ho venduto il mio tempo per fare i regali di natale - Altervista

More documents

Recommendations

Info

Lettere al Direttore LE ACCADEMIE D’ARTE IN ITALIA 40 SCHELETRI NELL’ARMADIO G I A N C A R L O P O L I T I Caro Politi, ho letto su Flash Art di ottobre/novembre la tua risposta a una lettera scritta da un ragazzo che ti chiedeva un consiglio riguardo le Accademie italiane ... la tua risposta mi ha incredibilmente deluso! Il tuo verdetto è stato: vai a New York ... “L’accademia è tempo perso”!!! Io frequento l’Accademia di Brera e penso che i tre anni trascorsi in questo luogo non siano stati buttati al vento! Ho seguito moltissimi corsi che mi hanno chiarito le idee riguardo l’arte contemporanea (un tempo per me incomprensibile) e inoltre ho trovato coraggio e voglia di creare in un ambiente intellettualmente stimolante. Inoltre molti docenti di Brera collaborano a Flash Art, la tua splendida rivista, come Luca Beatrice e Giacinto Di Pietrantonio ... Beh personalmente credo che invece di “inviare” i nostri giovani artisti all’estero faremmo bene a tenerceli stretti ... tra qualche tempo l’epicentro dell’arte potrebbe tornare in Italia, non credi? Un caro saluto. Valentina, mvalentine@tiscalinet.it TI ASPETTA UN FUTURO DA COMMESSA Cara Valentina, per trascorrere serenamente i tuoi quattro anni di studi superiori (non sono forse i ricordi di scuola più belli, quando sono stati belli?) l’Accademia è ideale. Li potrai raccontare ai tuoi nipotini.
Tanti amici, belle serate in pizzeria e in discoteca, viaggi, discussioni, assemblee, occupazioni, scioperi: insomma una pacchia, come si suol dire. Ma se pensi e pretendi di acquisire una professionalità e d’imparare anche qualcosa che ti serva nelle scelte della vita, sbagli. Perché le nostre scuole (le Università danno una preparazione solo libresca e obsoleta, le Accademie nemmeno questo; e tutte le scuole italiane ti preparano – chi più chi meno – al passato, ma non sono in grado d’interpretare il nostro futuro), dal punto di vista della preparazione reale e della vita, non servono a nulla. Quel poco o molto che tu hai imparato te l’ha dato la vita, le frequentazioni di colleghi e di artisti, le letture e l’arte, sicuramente Flash Art, non la tua scuola – seppure l’Accademia di Brera, sino ad oggi sia, indiscutibilmente e di gran lunga, la migliore in Italia (l’amico Fernando De Filippi ha compiuto un miracolo, riuscendo a districarsi nelle pastoie burocratiche). Tu mi hai citato due docenti ottimi (e non sono i soli, ritengo), ma la tua Accademia si porta dietro una pletora di docenti inamovibili, impreparati, demotivati, pronti a scendere in campo solo per i piccoli privilegi sindacali e per poter lavorare il meno possibile. Insomma, docenti che vengono solo a prendere, non a dare qualcosa. I francesi quattro volte superiori agli italiani Una recentissima indagine della Comunità Europea ha stabilito che, mediamente (con le rarissime eccezioni), uno studente francese ha una conoscenza informatica QUATTRO VOLTE SUPERIORE a quella di un italiano. È in grado d’installare un computer, creare programmi ecc. Insomma acquisisce una conoscenza straordinaria del mezzo che ha cambiato la nostra vita. Chiedete a Giotto e Primavera, i figli del vostro direttore Fernando De Filippi, che hanno frequentato la scuola francese a Milano. Io li ricordo che, già alle elementari, erano dei geni rispetto ai coetanei italiani, al punto che, un’estate, chiamai il piccolo Giotto di tredici anni come webmaster nella mia azienda. E, pensando all’età, lo retribuii con diecimila lire l’ora (due milioni di allora, al mese) e lui scappò, sentendosi, così disse, equiparato a una colf. Cara Valentina, la tua lettera mi fa male al cuore, perché tu non ti rendi conto dello stato della scuola italiana: purtroppo non hai la possibilità di fare confronti e dunque credi a ciò che ti dicono. Ma sei mai stata alla St. Martin’s School, al Royal College, al Goldsmith di Londra, alla CALART di Los Angeles o alla Tisch School di New York? Beh, un’altra storia, credimi. I migliori docenti possibili, e che cambiano ogni quadrimestre, un programma intenso e propulsivo verso la vita e l’attualità, un equipment da fare invidia alle realtà professionali. E docenti sottoposti a stimoli (economici e intellettuali) eccezionali. Si tratta ovviamente di scuole private, con un Head of Department (Direttore di sezione) e un Consiglio direttivo di illuminati (tutti docenti della stessa materia) e che cercano solo il meglio per la scuola e gli studenti. Parla con qualche ragazzo italiano che ha avuto il coraggio e la fortuna di studiare all’estero e che può fare il raffronto: solo così potrai capire. La società italiana non premia i migliori Ma tutto questo è normale: in Italia, la scuola (ma anche la società civile) non cerca il meglio, non lo offre né lo chiede. Vengono premiati i mediocri, gli opportunisti, gli zelanti. Le scuole sono il covo degli opportunisti: il più bravo è chi consce i cavilli sindacali per lavorare meno. E in una scuola è lui il punto di riferimento indiscusso. All’interno delle scuole si creano camarille e alleanze tra docenti per far emergere i propri allievi, non sempre i migliori. Gli intoccabili Ma questo è normale, mia cara Valentina: tu hai un corpo docente intoccabile che, magari, vince un concorso per Decorazione, Scenografia o Incisione e poi, per tutta la vita, insegna video, 41
Page 2 and 3: 3 Mario Fancello In mano a chi? 4 M
Page 4 and 5: Con il contributo di Banca Carige 4
Page 6 and 7: 6 PROFILO BIOGRAFICO L E L L O V O
Page 8 and 9: addirittura la poesia degli odori;
Page 10 and 11: e anche questo credo sia una cosa c
Page 12 and 13: perché il Poeta vuole avere la cer
Page 14 and 15: 14 SOTTOLINEATURE 1. Quando i vostr
Page 16 and 17: Con il contributo della Provincia d
Page 18 and 19: 18 PROFILO BIOGRAFICO DI: L UC A P
Page 20 and 21: Auditorium della Media Centurione:
Page 22 and 23: - LP - Un altro urlo? - RR - Sìì.
Page 24 and 25: Commenti non richiesti da me e spon
Page 26 and 27: S’APRIVA AUTUNNO AGLI IMPREVISTI
Page 28 and 29: ifiuto della guerra ci sono stati.
Page 30 and 31: Nanda. Ci furono molte occasioni di
Page 32 and 33: al sole sopra le gobbe monferrine e
Page 34 and 35: 3 Tra le Vite create ne ho eletta U
Page 36 and 37: Napoli (Barra), constata che - nell
Page 38 and 39: 4. Via Fausto Coppi, fianco esterno
Page 42 and 43: fotografia o scultura, alimentando

ho venduto il mio tempo per fare i regali di natale - Altervista

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?