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un passo avanti di Roberto Favro - Il Metodo Silva

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<strong>Il</strong> bimbo sta organizzando e sviluppando le sue facoltà, e la sua coscienza si appoggia, possiamo<br />

<strong>di</strong>re, preferibilmente sull’attività dell’emisfero destro.<br />

Basta osservare <strong>un</strong> bambino piccolo che gioca: ha <strong>un</strong>a fenomenale capacità <strong>di</strong> astrarsi<br />

dall’ambiente, <strong>un</strong>’immaginazione vivissima, quando si concentra in <strong>un</strong> gioco si estrania del<br />

tutto.<br />

Invece è assai carente dal p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista del ragionamento logico: chi è genitore o sta in contatto<br />

con bambini piccoli, sa bene quanto sia talvolta esasperante far capire le cose al bambino:<br />

Gli <strong>di</strong>ci <strong>di</strong> non fare <strong>un</strong>a cosa e lui subito la fa: non capisce i pericoli, non ragiona, e giù rimbrotti<br />

o sberle.<br />

Gli <strong>di</strong>ci <strong>di</strong> stare lontano dalle prese elettriche, soprattutto <strong>di</strong> non infilarci le <strong>di</strong>ta, e se gli spieghi<br />

che facendo così muore, ti ren<strong>di</strong> conto che non afferra il concetto: allora cerchi <strong>di</strong> chiarirlo con<br />

prospettive spaventose, che cade per terra bianco come la cera, che lo metteranno in <strong>un</strong>a cassetta<br />

e lui lascerà il mondo e volerà in cielo.<br />

Tutto sod<strong>di</strong>sfatto per aver chiarito bene il concetto, non fai in tempo ad allontanarti che con la<br />

coda dell’occhio lo ve<strong>di</strong> trottare entusiasta verso la presa elettrica, e fai appena in tempo a evitare<br />

che infili le <strong>di</strong>ta nei buchi della presa.<br />

Allora ti ren<strong>di</strong> conto che la tua spiegazione, invece <strong>di</strong> tenerlo lontano dalla corrente elettrica,<br />

ha prodotto l’effetto contrario: <strong>di</strong>ventare bianco, essere messo in <strong>un</strong>a cassetta, volare in cielo,<br />

gli sembrano dei giochi straor<strong>di</strong>nari, altro che l’automobilina o l’altalena: qui ci si <strong>di</strong>verte veramente!<br />

Allora bisogna precipitosamente cambiare le immagini:<br />

“se tocchi la presa elettrica non vedrai più la tua mamma, che ad<strong>di</strong>rittura andrà a comprare <strong>un</strong><br />

altro bambino. Inoltre il tuo amato orsacchiotto se lo prenderà quell’altro bambino”.<br />

Allora vedrete il bimbo stringere con più forza l’orsetto, e afferrare la gonna della mamma,<br />

perché non si allontani. La spiegazione questa volta è servita, perché gli abbiamo trasmesso le<br />

immagini giuste.<br />

E, imparato il trucco <strong>di</strong> sfruttare l’ immaginazione del piccolo, la useremo per mettergli il pigiamino<br />

e fargli prendere sonno, o fargli inghiottire tutta la pappa: basta iniziare <strong>un</strong>a bella favola,<br />

piena <strong>di</strong> colori e sensazioni, e proseguire senza sosta: il bimbo ha acceso <strong>un</strong> proiettore cinematografico<br />

nella sua testa, è imprigionato della sequenza ininterrotta d’immagini contenute<br />

nella favola, e non riesce a mettere in azione capricci o <strong>di</strong>aboliche invenzioni che ti impe<strong>di</strong>scono<br />

<strong>di</strong> tenerlo a freno.<br />

Questo perché l’emisfero destro della fantasia è dominante.<br />

Poi, con la crescita, le cose pian piano cambiano.<br />

Le favole non f<strong>un</strong>zionano più come <strong>un</strong>a volta, comincia a contestarne i passaggi illogici:<br />

“se il lupo ha mangiato la nonna, come fa la nonna a uscire dalla pancia del lupo ancora viva? Ma<br />

non capisci che prima l’ha tutta masticata?”<br />

Allora ti spazientisci, basta favole, ormai sei <strong>un</strong> ometto, dritto e in riga, obbe<strong>di</strong>re, e fare il proprio<br />

dovere.<br />

E così <strong>di</strong>venta <strong>un</strong> ometto, poi sarà <strong>un</strong> uomo: razionale, pieno <strong>di</strong> buon senso, eccetera eccetera.<br />

Nel suo cranio è avvenuto <strong>un</strong> cambiamento eccezionale, seppure invisibile:<br />

L’emisfero sinistro, quello razionale, è <strong>di</strong>ventato dominante.<br />

<strong>Silva</strong> ha scoperto che questo non avviene in tutti: stima che circa il 10 % degli esseri umani continui<br />

a usare entrambi gli emisferi, senza che <strong>un</strong>o prevalga sull’altro.<br />

Sia ben chiaro: si parla <strong>di</strong> cervello dominante, non è che il soccombente non f<strong>un</strong>ziona più: se<br />

leggo <strong>un</strong> romanzo, è l’emisfero destro che mi fa immedesimare nel protagonista, vivere le sue<br />

emozioni, vedere con la fantasia luoghi esotici o fantastici.<br />

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