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erano in piena conformità<br />
con i disegni divini.<br />
Ecco come il famo-<br />
Divulgação<br />
so domenicano Don Garrigou-Lagrange<br />
descrive<br />
un’anima in questo stato di<br />
perfezione:<br />
“Dopo la purificazione<br />
passiva dello spirito, i perfetti<br />
conoscono Dio in una<br />
maniera quasi sperimentale,<br />
non più passeggera, ma quasi<br />
continua. Non solamente<br />
durante le ore <strong>della</strong> Messa,<br />
dell’Ufficio Divino o anche<br />
nelle orazioni, ma anche in<br />
mezzo alle occupazioni esteriori,<br />
la loro anima permane<br />
rivolta a Dio. Per così dire,<br />
essi non perdono la sua presenza<br />
e conservano l’unione<br />
attuale con Lui.<br />
“Comprenderemo con<br />
facilità la questione se la<br />
analizzeremo in contrapposizione<br />
allo stato d’animo<br />
dell’egoista. Costui pensa<br />
sempre a se stesso e, naturalmente, riferisce<br />
tutto a sé; si intrattiene costantemente<br />
con se stesso anche sulle sue<br />
velleità,le sue tristezze o le sue superficiali<br />
gioie;il suo intimo colloquio, per<br />
così dire, è incessante, ma vano, sterile<br />
e sterilizzante per tutti. Il perfetto,<br />
al contrario, invece di pensare a se<br />
stesso, pensa costantemente a Dio, alla<br />
Sua gloria, alla salvezza delle anime<br />
e, per questo, fa convergere tutto per<br />
raggiungere questo obiettivo, come<br />
per istinto. Il suo dialogo intimo non è<br />
con se stesso, ma con Dio”. 1<br />
Vediamo alcuni episodi dell’esistenza<br />
terrena, breve, ma pervasa di<br />
santità, di San Luigi Gonzaga, che riflettono<br />
bene la sua innocente anima.<br />
Rettitudine fin dall’infanzia<br />
Nacque il 9 marzo del 1568,<br />
nel castello di Castiglione, a<br />
Mantova,primogenito di Don Ferrante<br />
Gonzaga, Marchese di Castiglione<br />
e Principe del Sacro Impero<br />
Nel mezzo dei piaceri e onori <strong>della</strong> corte,<br />
il giovane Luigi rimase ancorato al<br />
desiderio d’essere religioso<br />
San Luigi Gonzaga a 17 anni e mezzo d’età<br />
Dipinto ad olio da autore sconosciuto <strong>della</strong> scuola<br />
di Paolo Veronese<br />
e di Donna Marta Tana, dama <strong>della</strong><br />
Regina Isabella di Valois.<br />
Piaceva molto alla marchesa vedere<br />
quanto bene suo figlio assimilava,<br />
fin da piccolo, le sue materne<br />
istruzioni di pietà. Suo padre, tuttavia,<br />
ne era inquieto, poiché temeva<br />
che la devozione lo sviasse dalla carriera<br />
delle armi, alla quale si destinavano<br />
i primogeniti.<br />
Quando Luigi aveva cinque anni,<br />
il marchese ricevette l’ordine di partire<br />
per Tunisi a capo di tremila uomini<br />
<strong>della</strong> fanteria italiana e, dovendo<br />
passare in <strong>rivista</strong> le truppe nella<br />
città di Casalmaggiore, lo portò<br />
con sé, per abituarlo al sapore delle<br />
armi. Il bambino trascorse lì alcuni<br />
mesi e, nella convivenza con la soldatesca,<br />
imparò delle parole indecorose,<br />
che cominciò a ripetere, senza<br />
conoscerne il significato.<br />
Di ritorno a Castiglione, fu rimproverato<br />
dal suo precettore, e non solo<br />
non proferì mai più tali parole, ma<br />
manifestava grande fastidio<br />
quando udiva qualcuno pronunciarle.<br />
Si vergognò molto<br />
per questa sua mancanza<br />
e, quando era già religioso,<br />
era solito raccontarla per<br />
“provare” quanto fosse stato<br />
cattivo da bambino.<br />
Devozione a Maria<br />
e virtù esemplari<br />
Quando Luigi compì<br />
nove anni, Don Ferrante<br />
lo portò, insieme al fratello<br />
Rodolfo, alla corte del<br />
Gran Duca di Toscana. La<br />
Provvidenza Divina utilizzò<br />
questi due anni nei quali<br />
visse a Firenze per farlo<br />
progredire sulla via <strong>della</strong><br />
santità. La lettura di un<br />
libro sui misteri del Rosario<br />
fece sbocciare nella<br />
sua anima la devozione<br />
a Maria Santissima, a cui<br />
contribuì anche la fervente<br />
devozione alla Madonna<br />
dell’Annunziata, venerata in questa<br />
città. Tanto gli si infiammò il cuore<br />
per la Vergine che volle offrirLe il<br />
suo voto di verginità.<br />
Le diverse virtù erano ormai consolidate<br />
nella sua anima. Aveva acquisito<br />
un completo controllo dei sensi,<br />
una obbedienza totale verso i superiori,<br />
oltre a un profondo raccoglimento<br />
dell’anima ed elevazione di spirito.<br />
Dio rapidamente costruiva la bella<br />
cattedrale dell’anima di Luigi, il<br />
quale, con la semplicità di un bambino,<br />
si lasciava condurre dal Padre<br />
celeste. Mentre si trovava alla corte<br />
di Mantova, non solo conservò l’abitudine<br />
alle preghiere, ma le sublimò<br />
con le pratiche di mortificazione.<br />
Obbligato dai medici a seguire una<br />
dieta alimentare per curarsi da una<br />
malattia, prese un tale gusto per la<br />
penitenza che, oltrepassando le prescrizioni<br />
indicate, si dedicò al più rigoroso<br />
digiuno. Considerava un lauto<br />
pasto mangiare un uovo intero!<br />
Giugno 2010 · Salvami Regina 35