Settembre 2010 - Universitinforma
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time out<br />
di Giusy Cuccia<br />
Così le piace definirsi: cantante-autrice.<br />
Siciliana di<br />
Siracusa, Adriana Spuria<br />
giovanissima comincia a comporre<br />
da sola la musica e i testi<br />
delle sue canzoni e da allora non<br />
si è più fermata. Ha portato la<br />
sua voce ammaliante in giro per<br />
l’Italia e da un anno e mezzo lavora<br />
al suo nuovo disco. Il singolo<br />
Una donna ha riscosso un<br />
grandissimo successo, è stato<br />
trasmesso da oltre 500 emittenti<br />
radio nazionali ed estere e ha<br />
conquistato il sesto posto nella<br />
top ten della Indie Music Like.<br />
Adesso Adriana è pronta per l’uscita<br />
del suo nuovo album dal titolo,<br />
appunto, Adriana.<br />
Parlaci di questo disco.<br />
«Il disco è già stato mandato al<br />
mastering a Milano, presso la<br />
Nautilus, e penso che nella seconda<br />
metà di ottobre sarà in<br />
tutti i negozi. Si intitola semplicemente<br />
Adriana e contiene dieci<br />
brani, nove in italiano e uno<br />
in inglese, tra cui cinque arrangiati<br />
con l’aiuto di Toni Carbone,<br />
quattro con Toti Valente,<br />
Andrea Romano e Lorenzo Urciullo,<br />
e uno con Salvatore Adorno.<br />
È un’uscita nazionale e poi<br />
partirà la promozione. Decideremo<br />
quali tappe fare e sicuramente<br />
sarò anche a Catania, dove<br />
ho già suonato in altre occasioni,<br />
ai Mercati Generali, al Barique,<br />
alla Chiave, al Taxi Driver».<br />
Quali temi affronti nei tuoi brani?<br />
«L’amore e soltanto l’amore. Può<br />
sembrare banale perché è un tema<br />
abbastanza inflazionato, ma<br />
mi sta molto a cuore. Solo l’amore<br />
è un sentimento vero e anche<br />
se ne hanno scritto tutti, ho cercato<br />
di farlo in maniera non<br />
scontata, mai banale, ma in modo<br />
sincero, mettendone in luce<br />
tutte le sfaccettature».<br />
Chi ha prodotto il disco?<br />
«Si tratta di un’autoproduzione<br />
tramite il mio marchio La Fabbrica,<br />
quindi diciamo che sono<br />
imprenditrice di me stessa. Sto<br />
anche producendo il videoclip<br />
del singolo Non credo, con la regia<br />
di Lorenzo Mori per “Terra<br />
di cinema” e la protagonista<br />
femminile sarà Sarah Nile, personaggio<br />
noto grazie all’ultima<br />
edizione del Grande Fratello».<br />
Perché hai scelto lei?<br />
«Perché, considerato l’argomento<br />
della canzone, secondo me è<br />
perfetta. Inoltre è brava, la vedo<br />
adatta per questo video. E poi<br />
ritratto d’artista<br />
ADRIANA SPURIA / Il nuovo disco “self-titled” dell’artista<br />
siracusana sarà nei negozi a partire da ottobre. Parlerà dei<br />
temi a lei più cari, gli affetti in tutte le loro manifestazioni<br />
«Canto le<br />
tante facce<br />
dell’amore»<br />
rappresenta una sorta di ponte<br />
verso un target nazional-popolare<br />
che può fare bene al singolo e<br />
al disco in generale. Credo che<br />
lei in questo contesto possa guadagnare<br />
il plauso di un pubblico<br />
più ricercato che, secondo me,<br />
già rappresenta».<br />
Quali influenze attraversano<br />
AAddrriiaannaa?<br />
Partiamo dal pop, dal jazz e dal<br />
34<br />
blues per arrivare al funk e al<br />
rock. Mi piace molto la contaminazione.<br />
Adriana è un disco glamour,<br />
in cui l’elemento principale<br />
è la raffinatezza. I suoni sono<br />
vintage, ma anche eleganti».<br />
Qual è la situazione in Italia per<br />
voi artisti?<br />
«In realtà in questo momento il<br />
settore della discografia è profondamente<br />
in crisi. E scegliere<br />
Adriana Spuria in un ritratto<br />
di Jessica Hauf<br />
UNIVERSIT<br />
di investire in se stessi, come ho<br />
fatto io, è una scelta molto coraggiosa.<br />
Il problema semmai<br />
non è investire, il problema è ciò<br />
che sta dietro la macchina promozionale.<br />
Se la macchina funziona<br />
allora hai delle ottime possibilità<br />
di diventare famoso; se<br />
la macchina si inceppa le opportunità<br />
sono minori. In ogni caso<br />
non esiste un genere di musica<br />
più adatto di altri a diventare<br />
popolare. È la macchina promozionale<br />
che decreta, per lo meno,<br />
la diffusione. Poi è la gente a rispondere<br />
positivamente o negativamente<br />
a un artista o a un<br />
genere musicale. Piccolo particolare:<br />
per fare funzionare la<br />
macchina servono tanti soldi. Io<br />
ho scelto di autoprodurmi con<br />
tutti i rischi che ciò comporta,<br />
ma credo che, allo stesso modo,<br />
la gente saprà apprezzare la mia<br />
musica».<br />
Alcuni brani del disco precedente<br />
sono in vendita su internet. È<br />
stata una mossa che ha avuto<br />
effettivo positivi o no?<br />
«È la Pirames, casa discografica<br />
digitale, ad avere messo in vendita<br />
tre brani del mio primo lavoro<br />
su iTunes. Penso che internet<br />
sia comunque un oceano che<br />
va guidato e veicolato: se è usato<br />
per una promozione va bene. Comunque<br />
i brani potete trovarli<br />
su sito http://www.myspace.com<br />
/adrianaspuria».<br />
C’è un cantante o un artista in<br />
generale a cui ti senti legata o a<br />
cui guardi quando fai musica?<br />
«Si sicuramente anche più di un<br />
artista. Comunque per fare dei<br />
nomi Carol King, Joni Mitchell,<br />
Madonna, i Pink Floyd, Genesis,<br />
Ani Difranco, Burt Bacharach,<br />
gli Chic, i B-52’s, Lou Reed,<br />
Laurie Anderson, David Bowie e<br />
una miriade di artisti di vari generi<br />
che ho macerato dentro il<br />
mio cervello per anni: le voci di<br />
Billie Holliday, Diane Krall, Ella<br />
Fitzgerald. Tra gli italiani Mina,<br />
Battisti, De Andrè, Battiato,<br />
Cristina Donà, insomma un po’<br />
di gente. Ui