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Associazione Renato Caneva - Archiviostorico.Net

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candidato alle elezioni politiche l’avvocato G. b. Cereseto, classico notabile liberale,<br />

docente di diritto civile all’Università di Genova, consigliere comunale per diversi anni<br />

del capoluogo ligure, amministratore dell’Ospedale del Pammatone e della Cassa di<br />

Risparmio di Genova 54.<br />

Lo stesso “Corriere” dava successivamente ampio spazio al “programma agrario del<br />

Partito Liberale Democratico”, incentrato, sotto un profilo economico, sull’abolizione<br />

del latifondo non coltivato, sulla diffusione della piccola proprietà, sulla diffusione del<br />

credito e dell’istruzione agraria e sul sostegno alle esportazioni, e non disgiunto, sotto un<br />

profilo politico, dal pericolo della collettivizzazione delle terre in caso di vittoria socialista.<br />

“Alla democrazia liberale che è stata sempre all’avanguardia del progresso e della difesa di tutte<br />

le libertà, è affidato ora più che mai il compito della difesa sociale contro le follie di partiti estremi,<br />

che mentre si professano nemici di tutte le guerra, anche di quelle per l’indipendenza, non esiterebbero<br />

a provocare nell’Italia la suprema sventura della guerra civile.<br />

I nostri Proprietari, i contadini, i commercianti, e gli esercenti non possono aver dimenticato i<br />

primi saggi di bolscevismo del Luglio scorso nel paese e nelle campagne” 55 .<br />

Le elezioni politiche dovevano riservare un amaro responso ai liberali. Nel comune<br />

di Ovada si presentarono cinque liste: i socialisti, con simbolo una falce, i popolari, con<br />

simbolo uno scudo, e i liberali, con simbolo la stella, più tre liste minori. Il vincitore, inaspettato<br />

- ma fino ad un certo punto - fu il Partito Socialista, che ottenne 1.211 voti (il<br />

62,9%) su un totale di 1.924 votanti (gli elettori iscritti erano 3.274), il Partito Popolare<br />

354 voti (il 18,4 %), il Partito Liberale Democratico solo 316 (16,4 %), le liste minori<br />

complessivamente solo 24 voti. Dopo questa adesione di massa al Partito Socialista commentava<br />

sconsolato il “Corriere”:<br />

“Da questo prospetto risulta che i socialisti hanno ottenuto quasi il doppio dei voti avuti dagli<br />

altri partiti complessivamente mentre in tutte le passate elezioni erano rimasti in minoranza. Come<br />

è noto il risultato si deve essenzialmente ai contadini, che hanno votato compatti a favore del socialismo”<br />

56 .<br />

In provincia di Alessandria, la vittoria dei socialisti era resa ancor più completa dal<br />

fatto che il partito era riuscito a far eleggere ben sei deputati. tra i quali Francesco Tas -<br />

sinari e Paolo De Michelis, di fronte ai tre del Partito Popolare e ai due del Partito<br />

Liberale, ad un socialista riformista e ad un agrario 57. Ad Ovada, in campo liberale, alle<br />

elezioni seguirono polemiche e recriminazioni; lo stesso “Corriere” iniziò progressiva-<br />

54 Adunanza del Partito Liberale Democratico e Avv. Prof. G. B. Cereseto, in “Il Corriere delle Valli Orba e Stura”,<br />

(XXV), 26 ottobre e 9 novembre 1919.<br />

55 La scheda colla stella e Il programma agrario del Partito Liberale Democratico, in “Il Corriere delle Valli Orba e<br />

Stura”, (XXV), rispettivamente 13 novembre e 9 novembre 1919.<br />

56 Le elezioni politiche in Ovada e 16 novembre, in “Il Corriere delle Valli Orba e Stura”, (XXV), 23 novembre 1919.<br />

57 L. LORENzINI, Fascimo e dissidentismo in provincia di Alessandria, Alessandria, Edizioni Dell’Orso, 1980, pp. 31-<br />

34.<br />

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