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L’oppio domina sulle altre droghe. Ero a occhi chiusi da una decina<br />
di secondi, li riapro di botto. Sono in pieno svarione. Ma dove<br />
cazzo deve andare domani, perché lo dice a chiunque?<br />
“Tutto bene?”<br />
“Sì, certo, Jolanda...”<br />
“Sei stanco, vuoi che ce ne andiamo?”<br />
“No no, assolutamente, sono sveglissimo...”<br />
Riprendono a chiacchierare ancora un po’... Poi il suo amico<br />
Paolo inizia a fare il minchione, vuole dare un pezzettino di oppio al<br />
mio criceto perché lo vede troppo schizzato, dice che ha bisogno del<br />
paracadute per calmarsi...<br />
A quel punto mi incazzo e li butto fuori di casa.<br />
Ci facciamo l’ultima piccola striscia, per equilibrare gli effetti dell’oppio.<br />
In pieno speedball il Duka parte come una macchinetta.<br />
Ho lavorato per Ugo Bresaola dal settembre ’95 al febbraio ’99 al<br />
Corviale e due anni successivi alle Vele di Napoli - prima di andare a<br />
Genova - mi sono ributtato con gli handicappati... La leggenda vuole<br />
che io non abbia mai lavorato - ma almeno dieci anni - anche se a<br />
intermittenza - li ho spesi a correre appresso ai matti - a pulire culi e<br />
cambiare pannoloni. Comunque verso il ’98 ho ricominciato a puntare<br />
gli occhi sulla politica - anche perché avevo capito che qualcosa<br />
si stava muovendo... Per anni mi ero divertito con “Torazine” - studiavamo<br />
cose serie - droghe - sesso estremo - controculture - cinema<br />
- organizzavamo anche un festival del cinema underground al Forte...<br />
Poi - di colpo - mi ero stufato di quella vita - con Susanna non<br />
stava andando troppo bene - lavorare con gli handicappati era durissima<br />
- e le storie di movimento avanzavano in maniera interessante...<br />
Una delle prime scadenze fu la manifestazione a Parigi per i sans papier<br />
nella primavera del ’99 - i sans papier andavano molto di moda<br />
in quel periodo... Era un termine che sentivo spesso ma nessuno sapeva<br />
un cazzo di loro - però tutti dicevano i senza-carta - presto ritradotto<br />
in senza-cartine... Sul treno tutti i posti erano occupati da fattoni<br />
di ogni risma - avevano già riempito tutti gli scompartimenti del<br />
treno - un viaggio negli inferi dei freak... L’intero tragitto in piedi -<br />
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