br />

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