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Capitolato delle Opere Bioedili e Impiantistiche

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1.4.2 - LATERIZI IN TERRA CRUDA<br />

<strong>Capitolato</strong> <strong>delle</strong> <strong>Opere</strong> <strong>Bioedili</strong> ed <strong>Impiantistiche</strong><br />

Il laterizi in terra cruda sono realizzati da un impasto costituito da argille miste a limo e sabbia.<br />

Il mattone crudo può essere realizzato con tecniche artigianali (adobe) a partire da un impasto di terra<br />

sabbiosa e paglia che viene poi essiccato, oppure con metodi di compressione manuale e meccanica<br />

oppure per estrusione. Gli elementi costruttivi devono risultare ben compattati e perfettamente evaporati,<br />

esenti da aria e umidità.<br />

E’ necessario verificare che il luogo di provenienza del materiale non sia contaminato dalla vicinanza con<br />

discariche o altre fonti di inquinamento.<br />

1.5 - LEGNAME<br />

I legnami da impiegare in opere stabili o provvisorie, di qualunque essenze essi siano dovranno rispondere a<br />

tutte le prescrizioni di cui al D.M. 30 ottobre 1912 e alle norme un vigenti; saranno provveduti fra le pi scelte<br />

qualità della categoria prescritta e non presenteranno difetti incompatibili con l'uso cui sono destinati.<br />

Legnami destinati alla costruzione degli infissi dovranno essere di prima scelta, di struttura e fibra compatta<br />

e resistente, non deteriorata, perfettamente sana, dritta e priva di spaccature sia in senso radicale sia<br />

circolare. Essi dovranno essere perfettamente stagionati, a meno che non siano stati essiccati<br />

artificialmente, presentare colore e venatura uniforme, essere privi di alburno ed esenti da nodi, cipollature,<br />

buchi, od altri difetti.<br />

Il tavolame dovrà essere ricavato dalle travi pi dritte, affinché le fibre non riescano mozze dalla sega e si<br />

ritirino nelle connessure.<br />

I legnami rotondi o pali dovranno provenire dal tronco _dell'albero e non dai rami, dovranno essere<br />

sufficientemente diritti, in modo che la congiungente i centri <strong>delle</strong> due basi non debba uscire in alcun punto<br />

dal palo, dovranno essere scortecciati per tutta la lunghezza e conguagliati alla superficie; la differenza fra i<br />

diametri medi dalle estremità non dovrà oltrepassare i 15 millesimi della lunghezza n il quarto del maggiore<br />

dei 2 diametri.<br />

Nei legnami grossolanamente squadrati ed a spigolo smussato, tutte le facce dovranno essere spianate e<br />

senza scarniture, tollerandosene l'alburno o lo smusso in misura non maggiore di un sesto del lato della<br />

sezione trasversale.<br />

legnami a spigolo vivo dovranno essere lavorati e squadrati a sega con le diverse facce esattamente<br />

spianate, senza rientranze o risalti, e con gli spigoli tirati a filo vivo, senza alburno n smussi di sorta.<br />

I legnami, da impiegare in opere stabili o provvisorie, di qualunque essenza essi siano, dovranno rispondere<br />

a tutte le prescrizioni di cui al D. M. 30 ottobre 1912 ed alle norme UNI vigenti.<br />

Dovranno quindi essere di buona qualità; la quantità di alburno deve essere correlata alle esigenze di<br />

durabilità e di sollecitazione agli agenti esterni che l’utilizzo richiede, non deve presentare fessure,<br />

spaccature incompatibili con l’uso previsto; deve essere esente da nodi profondi o passanti, cipollature,<br />

buchi od altri difetti, presentare colore e venatura uniforme.<br />

I legnami di qualsiasi essenza, devono provenire da segherie che rispettino le modalità di taglio corrette nel<br />

periodo ottimale. Il taglio deve essere fatto in inverno, quando sono rallentate le attività di vita della pianta, la<br />

porosità del legno è ridotta e i tronchi sono poveri di linfa. I legni tagliati in inverno devono essere stagionati<br />

naturalmente senza forzature fino al raggiungimento del 12% di umidità. La stagionatura deve avvenire<br />

all’aperto evitando coperture non traspiranti le quali non consentirebbero un’asciugatura uniforme; deve<br />

coprire un arco di tempo di almeno sei mesi ed in tal modo garantire al legno una migliore stabilità e la<br />

possibilità di assestarsi nel tempo.<br />

Qualora il taglio non avvenga in inverno, è consigliabile rimuovere subito la corteccia onde evitare<br />

l’annidamento di insetti e tarli.<br />

La stagionatura artificiale (t° max 60%) va utilizzata solo per pezzi piccoli e in situazioni particolari e deve<br />

comunque prevedere lo stazionamento in locali a temperatura intermedia (14-15%) dove il legno ha tempo di<br />

stabilizzarsi per 2-4- settimane.<br />

Le essenze scelte devono appartenere a specie nazionali non in via di estinzione, non devono comunque<br />

provenire da foreste primarie e i singoli elementi devono presentare difetti compatibili con l’uso cui sono<br />

destinati.<br />

Nel caso i legni siano di provenienza non nota e non se ne conoscano le condizioni di taglio e di<br />

essiccazione, è consigliabile verificarne il livello di radioattività e l’eventuale presenza di sostanze<br />

indesiderate (anticrittogamici, funghicidi, ignifughi di sintesi chimica).<br />

ENVIRONMENT PARK DI TORINO

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