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ho venduto il mio tempo per fare i regali di natale - Altervista

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<strong>per</strong>ché <strong>il</strong> Poeta vuole avere la certezza <strong>di</strong> poter essere – come <strong>di</strong>re? – imme<strong>di</strong>atamente<br />

compreso anche da chi non parla la sua lingua. E torniamo un attimo all’au<strong>di</strong>o. Si possono<br />

<strong>fare</strong> queste cose con l’occhio, con le immagini, e si può lavorare con la voce. Allora, voi<br />

vivete in un posto che si chiama Genova, che tutti conoscevano pure prima, ma adesso<br />

conoscono soprattutto <strong>per</strong>ché è <strong>di</strong>ventata in qualche modo la città del G8 e questo G8<br />

dentro e fuori parlava, adesso non ci interessa chi avesse ragione, c’interessa che in questo<br />

G8 si parlava <strong>di</strong> una cosa, cioè del fatto che c’erano tanti popoli nella terra e che questi<br />

popoli dovevano trovare una maniera <strong>di</strong> convivere. C’è un poeta francese molto importante<br />

che si chiama Bernard Heidsieck, che è questo signore che vedete qui dove <strong>ho</strong> <strong>il</strong> <strong>mio</strong><br />

mouse, che un giorno ha deciso <strong>di</strong> <strong>fare</strong> una poesia che si chiama Vaduz passe-partout.<br />

Allora Vaduz è un paesino nel centro dell’Europa, è praticamente al centro dell’Europa.<br />

Ricordate quella poesia che abbiamo appena visto, SOS, come era circolare? Lo stesso<br />

lavoro, che Augusto De Campos ha fatto con le immagini, Bernard Heidsieck lo fa adesso<br />

con la voce. Voi ne sentirete un pezzettino <strong>per</strong>ché è molto lungo. Sostanzialmente l’idea è<br />

questa, nominare circolarmente, andando sempre più largo come in una spirale, i nomi <strong>di</strong><br />

tutti i popoli che pian piano incontro andando da Vaduz e allargandosi sempre. Si parte<br />

dall’Europa e – come capite – si arriva fino all’Amazzonia e questa che sentite adesso è una<br />

vera e propria poesia sonora, cioè è un esempio <strong>di</strong> come si fa adesso la poesia, non<br />

precisamente <strong>di</strong> come la faccio io <strong>per</strong>ché la faccio con dei musicisti, con delle basi<br />

musicali, lui usa in questo momento invece la sua voce e due nastri preregistrati, cioè<br />

registra una traccia una volta, poi registra una seconda traccia, le sincronizza in un certo<br />

modo e dal vivo ci piazza la sua voce dentro. Anche questo è un es<strong>per</strong>imento che potete<br />

<strong>fare</strong> a casa tranqu<strong>il</strong>lamente, vi servono solo due registratori; vengono fuori delle cose che<br />

forse non saranno della grande poesia come questa ma che vi garantiscono e vi fanno<br />

<strong>di</strong>vertire moltissimo soprattutto se provate a usare le voci degli amici e a mescolarle e a far<br />

<strong>di</strong>re loro qualcosa che non volevano <strong>di</strong>re. Io l’<strong>ho</strong> fatto con degli allievi <strong>di</strong> una scuola <strong>di</strong><br />

Firenze e alla fine vi garantisco che sono venute fuori delle cose davvero es<strong>il</strong>aranti. Loro lo<br />

hanno fatto – senza <strong>di</strong>rlo – con le voci degli insegnanti, i risultati sono stati drammatici. Per<br />

cui – come <strong>di</strong>re? – ut<strong>il</strong>izzatelo anche <strong>per</strong> <strong>di</strong>fesa <strong>per</strong>sonale nei prossimi giorni. S<strong>per</strong>iamo che<br />

parta, questo è Vaduz passe-partout. Autour significa tutto intorno [Sovrappone la sua voce<br />

a quella del f<strong>il</strong>mato]. Allemand tedeschi. Dei Sassoni. Dei Bavaresi. Les Ligures siete voi,<br />

eh; i Liguri siete voi, è arrivato qui.<br />

- RR – [Chiacchierano].<br />

- LV – Lo porto un po’ più avanti <strong>per</strong> farvi vedere dove arriva, eh?<br />

- R – No no no.<br />

- LV – Solo un pezzettino più avanti dei Sic<strong>il</strong>iens <strong>per</strong> farti sentire cosa succede nella foresta<br />

amazzonica, senti. Sentite come accelera?<br />

- RR [Ridono].<br />

- LV – E andando avanti così ... Allora, questo era Vaduz passe-partout. Tornate a me, sono<br />

qua, vo<strong>il</strong>à, vo<strong>il</strong>à. Non è sempre così noiosa la poesia. Ci sono delle eccezioni come vedete.<br />

Molto ritmica. La poesia può essere ut<strong>il</strong>e in vari mo<strong>di</strong> – ragazzi – quando <strong>di</strong>venta poco<br />

noiosa come in questo caso, può essere ut<strong>il</strong>e anche a dare dei messaggi e, a volte, sono dei<br />

messaggi importanti. Questa poesia che vi faccio sentire adesso si chiama [...] che significa<br />

Farsi le <strong>per</strong>e non è una bella cosa, ragazzo, letteralmente; cioè, la droga non è una bella<br />

cosa.<br />

- RR – [Chiacchierano].<br />

- LV – Ragazziii ... Allora. Se <strong>per</strong>ò non vi spiego come funziona ... Prima siete riusciti a<br />

<strong>di</strong>vertirvi un po’ – almeno s<strong>per</strong>o – <strong>per</strong>ché io vi spiegavo prima come funzionava; se non mi<br />

state a sentire <strong>di</strong>venta rumore soltanto <strong>per</strong> voi, ma non <strong>per</strong>ché non siete bravi, <strong>per</strong>ché<br />

nessuno vi spiega come funziona e quin<strong>di</strong> ...<br />

- RR – [Risulta chiaro che stanno parlando <strong>di</strong> Vaduz].<br />

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