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adio o i dj si inventavano serate new wave - al lunedì imboccavi al<br />

Bandiera Gialla - discoteca con la serata chiamata Insonnia - il martedì<br />

al Camouflage che stava a Testaccio ed era l’unico locale... Mò<br />

ce ne stanno duecento al Testaccio... Certo - c’era anche l’Alibi - la<br />

discoteca gay - ma ai tempi se non eri gay - e proprio lo dovevi dimostrare<br />

- non ti facevano entrare. Al mercoledì c’era il Supersonic in<br />

via Ovidio - il giovedì con i dj di Città Futura - Piccinini e Boccitto<br />

che mettevano i dischi all’Executive... Il venerdì al Black Out - che<br />

fino a qualche anno fa faceva le serate dark ma ora è un ristorante...<br />

Il sabato c’era il primo locale dove si è sentito il punk e la new wave<br />

per ballare - il Uonna Club. Un locale storico. Insomma nell’84 mi<br />

ero divertito una cifra... Diciamo che come abbigliamento non ero<br />

passato quasi per niente dal punk - al massimo potevo sembrare uno<br />

dei Joy Division per come andavo vestito... Mi avevano messo l’appellativo<br />

“Duka” perché non portavo mai i jeans - mi ero comprato<br />

le Clipper e sfruttavo i miei che sapevano fare i sarti - perciò avevo i<br />

cappotti neri di tessuto spigato - le camicie spesso le compravo usate<br />

- quelle da smoking col pizzo e con le punte - i pantaloni rigorosamente<br />

vecchi modelli - da personaggio ottocentesco - un po’ lisi<br />

però. Li compravo usati e ci facevo la vita da punk per cui me li sporcavo<br />

subito e diventavano uno schifo... Ero finalmente diventato un<br />

edoardiano come tutti i delinquenti da baretto...<br />

DRRR! DRRRRIINNN!<br />

Il citofono!<br />

PARANOIA!<br />

No, è vero, devono essere gli amici del Duka. Almeno lo spero!<br />

Ci alziamo di scatto tutti e due investendoci l’un l’altro. Lui quasi cade,<br />

è instabile sulle gambe, o forse sono io che sono partito a palla.<br />

Alla cornetta sussurro: “Sì sì, va bene... Al quinto piano... Fate silenzio,<br />

l’ascensore non funziona, ho la vicina che si sveglia facilmente...<br />

Non suonate, tengo la porta aperta”.<br />

Apro appena l’uscio e sporgo la testa fuori.<br />

Dalle scale sbuca prima un ragazzo tra i venticinque e i trenta, vestito<br />

da alternativo, felpa con cappuccio nera Eckò, pantaloni da la-<br />

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