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ho venduto il mio tempo per fare i regali di natale - Altervista

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- RR – [Ridono e qualcuno ripete l’interiezione <strong>di</strong> Luca] Bella la vita, ehhh!<br />

- LP – Allora vorrei che faceste tutti insieme al quattro (io vi do uno due tre quattro) un urlo.<br />

Okay?<br />

- R – Eeehhh?<br />

- LP – Al quattro tutti quanti fanno un urlo. Ci state?<br />

- RR – Sì. Sì.<br />

- LP – Al quattro. Al quattro, eh? Un urlo.<br />

- RR – [Ognuno, senza aspettare alcun segnale, si mette a lanciare gridolini <strong>per</strong> proprio<br />

conto, così come fa l’orchestra prima <strong>di</strong> un concerto].<br />

- LP – Al quattro.<br />

Alunni <strong>di</strong> I B e III B. In pie<strong>di</strong>, a destra, <strong>il</strong> prof. d’Educazione Fisica Mario Canepa.<br />

- RR – [Continuano a chiacchierare e ad emettere urletti, poi fanno improvvisamente s<strong>il</strong>enzio<br />

e infine esplodono all’unisono in un urlo variegato <strong>di</strong> eeehhh e <strong>di</strong> aaahhh. Applaudono<br />

vigorosamente].<br />

- LP – [Effettua vocalizzazioni rielaborate elettronicamente]. La poesia è una cosa che non fa<br />

parte della vita reale degli uomini. Di poeti ce ne sono proprio pochi, mangiano male,<br />

mangiano pane secco; una vita un po’ così. Uno deve sceglierlo <strong>di</strong> essere poeta. Quando uno<br />

<strong>di</strong>viene poeta vuol <strong>di</strong>re proprio ... è come una vocazione, come farsi preti. È come essere<br />

magici. Voi siete nel passaggio tra <strong>il</strong> mondo magico e quello adulto, no? Non vi fate<br />

impressionare dal mondo adulto <strong>per</strong>ché da vecchi vi ritroverete bambini e quin<strong>di</strong> tanto vale<br />

rimanere bambini <strong>per</strong> sempre. Ognuno <strong>di</strong> noi è la custo<strong>di</strong>a del bambino che era.<br />

- R – [Pone una domanda].<br />

- LP – No, va be’, tu lavori; lavori così: tipo l’Ueb [Web], storie tipo ... A Internet io non ci<br />

credo, credo che sia una sorta <strong>di</strong> truffa generale, che la gente crede che ci sia qualcosa e non<br />

c’è. È come <strong>il</strong> telefono, no? Anch’io <strong>ho</strong> un telefonino ma devi poter avere tanta tanta fede<br />

<strong>per</strong> poter [...]. Io ti posso far vedere me stesso che comunque, pur facendo <strong>il</strong> poeta, la<br />

sopravvivenza ce l’<strong>ho</strong>. La poesia non dà pane, carmina non dant panem, <strong>per</strong>ò <strong>il</strong> formaggio<br />

lo abbiamo. Va bene. Direi che ci siamo. Liberi tutti ragazzi. Fate delle domande.<br />

- RR – [S<strong>il</strong>enzio].<br />

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