regolamento edilizio - Comune di Cologno Monzese
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a) i locali <strong>di</strong> cui al punto c) d) e) dell'art. 10.1.4;<br />
b) gli spazi <strong>di</strong> cottura.<br />
10.2.4 Ricambi d'aria naturali (cfr. illustrazione)<br />
I ricambi d'aria naturali devono essere ottenuti me<strong>di</strong>ante appositi <strong>di</strong>spositivi apribili ricavati nelle superfici<br />
delle frontiere esterne dell'e<strong>di</strong>ficio.<br />
Il requisito si intende sod<strong>di</strong>sfatto quando il perimetro delle parti apribili non sia inferiore al perimetro della<br />
figura geometrica che sod<strong>di</strong>sfa il rapporto <strong>di</strong> illuminazione.<br />
10.2.5 Spazio confinato per apparecchi sanitari<br />
Lo spazio confinato per apparecchi sanitari, quando é ventilato naturalmente, deve essere dotato <strong>di</strong> una<br />
superficie apribile almeno <strong>di</strong> mq. 0,30 su spazi liberi; al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> questa superficie lo spazio é definito<br />
cieco. Negli spazi ciechi l'aerazione forzata deve garantire un ricambio orario <strong>di</strong> almeno 6 volumi/h.<br />
I <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> ventilazione naturale o forzata (per gli spazi ciechi) sono richiesti per gli spazi che ospitano<br />
la vasca da bagno, la doccia e il WC singoli o associati.<br />
10.2.6 Apparecchi a gas<br />
L'ubicazione, l'installazione, il controllo e la manutenzione perio<strong>di</strong>ca, la ventilazione naturale <strong>di</strong>retta e<br />
in<strong>di</strong>retta del locale, lo scarico dei prodotti della combustione degli apparecchi <strong>di</strong> utilizzazione sono<br />
<strong>di</strong>sciplinate dalle norme UNI 7129 ed eventuali aggiornamenti.<br />
10.2.7 Dotazione per la produzione <strong>di</strong> acqua calda e calore<br />
Ogni unità immobiliare e ogni e<strong>di</strong>ficio, in rapporto alla destinazione d'uso, deve essere dotato <strong>di</strong> adeguati<br />
sistemi <strong>di</strong> scarico dei prodotti della combustione che può avvenire sia verticalmente, tramite camini, sia<br />
orizzontalmente tramite specifici accorgimenti tecnici, che <strong>di</strong> ventilazione dei locali ove sono istallati gli<br />
apparecchi a gas che lo richiedono nel rispetto delle norme UNI 7129 e della L. 615/66, D.P.R. 1391/70,<br />
L. 1083/71, L. 46/90, L. 10/91, D.P.R. 21.4.93, D.P.R. 412/93 ed eventuali aggiornamenti.<br />
In linea generale si danno i seguenti casi:<br />
a) canne fumarie per la produzione <strong>di</strong> sola acqua calda;<br />
b) canne fumarie per la produzione <strong>di</strong> solo calore;<br />
c) canne fumarie per la produzione <strong>di</strong> acqua calda e calore.<br />
A loro volta ciascuno dei tre casi può prevedere:<br />
d) canna in<strong>di</strong>viduale in dotazione a ciascun apparecchio;<br />
e) canna collettiva che raccoglie <strong>di</strong>verse produzioni in<strong>di</strong>viduali;<br />
f) canna singola de<strong>di</strong>cata alla produzione collettiva.<br />
Le canalizzazioni verticali <strong>di</strong> qualunque tipo devono avere un trattamento sia estetico che <strong>di</strong> finitura<br />
conformi al prospetto in cui sono inserite ed essere oggetto <strong>di</strong> accurata progettazione.<br />
La evacuazione dei fumi <strong>di</strong> caminetti, stufe a legna ecc. deve avvenire almeno da m. 1,00 oltre il colmo<br />
del tetto e non oltre m. 5.00 (cfr. art. 6.18 D.P.R. 1391/71); i relativi camini devono <strong>di</strong>stare almeno m.<br />
10,00 dal filo superiore <strong>di</strong> qualsiasi finestra. Entro tale raggio i camini sono vietati.<br />
Per quanto attiene ai criteri <strong>di</strong> progettazione, <strong>di</strong>mensionamento e posizionamento delle canne si rimanda<br />
alle norme in vigore al momento della presentazione della domanda, alle norme del R.I oltre al rispetto<br />
delle norme <strong>di</strong> prevenzione antincen<strong>di</strong>o per caldaie con potenza maggiore a 30.000 Kcal (35 KW).<br />
Il rispetto delle prescrizioni sono oggetto <strong>di</strong> controllo da parte della A.S.L.<br />
Dopo l'ultimazione dei lavori dovrà essere trasmessa al Dipartimento Territorio, Ambiente ed Ecologia<br />
una copia della certificazione redatta da un professionista abilitato resa nel rispetto delle norme sopra<br />
citate.<br />
10.3 Requisiti igrotermici<br />
10.3.1 Generalità