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Periodico della Comunità Parrocchiale di Coccaglio - Anno 2003, n° 4

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La Chiesa si è sempre preoccupata ed impegnata nella<br />

formazione cristiana dei giovani, in origine attraverso<br />

l'opera delle scuole popolari plebane e cenobitiche, già<br />

presenti nel VI secolo e richiamate come necessarie ed<br />

obbligatorie nei concili del IX secolo ed in quelli dei secoli<br />

successivi.<br />

In esse il concetto <strong>di</strong> insegnare si fondeva prevalentemente<br />

con quello <strong>di</strong> evangelizzare, e perciò l'insegnamento<br />

religioso era sorretto e accompagnato dai ru<strong>di</strong>menti del<br />

saper leggere, scrivere e far <strong>di</strong> conto ed è probabile che<br />

anche <strong>Coccaglio</strong>, come sede <strong>di</strong> pieve, abbia avuto la sua<br />

scuola plebana.<br />

Forse un ultimo ricordo <strong>di</strong> quella scuola <strong>di</strong> pieve a<br />

<strong>Coccaglio</strong> lo si può rintracciare nel verbale <strong>di</strong> vicinia<br />

del 18 aprile 1474 nel quale i capifamiglia <strong>di</strong> <strong>Coccaglio</strong>,<br />

dopo la morte del vecchio arciprete, Giovanni de<br />

Grisanis, decisero <strong>di</strong> nominare dei loro procuratori perché<br />

implorassero “il prelibato e serenissimo Governo<br />

Veneziano ed il beatissimo, per grazia <strong>di</strong> Dio, Papa, Padre<br />

e Reggitore <strong>di</strong> tutta la Cristianità del Mondo <strong>di</strong> riconoscere<br />

e <strong>di</strong> concedere al reverendo Bartolomeo de Comis e<br />

al reverendo Cristoforo de Redolfis il beneficio parrocchiale,<br />

avendo detti sacerdoti, come maestri e rettori, per<br />

molto tempo e col consenso ed il riconoscimento unanimi<br />

<strong>della</strong> popolazione coccagliese, sostituito il reveren<strong>di</strong>ssimo<br />

arciprete infermo ed ammalato da molti anni e da<br />

essi assistito ‘degnissimamente’ fino alla morte, col riconoscimento<br />

dello stesso arciprete, attestato in ogni occasione<br />

alla presenza <strong>di</strong> molte persone".<br />

42<br />

NOTE DI STORIA<br />

DALL' ALL ANTICA ANTIC SCUOLA DELLA PIEVE ALLA<br />

COSTRUZIONE<br />

COSTRUZIONE<br />

DE "IL "I F OCOLARE<br />

<strong>di</strong> Natale Partegiani<br />

OCOLARE"<br />

Durante l'epoca del Rinascimento (secoli XV e XVI ),<br />

splen<strong>di</strong>da anche a Brescia per le classi privilegiate,<br />

queste scuole popolari e gratuite andarono decadendo e<br />

scomparendo.<br />

A causa delle guerre, delle carestie e delle pestilenze e<br />

<strong>della</strong> corruzione delle classi <strong>di</strong>rigenti laiche e religiose,<br />

che pensavano più al loro benessere ed al loro prestigio<br />

personale e familiare che al bene del popolo al quale<br />

erano preposte e che avrebbero dovuto guidare ed aiutare,<br />

andò crescendo nella gente la miseria e l'ignoranza<br />

anche religiosa che ebbero come effetti l'accrescersi delle<br />

superstizioni e del fanatismo (si pensi alla caccia alle streghe<br />

ed ai roghi accesi per bruciarle).<br />

La necessità <strong>di</strong> provvedere a stuoli <strong>di</strong> bambini abbandonati,<br />

<strong>di</strong> orfani affamati, <strong>di</strong> adolescenti sviati, <strong>di</strong> giovinette<br />

pericolanti stimolò a Brescia l'intervento <strong>di</strong> sant'Angela<br />

Merici (1474 - 1540), fondatrice <strong>della</strong> Compagnia <strong>di</strong><br />

Sant’Orsola e <strong>di</strong> san Girolamo Emiliani (1481 - 1537),<br />

fondatore <strong>della</strong> congregazione dei Somaschi (da<br />

Somasca, centro <strong>della</strong> Bergamasca ove ebbe lmuogo la<br />

fondazione), chiamati allora Servi dei Poveri. Questi<br />

santi preconciliari del Concilio <strong>di</strong> Trento (1545 - 1565) e<br />

successivamente S. Filippo Neri (1515 – 1595), fondatore<br />

dei Filippini, e san Giuseppe Calasanzio (1556 - 1648),<br />

fondatore degli Scolopi, ed altri non pensarono tanto a<br />

stilare teorie educative, ma si presero cura <strong>della</strong> gioventù<br />

abbandonata, preoccupandosi <strong>di</strong> sfamarla, <strong>di</strong> salvarla nel<br />

corpo e nell'anima, <strong>di</strong> farne dei buoni cristiani e dei citta<strong>di</strong>ni<br />

onesti con l'insegnare loro una professione e furono<br />

i pionieri degli oratori quali oggi noi li conosciamo.<br />

Il Concilio <strong>di</strong> Trento accelerando la riforma cattolica, col<br />

restaurare la <strong>di</strong>sciplina ecclesiastica ed elevando il<br />

costume religioso del popolo ebbe una profonda influenza<br />

anche sull'educazione giovanile.<br />

Le scuole parrocchiali gratuite ed aperte a tutti, per l'energica<br />

azione del Concilio furono rilanciate.<br />

Uno dei primi e più profon<strong>di</strong> movimenti <strong>di</strong> rieducazione<br />

religiosa e <strong>di</strong> catechesi per i fanciulli ebbe il suo centro in<br />

Milano per volontà <strong>di</strong> san Carlo Borromeo (1538 - 1584)<br />

che fu lo strenuo propagatore delle Scuole <strong>della</strong> Dottrina<br />

Cristiana, già istituite da Castellino da Castello nel 1536,<br />

sopra Lecco, col nome <strong>di</strong> "Scuole dei puttini e puttine

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