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16 15 Settembre 2008<br />
ISOLA NOSTRA<br />
SABRINA E MANUEL… ATTRAVERSO<br />
La partenza.<br />
Secondo giorno a bordo.<br />
La sera del secondo giorno.<br />
Abbiamo ricevuto l’interessante<br />
racconto dell’attraversata<br />
dell’Adriatico in pedalò da<br />
parte dei fratelli Sabrina e<br />
Manuel Sicura, isolani da parte<br />
di madre. Come isolani ci<br />
congratuliamo vivamente con<br />
questi bravi ragazzi che hanno<br />
portato a termine questa faticosa<br />
e rischiosa impresa<br />
Il 14 giugno 2008 i fratelli<br />
Sicura con i due cineoperatori,<br />
il medico ed il pedalò si sono<br />
imbarcati sul traghetto Jadrolinija<br />
da Ancona per sbarcare<br />
sabato 15 a Zara e incontrarsi<br />
con la barca appoggio a bordo<br />
della quale i genitori dei due<br />
“pedalatori”: il papà Pino Sicura<br />
e la mamma Dorina Pugliese<br />
(nata a <strong>Isola</strong>).<br />
La partenza era prevista per<br />
il 18 giugno. Il bollettino meteo<br />
del 17 dava mare a forza 7: il<br />
pedalò è fatto per affrontare<br />
massimo mare a forza 2. Panico!<br />
La mattina del 18, mare a<br />
forza 4. Verso mezzogiorno si<br />
attenua un po’ e alle 16, <strong>non</strong> appena<br />
i genitori dei due intrepidi<br />
fratelli danno un flebile cenno<br />
di nulla osta, Sabrina e Manuel<br />
prendono la palla al balzo e decidono<br />
di partire, anche se <strong>non</strong><br />
dal faro di Punte Bianche come<br />
da programma ma direttamente<br />
da Baia Pantera, allungando<br />
così il percorso di 4 miglia.<br />
Ecco il loro racconto.<br />
“Abbiamo pedalato per le<br />
prime venti ore ininterrottamente,<br />
con il mare grosso, il<br />
vento, la notte che ha portato il<br />
freddo e l’umidità, le onde di<br />
traverso ci facevano imbarcare<br />
acqua da tutte le parti: la prima<br />
notte è stata pesantissima,<br />
infinita. Al sorgere del sole ci<br />
siamo concessi dei brevi turni<br />
di riposo, uno steso dietro tra<br />
l’equipaggiamento ammassato<br />
(e bagnato) mentre l’altro continuava<br />
a pedalare per tenere<br />
la rotta.<br />
Piano piano il mare si è<br />
calmato un pochino. Da poco<br />
più di metà strada abbiamo<br />
incominciato a vedere la sagoma<br />
del monte Conero, quasi<br />
ci sentivamo arrivati… ma<br />
mancavano ancora 12 interminabili<br />
ore.<br />
La seconda notte il mare era