Periodico della Comunità Parrocchiale di Coccaglio - Anno 2003, n° 4
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CURIOSANDO NELLO SCRIGNO<br />
Il Transito <strong>di</strong> s. Giuseppe<br />
Il s. Cuore con Santi<br />
<strong>di</strong> Francesco Monti ( 1685-1768)<br />
Nacque a Bologna nel 1685, fu alunno a Modena <strong>di</strong><br />
Sigismondo Caula. Tornò nel 1703 a Bologna dove frequentò la<br />
scuola <strong>di</strong> G.G. dal Sole, entrando sin dal 1717 nell’ambito<br />
dell’Accademia Clementina <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>venterà Priceps nel 1725.<br />
Lavorò in molte chiese <strong>di</strong> Brescia ed in provincia. Forte proprio<br />
<strong>della</strong> sua attività citta<strong>di</strong>na e periferica, egli <strong>di</strong>ffuse quel senso <strong>di</strong><br />
equilibrio nella composizione e nel colorito che, passato all’allievo<br />
Cattaneo, assunse in quest’ultimo un sapore <strong>di</strong> freddo<br />
schematismo. Ciò non toglie che al soggiorno bresciano il<br />
Monti sia debitore d’una maniera più ricca e contrastata attinta<br />
alla prossimità degli esempi veneti. Morì a Brescia nel 1768.<br />
Nella nostra comunità parrocchiale l’artista lavorò per parecchi<br />
anni : dal 1745 al 1754 suoi sono gli affreschi <strong>della</strong> sacrestia<br />
maggiore ( il sacrificio <strong>di</strong> Abramo), quelli delle volte <strong>della</strong> chiesa<br />
arcipretale ( la nascita <strong>della</strong> Vergine, la Purificazione <strong>di</strong> Maria<br />
,l’Annunciazione e l’Assunzione), l’affresco sulla facciata <strong>della</strong><br />
chiesa poi due pale <strong>di</strong> altare ( il Transito <strong>di</strong> san Giuseppe ed il<br />
Sacro Cuore con santi)<br />
Il Transito <strong>di</strong> San Giuseppe, 220x435 cm, olio su tela centinata,<br />
quest’opera venne commissionata al Monti dalla confraternita<br />
del Suffragio e fu, insieme alla decorazione <strong>della</strong> volta,<br />
una delle sue ultime testimonianze sul territorio bresciano<br />
prima <strong>di</strong> morire. La sacra rappresentazione si <strong>di</strong>vide in due<br />
piani ben<br />
<strong>di</strong>stinti: il<br />
primo è dominato<br />
dalla<br />
Santa Famiglia:<br />
qui ve<strong>di</strong>amo la<br />
dolcezza e la<br />
grande fede che<br />
ispirò il Monti<br />
in quest’opera.<br />
San Giuseppe,<br />
ormai vicino al<br />
suo ultimo<br />
respiro, viene<br />
quasi rassicurato<br />
dalla dolcezza<br />
del Cristo<br />
che gli in<strong>di</strong>ca<br />
con la mano la<br />
Cultura, sport, notizie<br />
( a cura <strong>di</strong> G. Pedrali.)<br />
gloria degli angeli , mentre Maria ha sì un viso triste, ma, se si<br />
vede da vicino, fa trasparire una serenità e fiducia in Dio. Gli<br />
occhi <strong>di</strong> Maria emanano una luce che può essere solo <strong>di</strong>vina. In<br />
secondo piano si vede una schiera <strong>di</strong> angeli dominati da un<br />
arcangelo (Gabriele ?) che ha nelle mani il giglio <strong>della</strong> purezza.<br />
Tutta la scena è racchiusa nell’intimità <strong>di</strong> una casa (<strong>di</strong> Nazaret<br />
?) trasformata per questa occasione in una “porzione <strong>di</strong><br />
Para<strong>di</strong>so” .<br />
Sacro Cuore con san Francesco <strong>di</strong> Sales, san Gaetano, san<br />
Giovanni Napomoceno san Filippo Neri , san Luigi<br />
G o n z a g a ,<br />
225x435 cm olio<br />
su tela, non<br />
abbiamo molte<br />
notizie in merito<br />
al perché ed al<br />
curriculum <strong>di</strong> quest’opera,<br />
però sappiamo<br />
che nella<br />
nostra zona fu<br />
grande la devozione<br />
per le figure<br />
dei santi rappresentatevi.<br />
Notiamo come la<br />
scena sia ricca ed<br />
“appesantita”,<br />
talora, da molti<br />
particolari. Il<br />
Sacro Cuore, che<br />
dovrebbe essere la figura principale, viene relegato fra delle<br />
nuvole in alto e sembra farsi spazio a stento fra la possente<br />
architettura che racchiude la sacra rappresentazione . I santi<br />
guardano ammirati e stupiti l’apparizione del Cuore <strong>di</strong> Cristo.<br />
La tela è bella e maestosa però questo troppo arricchimento ne<br />
appesantisce la dolcezza e la solennità dell’evento rappresentatovi.<br />
Di fine fattura sono le vesti ed i paramenti liturgici dei<br />
santi che sembrano quasi essere <strong>di</strong> vera stoffa quasi palpabile<br />
.La scena è rappresentata all’interno <strong>di</strong> una chiesa (a forma<br />
basilicale?); vi si possono notare le colonne <strong>della</strong> navata centrale<br />
e ,<strong>di</strong>etro la figura <strong>di</strong> san Filippo, un arco apre al transetto<br />
laterale.<br />
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