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“Nooo... Per spiegarti il clima...”<br />
“Appunto, spiegami il clima con i fatti che ti sono successi, non<br />
farmi il pippone tecnico sulle Molotov.”<br />
“Forse ci hai ragione...”<br />
Mi ci sono appassionato da matti a questa cosa, non sto facendo il<br />
semplice giornalista che raccoglie le memorie del Duka. Sono la sua<br />
spalla, lo stimolo, gli provoco reazioni, in qualche modo contribuisco<br />
anch’io all’architettura del racconto che sto registrando... Bello!<br />
Quasi quasi mi rollo una canna.<br />
Mentre questi imbustavano - io stavo camminando di fianco alla coda<br />
del corteo - manco mi incordonavo - mi parevano così brutti - abbardati<br />
- fazzoletti sul viso - guanti - baveri tirati su... Era novembre<br />
’77 - iniziava già a tramontare - erano le quattro e mezza ma faceva<br />
già buio - un cielo grigissimo - sembrava notte... Bumm! Spack!<br />
BUUUMM! - botti da tutte le parti e un’illuminazione a giorno... Sembrava<br />
davvero Mezzogiorno di fuoco. Io non capivo un cazzo - vedevo<br />
oggetti lanciati - lacrimogeni che arrivavano - pistoleri che si sparavano<br />
da una parte e dall’altra. Un macello... “Dove cazzo vado<br />
adesso?”... E lì mi è venuto lo spirito di sopravvivenza... Vedo tre o<br />
quattro donne che scappano da una parte - di quelle ancora con i<br />
calzettoni di lana - lo zoccolo Dr. Scholl’s - le gonnellone a fiori... Le<br />
seguo - a una certa distanza - ma le seguo... Da quel giorno mi fido<br />
fin troppo delle donne - mi fido di loro perché quella volta avevano<br />
azzeccato la via di fuga e io m’ero salvato il culo... Poi ho saputo che<br />
il corteo era riuscito a sfondare quel muro di guardie e attraversare<br />
San Lorenzo per entrare allo scalo ferroviario - quando ancora c’erano<br />
tutti quanti i camion delle merci. I tir con targa tedesca avevano<br />
pigliato fuoco - non c’era scampo - qualsiasi cosa tedesca era in fiamme<br />
quel giorno... A me - la cosa che m’ha impressionato è il sapere<br />
che i compagni - dopo averne prese così tante - erano riusciti lo stesso<br />
a sfondare quel muro di guardie - nonostante le botte - i lacrimogeni<br />
e pure i proiettili che schizzavano. Ai tempi le guardie - almeno<br />
a Roma - non calavano mai a piedi per il volume di benzina che gli<br />
arrivava addosso - caricavano direttamente con i blindati in corsa e<br />
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