Chapter III - LOT publications

62 CAPITOLO III
L’ascendente comune a T, R e A potrebbe essere risultato inoltre aberrante, per
quanto riguarda le forme in rima, ai vv. 139-42, dove il Trivulziano ha toy : vene
: rey : asteni (gli incunaboli R e A rispettivamente: toi : ueni : rei : absteni; toi :
ve(n)i : rei : abste(n)i). Tali forme sono probabilmente da emendare in ‘-ei’
(quindi: t[e]y : ve[y] : rey : astei); si osservi che N, benché afflitto da guasti non
lievi, sembra conservare una lezione formalmente prossima all’originale: tey :
tey : rey : actey (cfr. NT). Altri guasti in sede di rima s’incontrano ai vv. 809-10
(cfr. NT; la corruttela è condivisa anche da N) e al v. 366. Nel caso in particolare
del v. 366 T si segnala per la rima aberrante vali : guay, mentre R e A eccedono
abbondantemente la misura metrica con l’amplificazione ‘guai e mali’:
366 se tu recordi li passati guay
(varianti: Si RA; guai et mali R, guay et mali A)
Responsabile della corruttela è ‘guai’, supplemento abusivo probabilmente già
presente nel subarchetipo di T, R e A, propagatosi diversamente nei due rami (T
da un lato, R e A dall’altro). Poziore N, con la lezione: «se tu recordi li pati
mali».
Gravemente corrotto anche l’emistichio dispari del v. 482:
482 elicie ne desdice, de zò no te cura
(varianti: E dice R, Edice A; disdice RA; cio RA; non RA; curare RA)
forse emendabile sulla scorta di N («et li rei li menedicu di te, no(n) ne curare»):
cfr. NT.
Al subarchetipo sono da imputare con ogni probabilità anche le corruttele
metriche localizzate ai vv. 69, 207, 326, 411, 453, 541, 723, 813, 838, 865, 903,
cui N oppone, con l’eccezione del v. 838, lezioni pertinenti ed isometre (cfr.
NT). Altri guasti probabilmente risalenti al subarchetipo s’incontrano ai vv. 483
e 904.
Sulla base dei dati raccolti i rapporti tra gli incunaboli e il Trivulziano
possono sintetizzarsi nell’albero seguente:
α
T β
R A