ho venduto il mio tempo per fare i regali di natale - Altervista
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SOTTOLINEATURE<br />
1. Quando i vostri amici ridevano prima <strong>di</strong> sa<strong>per</strong>e <strong>per</strong> cosa ridere mi è venuta in mente la<br />
poesia <strong>di</strong> Pignotti Quelli dell’Apocalisse non sanno più <strong>di</strong>vertirsi, <strong>per</strong>ché ridere prima che ci<br />
sia qualcosa da ridere è una con<strong>di</strong>zione drammaticissima <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone che non sono affatto<br />
contente, che ridono <strong>per</strong>ché non possono piangere.<br />
2. So che la poesia non è non stop nelle vostre classifiche.<br />
3. Con la poesia ci si può anche <strong>di</strong>vertire.<br />
4. I futuristi facevano poesia in tutti i mo<strong>di</strong>. Componevano ad<strong>di</strong>rittura la poesia degli odori.<br />
Non <strong>ho</strong> capito bene come facessero, probab<strong>il</strong>mente andavano in giro con quelle robe che si<br />
usano a Carnevale <strong>per</strong>ché sostenevano che una serie <strong>di</strong> odori messi insieme poteva essere<br />
una poesia.<br />
5. Con la voce possiamo carezzarvi o – quando fate i cattivi – schiaffeggiarvi.<br />
6. Avete mai notato che quando gli insegnanti si arrabbiano – anch’io sono un insegnante – e<br />
lanciano quegli urli belluini terrib<strong>il</strong>i, che sono in<strong>di</strong>menticab<strong>il</strong>i, le finestre tremano?<br />
7. Non è importante tanto ciò che è scritto, ma come è fatta la parola scritta.<br />
8. Noi poeti siamo come dei bambini: ci piace moltissimo <strong>il</strong> computer. Io a casa <strong>ho</strong> tantissimi<br />
microfoni e campionatori <strong>per</strong> <strong>fare</strong> le mie poesie e mi <strong>di</strong>verto come un matto, molto più che a<br />
scriverle semplicemente con la penna e <strong>il</strong> foglio <strong>di</strong> carta, infatti – dopo un po’ – mi viene la<br />
malinconia pure a me e <strong>di</strong>co: «No, voglio cambiare lavoro», e invece appena mi metto a<br />
lavorare con la musica e le parole torno a <strong>di</strong>vertirmi <strong>di</strong> nuovo.