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Pubblicazione "Acqua azzurra acqua chiara" - Regione Piemonte

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7<br />

7a<br />

un SerBAtoio<br />

Alla sorgente dell’odio<br />

Per arrivare alle cisterne dell’<strong>acqua</strong> gli abitanti di Sarajevo sotto assedio dovevano passare<br />

per la piazza dei cecchini, non lontano dal mercato dove avvenne la strage del 5 febbraio<br />

1994, o sperare di non diventare bersaglio di uno sniper (cecchino) mentre attraversavano<br />

un ponte sulla Miljacka per andarsi a rifornire di <strong>acqua</strong> ai pozzi appoggiati sulle colline in<br />

mano ai serbi. Riempire una tanica era un lavoro rischioso, durante la guerra.<br />

Per avere un bicchiere d’<strong>acqua</strong> da bere in tavola molti bosniaci hanno perso la vita. Ma<br />

siccome l’<strong>acqua</strong> è un bene a cui nessuno può rinunciare, ogni mattina uomini, donne e<br />

bambini giocavano alla roulette russa per tornare a casa trascinando i carretti colmi del<br />

prezioso carico. E ogni mattina i cecchini prendevano posizione per decidere chi di loro<br />

dovesse morire.<br />

<strong>acqua</strong> e geografia<br />

Fiumi<br />

Alcuni paesi dipendono per oltre il 75% da fiumi o sorgenti che si trovano in altri stati.<br />

È il caso di Israele che ricava i 2/3 dell’<strong>acqua</strong> che consuma da Giordania e Siria, con<br />

cui condivide il fiume Giordano. Anche il Nilo è motivo di tensione per tutti i paesi<br />

che attraversa: Uganda, Tanzania, Sudan, Etiopia e per il suo ultimo tratto l’Egitto, così<br />

come il Gange, uno dei più grandi fiumi del mondo che scorre attraverso l’India, Nepal<br />

e Bangladesh. Lo sfruttamento del bacino del Tigri e dell’Eufrate, fiumi che nascono in<br />

Turchia e, successivamente passano in Siria e in Iraq, vede invece contrapposti il governo<br />

turco e quello di Siria e Iraq dall’altra. Nell’intera regione, inoltre, l’approvvigionamento<br />

idrico è messo in serio pericolo dalla costruzione di oltre 200 dighe, che potrebbe portare<br />

a una diminuzione anche del 35% di <strong>acqua</strong> per L’Iraq.<br />

Proprio l’innalzamento delle dighe è uno degli strumenti più utilizzati dai governi per<br />

assicurarsi profitti e riserve: attualmente la Cina progetta di costruire una serie di dighe<br />

lungo il corso del fiume Mekong, da cui dipende la produzione di riso in tutta l’Indocina,<br />

ovvero Laos, Birmania, Thailandia e Vietnam.<br />

I conflitti per l’uso di fiumi, laghi e zone lagunari riguardano anche l’Europa: in Italia,<br />

per esempio, già da alcuni anni il fiume Piave e la laguna di Venezia sono oggetto di<br />

controversie circa la quantità di <strong>acqua</strong> da destinare ai diversi usi, come quelli industriali,<br />

la produzione di energia idroelettrica e l’irrigazione.<br />

Laghi<br />

Turchia Il mensile turco Atlas, dedicato alla natura e ai viaggi, pubblica uno speciale sui<br />

“laghi rubati”, cioè sulla drammatica situazione dei laghi nel sud-ovest della Turchia.<br />

È il caso del lago Aksehir, dove avrebbe vissuto il più celebre personaggio della<br />

letteratura popolare turca, il mullah Nasreddin. Fino a poco tempo fa era la quinta riserva<br />

d’<strong>acqua</strong> dolce nel paese, ma ora, proprio come il lago d’Aral, è del tutto secco. Gli abitanti<br />

della zona, che prima andavano a trovare il vicino in barca, ora fanno lo stesso tragitto a<br />

piedi o in auto. Aksehir era la principale fonte di pesca (soprattutto di carpe e gamberi) e<br />

d’irrigazione per tutta la regione, nota per le coltivazioni di ciliegie. Ora il suo sottosuolo<br />

rischia di essere contaminato da un lago salato confinante, accelerando il deterioramento<br />

ecologico dell’area.<br />

Il caso di Aksehir non è isolato: si inserisce nel processo di desertificazione in corso<br />

nella regione a sud di Ankara, provocato da un’irrigazione selvaggia e illegale e aggravato<br />

dalle scarse piogge. Anche i livelli delle dighe sono al minimo storico: un problema<br />

importante per le grandi città e in particolare per la capitale, che nell’estate del 2007 è<br />

stata colpita da una grave penuria di <strong>acqua</strong>.<br />

Dighe<br />

Turchia Forse sarà il colpo decisivo, quello che permetterà di archiviare in modo<br />

definitivo il progetto idroelettrico di Ilisu in Turchia. I governi di Germania, Austria<br />

e Svizzera hanno trasmesso a quello turco una “notifica di fallimento ambientale” in<br />

relazione al progetto della diga: è il primo passo di una formale procedura per ritirare<br />

un serbatoio | 51

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