Periodico della Comunità Parrocchiale di Coccaglio - Anno 2003, n° 4
Periodico della Comunità Parrocchiale di Coccaglio - Anno 2003, n° 4
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Diocesi<br />
“ ABIBO’ tutto insieme cominciò,<br />
come un posto per andare come un<br />
gioco per giocare, il segreto già<br />
lo so…abibò”<br />
iniziato lunedì 23 giugno, è in corso<br />
il Grest <strong>2003</strong><br />
Il Grest è per noi tempo <strong>di</strong> gratuità e <strong>di</strong> incontro che sostiene la <strong>di</strong>mensione educativa del nostro oratorio. In questo<br />
contenitore estivo la comunità cristiana si prende cura dei propri ragazzi, offrendo così un volto vicino e fraterno all’amore<br />
del Signore Gesù che la guida.<br />
I nostri bambini e ragazzi hanno un grande desiderio <strong>di</strong> stare insieme. Poi un po’ lo perdono per strada. Anche se questa<br />
strada attraversa un paese è sempre più <strong>di</strong>fficile che si sentano intorno una comunità che li ama e guida. Nel nostro<br />
piccolo pensiamo <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care l’estate a coltivare questo desiderio <strong>di</strong> “crescita insieme” attraverso una serie <strong>di</strong> esperienze<br />
articolate sulla comunicazione, sugli atteggiamenti <strong>di</strong> una comunicazione efficace, sugli strumenti <strong>della</strong> comunicazione<br />
e sui linguaggi <strong>della</strong> comunicazione.<br />
Il tema scelto dall’ufficio per la pastorale giovanile <strong>della</strong> nostra <strong>di</strong>ocesi per il Grest <strong>2003</strong> è quello proprio <strong>della</strong> COMU-<br />
NICAZIONE. Ciò che riempie e guida il Grest è la vita <strong>di</strong> tutti coloro che abitano l’oratorio: le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> socializzazione,<br />
come le amicizie per la pelle, l’impegno degli animatori come l’entusiasmo dei più piccini. Il tema scelto è lo<br />
strumento adatto che sostiene l’esperienza relazionale. Il tema <strong>della</strong> COMUNICAZIONE ha una forte connotazione<br />
antropologica: si preoccupa <strong>di</strong> soffermarsi su alcune <strong>di</strong>mensioni irrinunciabili dell’essere uomo o donna che sono<br />
anche i presupposti per vivere da cristiani e testimoniare l’amicizia <strong>di</strong> Gesù verso ognuno <strong>di</strong> noi.<br />
Gli obiettivi che scan<strong>di</strong>scono le intense settimane <strong>di</strong> lavoro…e <strong>di</strong>vertimento tratteranno sempre, all’inizio, <strong>di</strong> curare<br />
l’accoglienza poi <strong>di</strong> consolidare e <strong>di</strong>ffondere i valori; poi <strong>di</strong> rivelare, capire e vivere i veri volti dei bambini, degli educatori<br />
dei genitori, dei sacerdoti e <strong>della</strong> famiglia ed infine <strong>di</strong> dare un mandato per il resto dell’estate sul mondo, sulla<br />
comunità ed oltre i confini dell’oratorio.<br />
“…comunicare per l’uomo equivale a vivere. La comunicazione non è una delle tante possibili attività <strong>della</strong> persona,<br />
ma è una sua <strong>di</strong>mensione costitutiva. Anche per la Chiesa la comunicazione è<br />
questione <strong>di</strong> vita o <strong>di</strong> morte, perché essa esiste per comunicate l’Evangelo…”<br />
( Convegno Diocesano Generazione <strong>di</strong> Fede<strong>2003</strong>). Anche per noi educatori ed<br />
animatori del Grest non basta certo la necessità <strong>di</strong> comunicare, né rendere la<br />
comunicazione un contenuto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o o <strong>di</strong> riflessione: vogliamo piuttosto<br />
pensare, ad un mondo <strong>di</strong> relazioni, alla comunicazione come <strong>di</strong>mensione significativa<br />
<strong>della</strong> vita dei nostri ragazzi e bambini.<br />
Pensiamo ad un’estate in cui COMUNICAZIONE sia quin<strong>di</strong> accoglienza, sia un<br />
filo sottile che unisce le mille esperienze che, soprattutto, riveli i volti che stanno<br />
<strong>di</strong>etro ogni bambino, ragazzo, giovane, educatore…<br />
I volti dei genitori, una volta tanto non solo orientati alla fatica del giorno, ma tesi all’incontro <strong>della</strong> sera.<br />
I volti degli educatori, seriamente impegnati a giocarsi e mettersi in campo per la formazione e.. certamente…il <strong>di</strong>vertimento<br />
dei ragazzi loro affidati.<br />
Il volto delle nostre case e famiglie, strette intorno al nostro FOCOLARE, talvolta isolato, talvolta vicino.<br />
Aiutiamo i nostri ragazzi che ,con allegria e voglia <strong>di</strong> fare in queste settimane renderanno il nostro oratorio centro<br />
<strong>della</strong> <strong>Comunità</strong>, a consolidare la voglia <strong>di</strong> comunicare, <strong>di</strong> stare insieme, <strong>di</strong> crescere, <strong>di</strong> mettersi in gioco, <strong>di</strong> imparare<br />
dagli altri qualcosa <strong>di</strong> nuovo, <strong>di</strong> ascoltare la parola dell’altro; lasciando per strada anche dei segni negativi come la solitu<strong>di</strong>ne,<br />
la rottura dei <strong>di</strong>aloghi, l'in<strong>di</strong>fferenza verso l’altro.<br />
Dobbiamo cercare tutto quello che occorre perché i nostri ragazzi, bambini, coltivino il desiderio dell’incontro; i desideri<br />
poi…lo sappiamo bene noi gran<strong>di</strong>… sono contagiosi, ci sarà anche più voglia <strong>di</strong> COMUNITA’ , <strong>di</strong> crescere e vivere<br />
insieme e <strong>di</strong> ritornare un po’ bambini e <strong>di</strong> gridare a tutti, senza vergogna ma con gioia e semplicità: ABIBO’ tutto insieme<br />
cominciò…<br />
31<br />
<strong>Comunità</strong> in cammino<br />
tutto insieme cominciò