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leggi la rassegna stampa - CGIL Basilicata

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RASSEGNASTAMPA<br />

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8 Primo piano<br />

Mercoledì 13 marzo 2013<br />

GIOVANI SOPRA LUONGO<br />

Antonio Luongo (Pd)<br />

POTENZA - Viaggio di ritorno<br />

da Potenza a Rionero.<br />

Di sera, dopo le 22. Per il<br />

Vulturenon c’èaltro finoal<strong>la</strong><br />

mattina dopo, se non un<br />

pullman di quelli che erano<br />

nuovi negli anni ‘80.<br />

Un’oretta nelle ombre dei<br />

paesaggi del<strong>la</strong> Potenza -<br />

Melfi con deviazione e attraversamento<br />

di una decina<br />

di frazioni e piccoli centri<br />

silenti. A bordo anche un<br />

gruppetto di ragazzi. Sei.<br />

Forse sette. Tra loro una<br />

ragazza. Sono universitari<br />

fuori sede. Tornano a casa<br />

per il weekend da Fisciano,<br />

Napoli, Roma. Occupano<br />

gli ultimi sedili in fondo. Per i<br />

primi chilometri solo qualche<br />

risata. Poi le voci si alzano.<br />

Par<strong>la</strong>no di politica. Si<br />

chiedono tra loro chi hanno<br />

votato. E inizia il confronto.<br />

La metà di loro ha creduto<br />

in Grillo. Un paio per <strong>la</strong> Sel.<br />

Uno solo per il Pd. Nessuno<br />

che ha creduto a Berlusconi.<br />

Un caso da statistica<br />

per Piepoli. E così mentre<br />

<strong>la</strong> pioggia riga i finestrini <strong>la</strong>terali<br />

che affacciano sul<br />

buio del<strong>la</strong> periferia lucana i<br />

ragazzi motivano il voto. I<br />

ragionamenti seguono<br />

strade nette. Le menti sono<br />

veloci, rapide, lucide. Anche<br />

il linguaggio è diretto<br />

ma preciso. Pochi fronzoli<br />

ma tanta sostanza.C’è poco<br />

di dottrina. Stanno sul<br />

merito delle questioni. Al<br />

netto di qualche sfocatura i<br />

ragionamenti sono focalizzati.<br />

Hanno padronanza e<br />

conoscenza. Sono informati<br />

e padroni delle questioni.<br />

Analizzano in maniera<br />

<strong>la</strong>ica senza rancori e<br />

senza stereotipi. Un pò<br />

“spaventano”. Stanno<br />

avanti e non sono del settore.<br />

Eppure il loro analizzare<br />

i fatti, i fenomeni del<strong>la</strong> politica,<br />

i dati elettorali non ha<br />

nul<strong>la</strong> da invidiare a chi si<br />

professa cultore del<strong>la</strong> materia.<br />

E di certo hanno capito<br />

cosa sta succedendo<br />

meglio dei tanti politici di<br />

professione che non riescono<br />

ad andare oltre le<br />

categorie e i codici vecchi<br />

di venti, trenta, quaranta<br />

anni. Il viaggio continua. Le<br />

voci si attenuano. Il pensiero<br />

va in altre direzioni. Il loro<br />

dire è già sottofondo. E viene<br />

in mente Luongo. L’ar -<br />

chitetto che creato il centrosinistra<br />

in <strong>Basilicata</strong>. E’<br />

stato una delle menti più fini<br />

del<strong>la</strong> politica di “casa nostra”.<br />

E’stato. Ma è superato.<br />

I ragazzi vanno più veloci,<br />

molto più veloci.<br />

sal.san.<br />

©RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Scenari politici<br />

Clima teso nel<strong>la</strong> massima assemblea regionale<br />

con De Filippo che rassicura sull’impegno del<strong>la</strong> giunta<br />

E in consiglio<br />

si litiga sui santi<br />

Pittel<strong>la</strong> (Pd) scopre di essere ancora assessore<br />

prima di litigare ferocemente con Rosa (Fdi)<br />

di SALVATORE SANTORO<br />

POTENZA - Ur<strong>la</strong> e offese mentre si<br />

par<strong>la</strong> di Madonne e santuari tra il<br />

falco Gianni Rosa dell’opposizione<br />

e Marcello Pittel<strong>la</strong> che a “sorpresa”,<br />

si è scoperto ieri, è ancora assessore<br />

alle Attività produttive in carica. Le<br />

dimissioni, lo si è compreso a margine<br />

del<strong>la</strong> riunione del consiglio regionale,<br />

non erano «a livello istituzionale»,<br />

ma solo politico all’inter -<br />

no del Pd.<br />

Insomma un caso nel caso. Ad<br />

ogni modo a via Verrastro ieri mattina<br />

c’era un’aria strana. Come<br />

quando a fine agosto gli ombrelloni<br />

vengono smontati sotto gli occhi<br />

degli ultimi vil<strong>leggi</strong>anti dell’estate:<br />

è ancora vacanza per alcuni mentre<br />

per altri sono gli ultimi giorni di fatica<br />

e quindi si crea quel<strong>la</strong> strana atmosfera<br />

di disagio per gli uni e per<br />

gli altri. Così ieri mattina in consiglio<br />

regionale tanto che al<strong>la</strong> prima<br />

votazione mancavano fisicamente<br />

le tessere magnetiche di Roberto<br />

Falotico e Marcello Pittel<strong>la</strong>: è servito<br />

l’intervento degli uscieri per rimettere<br />

le cose sui binari del<strong>la</strong> normalità.<br />

Eppure di cose da fare ce ne sono a<br />

centinaia in agenda. Tanto che ai <strong>la</strong>vori<br />

assistono sindacati e <strong>la</strong>voratori.<br />

Vogliono risposte per <strong>la</strong> vicenda<br />

dell’Argaip. Ma in au<strong>la</strong> è tutta un’al -<br />

tra storia.<br />

Più a loro agio sembrano gli esponenti<br />

del centrodestra. Nel centrosinistra<br />

l’aria interdetta, di chi non<br />

sta capendo cosa sta succedendo e<br />

cosa fare, è palpabile.<br />

La questione giunta su tutto crea<br />

più di qualche interrogativo: sa-<br />

L’INTERVENTO<br />

ranno 4 esterni, 4 consiglieri, o rimane<br />

tutto com’è? Non è una domanda.<br />

E’ <strong>la</strong> domanda. E in questo<br />

clima iniziano i <strong>la</strong>vori. Il presidente<br />

del<strong>la</strong> giunta,<br />

Vito De<br />

Filippo però,<br />

pare<br />

quello più<br />

sereno di<br />

tutti. Eppure<br />

nelle poltrone<br />

ai suoi<br />

<strong>la</strong>ti (quelle a<br />

cui si accomodano<br />

gli<br />

assessori)<br />

c’è il vuoto.<br />

Tranne<br />

all’estremità dove c’è il solo assessore<br />

al<strong>la</strong> Sanità Attilio Martorano a<br />

rappresentare l’intero esecutivo.<br />

L’immagine è forte. I <strong>la</strong>vori però co-<br />

minciano su indicazione del presidente<br />

del consiglio Vincenzo Santochirico.<br />

Ma c’è il pressing degli 8<br />

consiglieri regionale dell’opposi -<br />

zione (i sei<br />

rimasti nel<br />

Pdl e i due<br />

di Fratelli<br />

d’Italia che<br />

però sono<br />

rimasti ai<br />

loro posti<br />

abituali come<br />

se nul<strong>la</strong><br />

fosse) che<br />

prima di<br />

permettere<br />

il proseguimento<br />

dei <strong>la</strong>vori chiedono delucidazioni<br />

da De Filippo sul dimezzamento<br />

del<strong>la</strong> giunta.<br />

Immediata <strong>la</strong> sospensione dei <strong>la</strong>-<br />

vori per permettere <strong>la</strong> riunione dei<br />

capigruppo. Pochi minuti e <strong>la</strong> seduta<br />

ricomincia con il presidente del<strong>la</strong><br />

giunta che chiarisce «lo stato dell'arte<br />

in termini istituzionali». In<br />

pratica De Filippo ha conferma le<br />

dimissioni di Mancusi e Mazzocco<br />

ma spiega che Pittel<strong>la</strong> invece è ancora<br />

assessore. Insomma le dimissioni<br />

sono (per il momento una questione<br />

politica) e non istituzionale.<br />

Anche se lo stesso De Filippo non ha<br />

sottovalutato <strong>la</strong> vicenda. Per il resto<br />

il governatore all’au<strong>la</strong> ha chiarito:<br />

«Nel frattempo, il governo regionale<br />

con tutte le sue forze, strenuamente,<br />

prova a stare con <strong>la</strong> stessa<br />

tempistica, con <strong>la</strong> stessa cronologia,<br />

con <strong>la</strong> stessa necessità su tutte<br />

le questioni che si propongono quotidianamente».<br />

E a uno a uno sono anche arrivati<br />

gli assessori che si sono seduti ai loro<br />

posti: prima Mastrosimone, poi<br />

Pittel<strong>la</strong> e infine Viti. Insomma sono<br />

4 e non 3.<br />

Ma evidentemente gli animi non<br />

sono sereni. Tanto che è bastato poco<br />

per far saltare i “nervi”allo stesso<br />

Pittel<strong>la</strong> che incalzato dai consiglieri<br />

dell’opposizione su un provvedimento<br />

che riguarda il turismo religioso<br />

(in partico<strong>la</strong>re sul<strong>la</strong> concessione<br />

di 500 mi<strong>la</strong> euro del<strong>la</strong> Regione)<br />

ha dato vita a un “duello”con Rosa.<br />

Raramente si è registrato un alterco<br />

così duro con i due esponenti<br />

politici che si sono rinfacciati il proprio<br />

valore umano e politico.<br />

Un segnale evidente del<strong>la</strong> tensione<br />

che regna nel<strong>la</strong> massima assise<br />

regionale che non può essere nascosta<br />

dai sorrisi di circostanza.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Oggi come ai tempi di tangentopoli?<br />

di NICOLA SAVINO<br />

POTENZA - Chi ha vissuto il ‘92 - ‘94 e coglie<br />

le affinità con l’oggi è profondamente<br />

preoccupato per <strong>la</strong> tenuta del sistema; non<br />

condivide i sentimenti b<strong>la</strong>ndi e nient'affatto<br />

al<strong>la</strong>rmati - tipo appelli all' unità e al<strong>la</strong><br />

concordia - e spera in reazioni meno pigre<br />

e meno distratte.<br />

Perciò chiede, se possibile con maggiore<br />

forza di quanta non ne esprima l'opinione<br />

pubblica, <strong>la</strong> radicale ristrutturazione del<strong>la</strong><br />

partecipazione attraverso lo strumento<br />

partito.<br />

Rispetto a evidenti segnali di sottovalutazione<br />

- tipica di chi vive nel fenomeno e<br />

non può percepirne le conseguenze - giova<br />

quanto scrive Martelli su “Il crollo”del Psi,<br />

edizioni Marsilio : “Un partito politico è cosa<br />

molto più complicata (di un sindacato);<br />

se poi è travolto da una bufera giudiziaria<br />

straordinaria ed è aggredito pubblicamente<br />

sul piano morale, se non trova in se<br />

Cori di festa<br />

Il pm Vincenzo Montemurro perde il<br />

processo per camorra ai danni di un sindaco<br />

berlusconiano del Salernitano pluridetenuto.<br />

Nel paese del primo cittadino cori e canti di<br />

giubilo. Vo<strong>la</strong>no galline<br />

L’assessore<br />

Marcello<br />

Pittel<strong>la</strong><br />

mentre spiega<br />

le linee<br />

dell’assessorato<br />

poco prima<br />

che si<br />

accendesse<br />

lo scontro<br />

verbale con il<br />

consigliere<br />

regionale<br />

Gianni Rosa<br />

stesso una forza morale altrettanto straordinaria,<br />

è perduto”. Rispetto a Tangentopoli,<br />

oggi <strong>la</strong> bufera giudiziaria non è diretta.<br />

Ma chi definisce il Pd “senza elle” non<br />

sembra adottare il garbo e <strong>la</strong> correttezza di<br />

distinguerlo da quel<strong>la</strong> che ora interessa il<br />

mondo berlusconiano. L'onda qualunquista<br />

processa <strong>la</strong> politica tout court e non<br />

vuol cogliere <strong>la</strong> distanza siderale di essa da<br />

quanto accade a Mi<strong>la</strong>no e Napoli: non vuol<br />

distinguere il reato da ciò ch'è divenuto costume<br />

negativo di tutti: il berlusconismo .<br />

Se l'approccio non è razionale, ma ribellistico<br />

- emotivo, le distinzioni cadono e<br />

tutto diventa “c<strong>la</strong>sse” e “casta”: perciò, se<br />

si vuol salvare il sistema, non resta che<br />

uscire nettamente da queste categorizzazioni.<br />

Anche allora ci si illuse che le acque<br />

si fossero chetate con il governo Ciampi!<br />

Dunque, <strong>leggi</strong>amo ancora Martelli: “Gli<br />

uomini e le donne del<strong>la</strong> seconda Repubblica<br />

hanno risolto il problema infischiando-<br />

De Filippo a colloquio con<br />

alcuni consiglieri regionali.<br />

Nel<strong>la</strong> foto si distinguono<br />

Singetta, Venezia e<br />

Romaniello<br />

sene dell'abrogazione referendaria del finanziamento<br />

pubblico che hanno sostituito<br />

con rimborsi astronomici a spese dei<br />

contribuenti, moltiplicato società private<br />

al posto di quelle pubbliche, restaurato nepotismi<br />

e clientelismi sfrenati, rubando<br />

anche ai loro partiti e non più per i partiti,<br />

privatizzando <strong>la</strong> politica e persino <strong>la</strong> morale”.<br />

Scritte prima del novembre 2012, son<br />

parole non da poco, perché già coinvolgono<br />

gli uni e gli altri. Ora è diverso da Tangentopoli?<br />

Certo, non ci sono le migliaia di avvisi di<br />

garanzia, ma 160 eletti che possono paralizzare<br />

il Par<strong>la</strong>mento. In più, rabbia e delusione<br />

per quel che <strong>la</strong> seconda Repubblica<br />

non ha fatto e avversione al sistema ; persino<br />

il neo - grillismo prossimo, minacciato<br />

per radio dai Pdl incazzati per i processi<br />

al Berlusca... il perseguitato .<br />

E c'è Internet che organizza e pilota moltitudini<br />

d'ignoti… obbedienti: per i quali<br />

hanno votato anche taluni che magari già

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