Capitolato delle Opere Bioedili e Impiantistiche
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CALCI IDRAULICHE<br />
IN POLVERE<br />
<strong>Capitolato</strong> <strong>delle</strong> <strong>Opere</strong> <strong>Bioedili</strong> ed <strong>Impiantistiche</strong><br />
Resistenze meccaniche su malta normale battuta 1:3<br />
tolleranza del 10%<br />
Resistenza a trazione dopo 28 giorni Resistenza a compressione dopo 28<br />
di stagionatura<br />
giorni di stagionatura<br />
Calce idraulica naturale<br />
o artificiale in polvere<br />
5 Kg/cmq 10 Kg/cmq sì<br />
Calce eminentemente 10 Kg/cmq 100 Kg/cmq sì<br />
idraulica<br />
artificiale<br />
naturale o<br />
Calce idraulica 10 Kg/cmq 100 Kg/cmq sì<br />
artificiale pozzolanica<br />
Calce idraulica 10 Kg/cmq 100 Kg/cmq sì<br />
artificiale siderurgica<br />
ENVIRONMENT PARK DI TORINO<br />
Prova<br />
di<br />
stabilità<br />
del<br />
volume<br />
È ammesso un contenuto di MgO superiore ai limiti purché le calci rispondano alla prova di espansione in<br />
autoclave. Tutte le calci idrauliche in polvere devono:<br />
1. lasciare sul setaccio da 900 maglie/cmq un residuo percentuale in peso inferiore al 2% e sul<br />
setaccio da 4900 maglie/cmq un residuo inferiore al 20%;<br />
2. iniziare la presa fra le 2 e le 6 ore dal principio dell’impasto e averla già compiuta dalle 8 alle 48 ore<br />
del medesimo;<br />
3. essere di composizione omogenea, costante e di buona stagionatura.<br />
Dall’inizio dell’impasto i tempi di presa devono essere i seguenti:<br />
inizio presa: non prima di un’ora; termine presa: non dopo 48 ore.<br />
1.3.4 - CEMENTI<br />
Si ottengono da marne (roccia costituita da calcite, argille, quarzo e feldspati) e da calcari argillosi in cui<br />
queste sostanze si trovano già nelle proporzioni desiderate (contenuto di argilla: 20-27%). Le rocce che<br />
contengono la giusta quantità di argilla sono però assai rare e pertanto quasi tutti i cementi sono prodotti da<br />
miscugli artificiali di calcare, silice, allumina, ossido di ferro e altre sostanze tra le quali anche scorie d’alto<br />
forno.<br />
I cementi, da impiegare in qualsiasi lavoro, dovranno essere di tipo bianco (o pozzolanico nelle fondazioni,<br />
purché a basso o nullo tenore di radioattività e derivato da lavorazioni che non utilizzino sostanze estranee,<br />
scarti industriali o quant’altro di dubbia ecologicità) senza alcuna additivazione di sintesi e dovranno risultare<br />
privi di radioattività e rispondere alle norme di accettazione di cui alla legge 26 maggio 1965 n. 595 e al D.M.<br />
3 giugno 1968 e al D.M. 31 agosto 1972 ed eventuali altre norme emanate successivamente, anche durante<br />
il corso dei lavori. Essi dovranno essere conservati in modo da restare perfettamente riparati dall’umidità e<br />
trovarsi, al momento dell’impiego, in perfetto stato di conservazione. Possono essere impiegati cementi <strong>delle</strong><br />
classi 325 e 425 del tipo bianco, pozzolanico o similari, purché derivati da lavorazioni che non utilizzino<br />
sostanze estranee, scarti industriali o quant’altro di dubbia ecologicità. Non è consigliabile mescolare diversi<br />
tipi di cemento e per ogni struttura deve esserne impiegato un solo tipo. Al posto del cemento bianco,<br />
soprattutto in ambienti particolarmente umidi, è consigliato l’uso di un legante altamente idraulico costituito<br />
da tufo pozzolanico e calce (rispondente alle norme DIN 1060); è infatti adatto per la produzione di malte di<br />
tutti i tipi e i gruppi specificati dalla DIN 1053.<br />
E’ consigliabile l’utilizzo di malta con legante pozzolanico e calce. Tale legante può essere utilizzato come<br />
intonaco esterno per edifici residenziali, intonaci interni in ambienti umidi, come primo strato di intonaco e<br />
supporto per uno strato di malta di calce spenta ed è particolarmente indicato dove esistono acque di<br />
sottosuolo dannose al calcestruzzo.<br />
1.3.5 POZZOLANE<br />
Le pozzolane saranno ricavate da strati privi di cappellaccio ed esenti da sostanze eterogenee o di parti<br />
inerti: qualunque sia la provenienza dovranno rispondere a tutti i requisiti prescritti dal R. D. 16 novembre<br />
1939, n. 2230 e successive modifiche ed integrazioni.