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Le esternalità dell'agricoltura. Una analisi degli effetti ambientali ...

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- persistenza, quindi maggiore probabilità di diffondersi nell’ambiente;<br />

- solubilità, cioè la tendenza a sciogliersi nell’acqua e quindi ad essere<br />

trasportate con le piogge in altre aree con il rischio di inquinare falde<br />

acquifere ed ecosistemi acquatici;<br />

- solubilità nei grassi, cioè la tendenza a depositarsi nei tessuti adiposi <strong>degli</strong><br />

organismi, con il rischio di trasmettersi attraverso la catena alimentare;<br />

- ampio raggio d’azione;<br />

- adsorbimento, capacità di legarsi alle particelle del suolo e quindi di<br />

essere trattenute dal terreno.<br />

Gli <strong>effetti</strong> dannosi sull’ambiente quindi non sono facilmente valutabili, poiché<br />

dipendono sia dalla struttura, dalla tossicità e dalla persistenza del pesticida, sia<br />

dalle caratteristiche dell’ambiente su cui interferisce e dalle condizioni climatiche.<br />

Uno dei principali <strong>effetti</strong> indiretti dei pesticidi consiste nel fatto che essi agiscono<br />

oltre che sugli organismi dannosi anche sui parassiti e sui predatori naturali <strong>degli</strong><br />

organismi stessi, riducendo in tal modo i loro <strong>effetti</strong> ed eliminando qualsiasi<br />

forma di vegetazione differente da quella da preservare. In tal modo alcuni<br />

organismi che prima si nutrivano delle specie distrutte iniziano a cibarsi delle<br />

colture diventando essi stessi dannosi, si crea un meccanismo perverso. Spesso<br />

inoltre i pesticidi non sono selettivi e per questo motivo alcuni parassiti,<br />

riorganizzando i loro sistemi di difesa, diventano resistenti, ossia non più sensibili<br />

alla loro azione tossica e a quella dei composti della stessa famiglia (resistenza<br />

incrociata). La distruzione dei nemici naturali e lo sviluppo di resistenze<br />

concorrono ad aumentare i costi, sia per la maggiore intensità dei trattamenti sia<br />

per l’uso di pesticidi più dispendiosi. Tali sostanze hanno <strong>effetti</strong> devastanti anche<br />

per quanto riguarda il suolo, poiché alterano l’attività dei batteri, dei funghi e dei<br />

microrganismi che metabolizzano la sostanza organica e garantiscono la fertilità<br />

del terreno, inoltre inibiscono anche la funzione di impollinazione delle api<br />

causando spesso una decurtazione del raccolto, di cui risente anche il reddito<br />

<strong>degli</strong> agricoltori; talvolta è necessario perfino ricorrere all’affitto di colonie di api<br />

per integrare l’impollinazione naturale delle colture. I pesticidi solubili inoltre<br />

spesso sono gli artefici dell’inquinamento delle acque, poiché essendo trattenuti<br />

nel suolo contaminano le falde e i bacini idrici; dopo una forte pioggia le acque di<br />

scorrimento e di dilavamento possono trasportare anche fino al 15% dei pesticidi<br />

dati alle colture, percentuale che si riversa nei fiumi e nei mari, con <strong>effetti</strong><br />

devastanti per l’ambiente, causando, fra le altre conseguenze, una crescita<br />

smisurata di alghe, processi di putrefazione e morie di pesci. Gli <strong>effetti</strong> nocivi dei<br />

pesticidi non si limitano all’ambiente, ma talvolta interferiscono direttamente<br />

sull’uomo, proporzionalmente alla dose assunta, alle modalità di esposizione e<br />

alle caratteristiche della sostanza naturalmente; la contaminazione può avvenire<br />

anche indirettamente, attraverso la catena alimentare; di alcuni composti infine<br />

sono stati dimostrati gli <strong>effetti</strong> cancerogeni, mutageni e teratogeni, come è<br />

avvenuto ad esempio per il DDT. Tutti gli ecosistemi trattati da pesticidi in<br />

conclusione subiscono una riduzione della diversità biologica, ma quelli più<br />

complessi sono maggiormente in grado di assorbire le perturbazioni, rispetto a<br />

quelli più semplici, come le aree coltivate a monocoltura. In sintesi potremmo<br />

dire che la necessità di aumentare la produzione agricola per soddisfare i bisogni<br />

della popolazione mondiale in rapida crescita è stata affrontata adottando un<br />

insieme di pratiche, tecniche e criteri nocivi nel lungo periodo. In genere infatti<br />

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