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di Romolo Brugiolo - Ossicella

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UN RECUPERO DI STORIA<br />

E TRADIZIONI POPOLARI<br />

Nel mondo <strong>di</strong> internet e della comunicazione globale può apparire perlomeno<br />

riduttivo parlare <strong>di</strong> capitelli, eppure ogni anno se ne costruiscono<br />

<strong>di</strong> nuovi: nei giar<strong>di</strong>ni privati, sulle nuove piazze e perfino lungo le<br />

trafficate strade citta<strong>di</strong>ne. Questa religiosità <strong>di</strong> ‘ritorno’ ci commuove e<br />

ci fa riflettere sull’esigenza <strong>di</strong> molte persone <strong>di</strong> ricreare dei piccoli santuari<br />

‘domestici’ nei quali sia possibile coltivare un rapporto particolare<br />

con la propria religione.<br />

Dalla fede – <strong>di</strong>ceva mons. Martino Gomiero - viene la sapienza della<br />

vita, che illumina i nostri rapporti con Dio, con il prossimo, con le realtà<br />

create. Se manca la fede, la vita dell’uomo viene a trovarsi al buio e<br />

può finire vittima della <strong>di</strong>sperazione, dei peggiori egoismi, delle ideologie<br />

aberranti. Ed è stata proprio la millenaria fede cattolica che ha<br />

popolato l’Europa, e non solo, <strong>di</strong> innumerevoli capitelli e immagini<br />

sacre che accompagnano la nostra vita quoti<strong>di</strong>ana: segni concreti in una<br />

speranza <strong>di</strong> vita ultraterrena che viene coltivata e alimentata <strong>di</strong>rettamente<br />

dal popolo.<br />

Spesso sono state le contrade o singole famiglie benestanti a sostenere gli<br />

oneri relativi alla costruzione dei capitelli, ma in ogni caso attorno a loro<br />

si organizzava e si concretizzava la fede in<strong>di</strong>viduale, ricorrendo all’intercessione<br />

dei santi più in voga in quel momento.<br />

Questo volume, frutto della ricerca sul campo <strong>di</strong> <strong>Romolo</strong> <strong>Brugiolo</strong> e dei<br />

suoi figli, raccoglie e in<strong>di</strong>vidua tutti i capitelli esistenti sul territorio comunale<br />

recuperando storie e tra<strong>di</strong>zioni che erano destinate a scomparire. Ma<br />

soprattutto offre al lettore cattolico, e non solo, la possibilità <strong>di</strong> continuare<br />

lo stu<strong>di</strong>o sulla religiosità popolare della bassa padovana che nel tempo ha<br />

modulato e plasmato uomini e caratteri davvero speciali.<br />

Vogliamo sperare che questo censimento dei ‘minori’ luoghi sacri monselicensi<br />

possa sollecitare e favorire anche il restauro dei capitelli più antichi<br />

che ancora resistono agli attacchi del tempo.<br />

Cor<strong>di</strong>almente quin<strong>di</strong> ringraziamo gli autori per aver contribuito a mettere<br />

in luce questi ‘presi<strong>di</strong>’ <strong>di</strong> fede sul territorio e, con loro, anche le numerose<br />

famiglie che si occupano della manutenzione dei capitelli e consentono<br />

la ‘pratica’ del culto cattolico tra la gente.<br />

Gianni Mamprin<br />

Assessore alla Cultura<br />

Francesco Lunghi<br />

Sindaco <strong>di</strong> Monselice<br />

PREGHIERE DI STRADA.....<br />

PREGHIERE DI VITA<br />

Desidero manifestare viva sod<strong>di</strong>sfazione e profonda gratitu<strong>di</strong>ne a <strong>Romolo</strong>,<br />

Sebastiano e Alessandro <strong>Brugiolo</strong>, autori <strong>di</strong> questa preziosa opera che va ad arricchire<br />

il numero degli stu<strong>di</strong> e delle pubblicazioni della nostra Città <strong>di</strong> Monselice,<br />

sempre strettamente congiunte con la fede e la pietà della sua popolazione.<br />

Trovo alquanto appropriato il titolo che è stato scelto Preghiere <strong>di</strong> strada: chi<br />

percorre le vie, gli scaloni del centro storico o si inoltra per le stra<strong>di</strong>ne della campagna<br />

che circonda le mura non può non rimanere colpito dalle numerose e<strong>di</strong>cole<br />

sacre che costellano i crocicchi o adornano i muri dei palazzi e delle case coloniche<br />

e, se animato dalla fede in Dio e dalla devozione verso Maria e i Santi, quasi<br />

spontaneamente è portato ad elevare al cielo una preghiera.<br />

Immagini sacre, e<strong>di</strong>cole e capitelli sono tra le espressioni più profonde con cui<br />

il popolo <strong>di</strong> Dio nel corso della storia ha manifestato la propria religiosità: esse<br />

<strong>di</strong>cono la convinzione che Dio e coloro che già hanno conseguito la gloria e la beatitu<strong>di</strong>ne<br />

celeste non se ne stanno lontani dall’uomo e dagli ambienti in cui egli vive<br />

ed opera…essi li abitano e quasi si fanno compagni <strong>di</strong> strada del cristiano, ricordandogli<br />

con la loro presenza che tutto, soprattutto lo spazio e il tempo, sono resi<br />

sacri dal “Dio con noi”. Essi inoltre manifestano la convinzione <strong>di</strong> chi li ha eretti<br />

che da solo non può realizzare i desideri più profon<strong>di</strong> che porta nel cuore ma<br />

necessita costantemente del sostegno e dell’intercessione che si rendono possibili<br />

nella <strong>di</strong>namica della communio sanctorum in cui Chiesa pellegrinante e Chiesa<br />

trionfante, Gerusalemme terrena e Gerusalemme celeste, si trovano mirabilmente<br />

unite. Sono il frutto del lavoro e del sacrificio dei nostri antenati, che<br />

consideravano importante offrire un conveniente omaggio alla Vergine o al<br />

loro santo protettore, ma anche l’espressione dell’unione e della concor<strong>di</strong>a che<br />

animavano le varie contrade che, in quello spazio sacro, si riconoscevano<br />

come una grande famiglia.<br />

Attraverso queste pagine e le immagini che le corredano il lettore può superare<br />

le barriere del tempo e lasciarsi accompagnare per le vie della storia più o meno<br />

remota, recuperando il senso <strong>di</strong> tante tra<strong>di</strong>zioni profondamente ra<strong>di</strong>cate ma spesso<br />

oggi non più comprese. Anche le leggende che talvolta fanno da cornice alle<br />

piccole opere d’arte seminascoste o alla semplice statua votiva sono l’espressione<br />

<strong>di</strong> una verità più profonda e meno scontata <strong>di</strong> quel che si potrebbe pensare.<br />

A me pare che questo libro ci possa davvero aiutare a meglio guardare per più<br />

gustare; ci inviti a non passare oltre ma a sostare e, perché no, a pregare: in fondo<br />

le “preghiere <strong>di</strong> strada” sono proprio le preghiere della vita.<br />

mons. Sandro Panizzolo<br />

Arciprete <strong>di</strong> Monselice

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