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“È bello ascoltare le tue storie. Per questo mi piace registrarti...”<br />
Gli dico, per distoglierlo dalla paranoia. Quel colpo al braccio<br />
lo ha spaventato tanto, lo si vede dalla sua espressione... Così<br />
insisto.<br />
“Un giorno o l’altro potresti raccontarmi tutta la tua vita, ci sarà<br />
da spisciarsi addosso....”<br />
“Non c’è problema, accendi subito il registratore.”<br />
“Adesso?”<br />
“E perché no! Almeno mi dimentico del disastro che è appena<br />
successo.”<br />
Sono un po’ sorpreso, ma decido di fermarmi e mi accosto al bordo<br />
della strada. Tiro fuori dal taschino l’apparecchio, metto in REC, e<br />
lo appoggio sul cruscotto ripartendo lentamente.<br />
Ho fatto poche cose buone nella vita - la prima è stata quella di andare<br />
da solo allo stadio già a dodici anni. Quando frequentavo i boy<br />
scout - i miei mi mandavano fuori Roma in tenda con gli amici più<br />
grandi - di quattordici o quindici anni - così si sono tranquillamente<br />
fidati a mandarmi allo stadio. Per raggiungere l’Olimpico prendevamo<br />
l’autobus vicino a casa - a Valle Melaina - un autobus che mi<br />
ha perseguitato per tutta la vita - pure adesso che non vado più allo<br />
stadio mi tocca prenderlo ogni tanto... Andavamo a vedere una Roma<br />
di merda - non so se l’allenatore era ancora Giagnoni - avevamo<br />
come centravanti Musiello - una squadra proprio indegna - finivamo<br />
ultimi. Non dico proprio ultimi perché in serie B non ci siamo<br />
andati mai - c’era Di Bartolomei già fortissimo però da solo non poteva<br />
farci nulla. Allo stadio andavamo in tre - io sono l’unico a non<br />
essere diventato famoso... Uno divenne un grande capo ultrà - l’altro<br />
si sposò con la Ferilli... Ancora c’erano tanti piccoli gruppi - solo<br />
nel ’77 si formò il Commando Ultrà Curva Sud che radunava tutti i<br />
gruppetti di tifosi più tosti tranne i Fedayn. L’amico mio aveva chiesto<br />
se poteva andare a suonare il tamburo - tempo due anni capitanava<br />
lui sul muretto... Iniziò così una strepitosa carriera. Si chiamava<br />
Geppo ed era come mio fratello - un grande amico - abbiamo frequentato<br />
dalla seconda elementare al primo liceo insieme... Con lui<br />
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