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L'albergo dei poveri - Larici

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associazione culturale <strong>Larici</strong><br />

www.larici.it<br />

PEPEL. Perciò la bastoni così ferocemente! Questo ti posso dire, Waska 1 ... non<br />

la toccare mai più!<br />

WASSILISSA. Aspetta un poco! Non essere così focoso! Tutto si può accomodare<br />

tranquillamente, alla buona. Sposala se vuoi! Io ti darò anche la dote, per<br />

giunta, trecento rubli! Se riesco a farne di più, te ne darò di più...<br />

PEPEL (cammina avanti e indietro). Aspetta un po’. Che intendi dire? Perchè?<br />

WASSILISSA. Liberami da mio marito! Prenditi da me questo còmpito.<br />

PEPEL (fischia sommessamente). Ve’, ve’ la pensata è abissima.... Tuo marito<br />

al cimitero, l’amante ai lavori forzati, e tu stessa....<br />

WASSILISSA. Ma Wasjka! Perchè ai lavori forzati? Non hai bisogno di farlo tu<br />

stesso... i tuoi camerati!... E se tu non lo fai da te chi può mai scoprirlo?<br />

Natacha sarebbe tua... pensaci... Avresti denaro... te ne andresti da qui,<br />

dove tu vuoi... Mi libereresti per sempre... e anche per mia sorella<br />

andrebbe bene, che s’allontana da me... Non la posso vedere senza<br />

andare in furia... La odio per causa tua... e non mi posso trattenere... La<br />

picchio così forte, che io stessa piango con lei per compassione... Ma... la<br />

picchio egualmente... e la picchierò così sempre...<br />

PEPEL. Bestia feroce! Ti glori anche della tua brutalità.<br />

WASSILISSA. Non mi glorio... dico quello che è... Pensaci, Wasjka... tu sei stato<br />

già due volte in carcere per causa del mio vecchio... per la sua<br />

cupidigia... S’è attaccato a me come una sanguisuga; da quattro anni mi<br />

dissangua, poco a poco... Aver un uomo simile! E fa soffrire anche<br />

Natacha; la rimprovera, la chiama una pezzente... È un vero veleno... per<br />

tutti.<br />

PEPEL. Come fila bene il tuo ragionamento!<br />

WASSILISSA. Ragionamento? Ciò che io dico è così evidente... solo uno stupido<br />

può non capire quello che voglio!....<br />

KOSTILOW (entra pian piano e s’avanza).<br />

PEPEL (a Wassilissa). Ebbene... vattene!<br />

WASSILISSA. Riflettici (vedendo il marito). Cosa c’è? Tu mi vai spiando?<br />

PEPEL (si alza di scatto e guarda fieramente Kostilow).<br />

KOSTILOW. Sicuro... son’io... son’io... E voi altri state qui soli soli? Ah, ah!...<br />

Avete chiacchierato un pochino? (Tutt’ad un tratto batte i piedi e grida a<br />

Wassilissa) Waska... tu miserabile... Tu volgare sgualdrina! (Spaventato<br />

dalle sue stesse parole cui gli altri non rispondono) Scusami... mio Dio...<br />

Tu, Wassilissa mi hai indotto nuovamente a peccare... io ti cerco per<br />

tutto... (Con voce roca) È tempo d’andar a letto! Non hai ancora messo<br />

l’olio nella lampadina?... Ah, tu... miserabile cagna... (minacciandola col<br />

braccio teso).<br />

WASSILISSA (va lentamente alla porta del cortile e ammicca a Pepel).<br />

PEPEL (a Kostilow) Tu, va per la tua strada, levati...<br />

KOSTILOW (urlando) Io sono il padrone, qui... Levati tu di qui... hai capito?<br />

Manigoldo!...<br />

PEPEL (truce). Va per la tua strada, Michele...<br />

KOSTILOW. Non ne ho bisogno! Piuttosto devi... piuttosto io voglio...<br />

1 Vaska abbreviativo di Vassilissa.<br />

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