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un passo avanti di Roberto Favro - Il Metodo Silva

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E così, quando <strong>un</strong>a sua amica le raccontò <strong>di</strong> aver fatto <strong>un</strong>o strano sogno, <strong>un</strong>a voce che le <strong>di</strong>ceva<br />

“osa il l<strong>un</strong>edì”, e <strong>un</strong>’altra amica le narrò <strong>di</strong> aver sognato tre numeri: 11, 45, 47, ed entrambe<br />

le confidarono <strong>di</strong> avere avuto la bizzarra impressione che il loro messaggio onirico<br />

fosse rivolto proprio a lei, pensò <strong>di</strong> avere risolto l’enigma:<br />

Che il biglietto era nel p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta più vicino alla vetrina in cui era esposto il ritratto del<br />

castello, e che sarebbe stato venduto il l<strong>un</strong>edì tra le 11,45 e le 11,47.<br />

A questo p<strong>un</strong>to del mio racconto, suppongo che tutti i lettori si stiano aspettando il lieto fine:<br />

<strong>un</strong>a vincita strepitosa! Mi spiace deludervi, ma le cose sono andate <strong>di</strong>versamente:<br />

Siccome aveva <strong>un</strong> impegno, <strong>Silva</strong>na chiese a <strong>un</strong> amico il favore <strong>di</strong> andare nella tabaccheria vicina<br />

alla vetrina, <strong>di</strong> trovarsi nel negozio esattamente alle ore 11,45 e <strong>di</strong> comprare <strong>un</strong> po’ <strong>di</strong><br />

biglietti.<br />

Quando quel suo amico le riferì l’esito della commissione, can<strong>di</strong>damente le <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> essere arrivato<br />

al negozio con 20 minuti <strong>di</strong> ritardo, causa problemi nel trovare il parcheggio per l’auto.<br />

E fu così che <strong>Silva</strong>na perse, per <strong>un</strong> ritardo <strong>di</strong> 32 biglietti, la vincita <strong>di</strong> 40.000.000 <strong>di</strong> vecchie<br />

Lire!<br />

L’episo<strong>di</strong>o è documentato dalle matrici dei biglietti acquistati da <strong>Silva</strong>na e dai risultati delle<br />

estrazioni riportati su La Stampa.<br />

Concludo i casi relativi alle vincite al gioco con <strong>un</strong> modesto episo<strong>di</strong>o narrato da Josè <strong>Silva</strong> nella<br />

sua minuziosa autobiografia:<br />

Dovete sapere che la fama <strong>di</strong> Josè si <strong>di</strong>ffondeva nell’area dove lui viveva, non solo come<br />

esperto della mente, ma anche come valido guaritore spirituale.<br />

Un giorno lo contatta <strong>un</strong> me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> sua conoscenza, che opera in Nueva Laredo, la citta<strong>di</strong>na<br />

contrapposta a Laredo, però sulla sponda opposta del fiume Rio Grande, in territorio messicano.<br />

<strong>Il</strong> me<strong>di</strong>co gli confida <strong>di</strong> avere <strong>un</strong> nipote che è agli ultimi giorni <strong>di</strong> vita, devastato da <strong>un</strong> cancro<br />

non operabile a entrambi i polmoni, e in più con <strong>un</strong> altro focolaio nelle vertebre della spina<br />

dorsale, che gli provoca dolori insopportabili. Oramai trascorre i suoi ultimi giorni nel letto <strong>di</strong><br />

ospedale, tenuto continuamente sotto anestesia incosciente per evitargli il dolore.<br />

<strong>Silva</strong> accetta <strong>di</strong> occuparsene, e si reca all’ospedale. Chiede ai me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> riportare alla coscienza<br />

il malato, ed essi eseguono <strong>un</strong>’anestesia locale in modo da portare per <strong>un</strong> po’ <strong>di</strong> tempo il moribondo<br />

allo stato cosciente senza provare dolore.<br />

Josè trova così lo stato ideale: il paziente praticamente è nel livello Theta, la voce <strong>di</strong> <strong>Silva</strong> gli arriva<br />

mentre è semi- cosciente. I messaggi che riceve, <strong>di</strong> lottare per vivere, perché potrà sposarsi,<br />

avere figli, tutte le gioie della vita, lo portano a lottare per sopravvivere.<br />

A poco a poco il miracolo avviene: <strong>Silva</strong> ogni giorno si reca dal malato, gli trasmette la voglia <strong>di</strong><br />

vivere, e il paziente comincia a migliorare.<br />

Per farla breve, in 45 giorni <strong>di</strong> cure giornaliere il paziente a poco a poco guarisce, finché i me<strong>di</strong>ci<br />

<strong>di</strong>chiarano che è completamente guarito.<br />

Quello stesso giorno, per caso, <strong>un</strong> vecchio amico <strong>di</strong> Josè viene a trovarlo. Era stato socio in affari,<br />

non è affatto <strong>un</strong> mistico.<br />

Quando viene a sapere da Josè l’avventura a lieto fine del paziente malato, gli chiede:<br />

“E quanto ti hanno pagato, per tutto il lavoro che hai fatto?”<br />

Di fronte all’esitazione <strong>di</strong> Josè, commenta: “Scommetto che non ti hanno dato nulla, nemmeno<br />

il rimborso <strong>di</strong> quanto hai speso per il pedaggio del ponte della Dogana!”<br />

In effetti era così: ness<strong>un</strong>o aveva mai parlato <strong>di</strong> denaro, e <strong>Silva</strong> aveva pagato <strong>di</strong> tasca sua<br />

ogni passaggio sul ponte del Rio Grande, per cui si paga <strong>un</strong> buon pedaggio. E per curare il<br />

malato in Messico, Josè aveva attraversato <strong>un</strong>a gran quantità <strong>di</strong> volte la frontiera, ogni volta<br />

mettendo mano al portafogli.<br />

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