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Comunità in cammino - Coccaglio

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ché noi, attraverso la meditazione del<br />

brano, possiamo cogliere quali sono<br />

state le modalità storiche della sua<br />

manifestazione e, applicandole ai<br />

nostro tempo, possiamo vedere le<br />

modalità spirituali, culturali, ecclesiali<br />

della manifestazione di Gesù<br />

oggi.<br />

Cercando dunque di meditare personalmente<br />

su questa prima frase: Gesù<br />

si manifestò di nuovo ai discepoli sul<br />

mare… così, lasciamoci guidare dallo<br />

Spirito per comprendere come si<br />

possa tradurre, oggi, quel ‘così’.<br />

La figura di Pietro<br />

La seconda figura che emerge è<br />

Pietro, che è <strong>in</strong>dicato con i due nomi:<br />

Simone, il nome tradizionale, di<br />

famiglia; Pietro, il nome nuovo. Viene<br />

sottol<strong>in</strong>eata la sua storia di natura e<br />

quella di grazia.<br />

Pietro è al centro di questo racconto.<br />

È dunque importante domandarci<br />

qui chi è Pietro di cui si parla e chi è<br />

Pietro di cui oggi questo testo parla.<br />

La prima risposta è semplice: Pietro è<br />

Simone figlio di Giovanni, è Cefa, la<br />

pietra della Chiesa, il pastore a cui<br />

Cristo affiderà il gregge.<br />

La seconda risposta è più complessa:<br />

<strong>in</strong>nanzitutto Pietro è, per noi oggi, il<br />

Papa. Pietro è anche la pietra delle<br />

Chiese locali particolari, nelle quali si<br />

realizza la Chiesa universale: Pietro è<br />

qu<strong>in</strong>di il Vescovo, il pastore della<br />

Chiesa particolare.<br />

C’è un terzo significato della parola<br />

Pietro. Come vedremo, Pietro è qui<br />

profondamente umano: di lui non si<br />

rilevano le virtù o le glorie, ma l’umanità<br />

e la fragilità. Nella figura di<br />

Simon Pietro, di Cefa c’è qu<strong>in</strong>di l’uomo<br />

con le sue debolezze, i suoi slanci,<br />

le sue paure. Pietro rappresenta l’umanità<br />

di fronte a Cristo e ciascuno<br />

di noi può leggere <strong>in</strong> Pietro se stesso,<br />

la propria umanità con le sue fatiche<br />

e le sue grandezze, con il suo bisogno<br />

di Cristo, di gridare verso di lui, con il<br />

suo non saper vedere Gesù.<br />

Pietro, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, è una Chiesa fatta di<br />

uom<strong>in</strong>i, sta per tutta la Chiesa. Non è<br />

soltanto se stesso ma simboleggia<br />

l’<strong>in</strong>tera Chiesa, quella universale e<br />

ogni Chiesa particolare <strong>in</strong> quanto<br />

fatta di uom<strong>in</strong>i e donne che cercano<br />

Cristo, non sanno trovarlo, si slanciano<br />

verso di lui, si spaventano, si rattristano<br />

e poi sono, di nuovo, da lui<br />

cercati.<br />

Queste sono allora le dimensioni<br />

della figura di Pietro: il Papa, il<br />

Vescovo, l’uomo e l’umanità, la<br />

Chiesa e questa nostra Chiesa. Anche<br />

noi partecipiamo all’avventura di<br />

Pietro e <strong>in</strong> lui ci sentiamo specchiati.<br />

I sei discepoli<br />

La terza realtà sono gli altri sei che<br />

vengono menzionati. È abbastanza<br />

raro che i vangeli facciano un elenco<br />

così specifico di persone presenti ad<br />

un episodio: "Tommaso detto<br />

Dìdimo, Natanaèle di Cana di<br />

Galilea, i figli di Zebedèo e altri due<br />

discepoli". Eccetto i due che non sappiamo<br />

chi siano, gli altri li conosciamo<br />

bene.<br />

Tommaso detto Dìdimo è la figura<br />

dell’uomo ardente, quello che nel<br />

momento <strong>in</strong> cui fu annunciata la<br />

malattia di Lazzaro e gli altri discepoli<br />

si opponevano a Gesù che voleva<br />

andare a Gerusalemme, disse:<br />

"Andiamo anche noi e moriamo con<br />

lui" (Gv 11, 16). Tommaso è poi quello<br />

che resiste, che non vuole credere,<br />

non vuole accettare che gli altri<br />

hanno visto il Risorto: è qu<strong>in</strong>di un<br />

uomo duro, diffidente, testardo.<br />

Natanaèle è l’uomo semplice, a cui le<br />

cose vanno facilmente bene, l’uomo<br />

che, dopo le prime titubanze, accetta<br />

con semplicità la manifestazione del<br />

Messia. I figli di Zebedèo, Giacomo e<br />

Giovanni, sono due collerici, due persone<br />

difficili, di cui il vangelo ci fa<br />

vedere gli slanci e <strong>in</strong>sieme ci fa cogliere<br />

le ire.<br />

Che cosa vuol dire, dunque, questa<br />

enumerazione di caratteri diversi?<br />

9<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> ascolto<br />

Vuol dire che nella Chiesa ci siamo<br />

tutti: c’è chi è collerico, chi è più<br />

testardo, chi è più pronto, più semplice<br />

di animo, c’è chi addirittura è<br />

difficile da def<strong>in</strong>ire… E tutti partecipiamo<br />

alla manifestazione di Gesù,<br />

nessuno escluso.<br />

Tra di noi ci sarà chi si sente simile a<br />

Simon Pietro, chi a Tommaso, chi a<br />

Natanaèle, chi a Giacomo, chi a<br />

Giovanni, chi ai due difficili da def<strong>in</strong>ire:<br />

tutti però, nom<strong>in</strong>atamente,<br />

siamo chiamati a vivere questa manifestazione<br />

di Gesù. E ciascuno deve<br />

dire: ci sono anch’io!<br />

Anzi, l’espressione che meglio specifica<br />

la partecipazione di tutti, la troviamo<br />

subito dopo, là dove Pietro dice<br />

che va a pescare e i sei gli dissero:<br />

"Veniamo anche noi con te"<br />

La notte<br />

La quarta realtà è la notte: una notte<br />

molto dura, <strong>in</strong> cui sembra di non<br />

prendere nulla. Io però vi dico: Non<br />

abbiate paura della notte, la ‘notte’ è<br />

preludio della grande apparizione<br />

mattut<strong>in</strong>a di Gesù, della manifestazione<br />

di Cristo, Buon Pastore.<br />

"Signore, <strong>in</strong>segnaci a meditare queste<br />

parole, a masticarle lentamente, a<br />

rum<strong>in</strong>arle, perché la tua forza e la<br />

forza del tuo Spirito si manifest<strong>in</strong>o<br />

attraverso di esse. Fa’ che cogliamo il<br />

mistero della tua manifestazione.<br />

Noi abbiamo bisogno di una tua<br />

manifestazione ed è quella che <strong>in</strong>vochiamo:<br />

O Gesù, manifestati a noi!<br />

Manifestati a noi come amico, come<br />

fratello, come verità, pace, giustizia!".

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