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Periodico della Comunità Parrocchiale di Coccaglio - Anno 2003, n° 4

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<strong>Comunità</strong> in cammino<br />

un'attenzione allarmata. Ha poi in<strong>di</strong>cato quale modello <strong>di</strong><br />

Chiesa sembri più opportunamente <strong>di</strong>sporre l'incontro delle<br />

nuove generazioni con la fede, e dopo aver tracciato un sommario<br />

profilo del mondo giovanile, ha offerto anche qualche<br />

in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> metodo e <strong>di</strong> merito in vista <strong>di</strong> un'azione <strong>di</strong> educazione<br />

alla fede per i giovani e con i giovani. È una relazione<br />

che andrebbe conosciuta e me<strong>di</strong>tata. Mi limito a in<strong>di</strong>care due<br />

punti che ritengo importanti: la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> noi adulti, bisognosi<br />

<strong>di</strong> "riapprendere il mestiere e l'arte <strong>di</strong> vivere, facendo i<br />

conti con il nostro tempo. Il primo passo <strong>della</strong> cura educativa è<br />

quello <strong>di</strong> ammettere che la nostra stessa identità è in evoluzione<br />

e che anche noi facciamo fatica a trovare vie e mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> vivere<br />

la fede nel nuovo contesto"; e l'urgenza <strong>di</strong> "una formazione ai<br />

contenuti <strong>della</strong> fede cristiana tale da sapere <strong>di</strong>re in modo rinnovato<br />

ciò che si crede. Una conoscenza superficiale porta alla<br />

ripetizione (noiosa) <strong>di</strong> parole e <strong>di</strong> luoghi comuni che appaiono<br />

svuotate <strong>di</strong> significato vitale. Per questo motivo chi ha un compito<br />

educativo per la fede non cessa mai <strong>di</strong> autoformarsi: ciò<br />

accade nell'approfon<strong>di</strong>mento intellettuale, nella preghiera e<br />

nell'assiduità alla liturgia, nella pratica <strong>di</strong> una vita nella carità.<br />

Non è il cristiano perfetto che educa, ma il credente in cammino<br />

che, evangelizzando, cresce nella qualità <strong>di</strong> vita evangelica".<br />

Infine la professoressa ha in<strong>di</strong>cato nella domanda <strong>di</strong> felicità, in<br />

certo modo risvolto concreto <strong>della</strong> ricerca <strong>di</strong> senso, lo spazio da<br />

cui prendere le mosse per intervenire nella via dei giovani e<br />

agganciare la loro attenzione. "Questa molla universale del<br />

vivere può essere accolta, benedetta e approfon<strong>di</strong>ta. La logica<br />

che si vuole in<strong>di</strong>care è la stessa che traspare dalla modalità con<br />

cui Gesù guida alla fede: ascoltare, accogliere e rispondere alla<br />

domanda concreta <strong>di</strong> vita buona così come essa si presenta, seppure<br />

in forme modeste e legate al bisogno. Rispondendo positivamente<br />

alla richiesta senza scandalizzarsi e senza censurare,<br />

si può condurre oltre e così convertire la domanda e la ricerca,<br />

mostrando che in ogni domanda <strong>di</strong> vita guarita c'è una inconsapevole<br />

domanda <strong>di</strong> incontro con Dio, il quale è il termine<br />

reale <strong>della</strong> nostra ricerca e la meta non deludente <strong>della</strong> nostra<br />

esigenza <strong>di</strong> vita compiuta e riuscita. Dio non è solo dopo la<br />

natura e oltre l'umanità, ma si annuncia e si presenta in essa.<br />

Aiutiamo a vederlo e ad accoglierlo".<br />

La lectio e l'introduzione hanno dato voce alle esigenze e alle<br />

<strong>di</strong>fficoltà avvertite da tutti, così nel pomeriggio il gruppo <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scernimento si è riunito con la consapevolezza <strong>di</strong> potersi<br />

esprimere liberamente in un clima fraterno e sereno, perché<br />

accomunati da pensieri e sentimenti con<strong>di</strong>visi. E infatti così si è<br />

proceduto, comunicando esperienze, avanzando proposte e sollecitandoci<br />

a vicenda nell'intraprendere un cammino che ci<br />

veda impegnati nei nostri ambienti <strong>di</strong> vita, bisognosi <strong>di</strong> testimonianze<br />

vere e autentiche. Ci siamo detti che la relazione,<br />

espressa già nel titolo del tema del giorno, è un rapporto da<br />

vivere nella carità, che è necessario personalizzare i rapporti e<br />

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impegnarsi nel servizio, il quale comporta l'ascolto dei bisogni<br />

e la <strong>di</strong>sponibilità a farsene carico. Il che vuol <strong>di</strong>re farsi prossimo,<br />

avvicinarsi, riconoscere l'altro come persona, rispettarlo,<br />

incontrarlo, portando la propria esperienza che si arricchisce<br />

attraverso questo rapporto, anzi, questo rapporto è fondamentale,<br />

per la crescita umana e spirituale <strong>di</strong> ciascuno.<br />

Nel gruppo abbiamo anche sperimentato che la comunione è<br />

un bene prezioso ma fragile e basta poco per rovinarla. Così un<br />

intervento che conteneva un velato giu<strong>di</strong>zio e una presa <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stanza da certi comportamenti giovanili, ha dato il via a una<br />

contestazione che, dando voce al <strong>di</strong>sagio dei giovani, ci ha fatto<br />

comprendere che la fraternità è un dono dello Spirito che dobbiamo<br />

accogliere, superando le resistenze naturali e il pregiu<strong>di</strong>zio<br />

che <strong>di</strong>strugge la comunione con gli altri. La fraternità si<br />

costruisce giorno per giorno, con fatica, nell'ascolto e nell'accoglienza<br />

reciproca.<br />

La relazione tra generazioni è un rapporto che si costruisce<br />

nella <strong>di</strong>sponibilità a crescere insieme, nell'aiuto vicendevole:<br />

l'adulto insegnando a pensare, offrendo e mettendo a <strong>di</strong>sposizione<br />

la propria esperienza, tracciando sentieri che aprano alla<br />

speranza, non negando il futuro con proposte facilitate e scontate;<br />

il giovane richiamando alla coerenza, al confronto, al rinnovamento.<br />

La tensione all'unità e alla fraternità esige <strong>di</strong> contemplare<br />

il volto <strong>di</strong> Cristo: guardare al Signore per l'unità, che<br />

si trova e si riceve ricercando, insieme, la volontà <strong>di</strong> Dio. Nelle<br />

nostre comunità troppo spesso siamo superficiali e ci priviamo<br />

<strong>della</strong> gioia <strong>di</strong> essere Chiesa, famiglia nella quale impostare relazioni<br />

umane personali e fraterne.<br />

Forti <strong>di</strong> questa nuova consapevolezza, ci siamo riuniti per la<br />

preghiera dei primi vespri <strong>della</strong> domenica. La sera, con lo spettacolo<br />

'Fides Circus, le cose in cui credo' abbiamo vissuto un<br />

momento <strong>di</strong> festa nel quale è stato riba<strong>di</strong>to, con il linguaggio<br />

<strong>della</strong> musica e <strong>della</strong> danza, che Gesù e la sua Buona Novella<br />

sono la gioia <strong>della</strong> vita <strong>di</strong> un cristiano, e con gioia vanno portati<br />

a tutti.

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