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Associazione Renato Caneva - Archiviostorico.Net

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Partito Popolare ebbe un massimo di 372 voti” 70 ;<br />

mentre estremamente più asettico era il commento del “Corriere”:<br />

“Domenica scorsa si ebbero le Elezioni nei Mandamenti di Ovada e Carpeneto e su sette comuni<br />

quattro furono conquistati dai Popolari, cioè: Roccagrimalda, Carpeneto, Trisobbio, e belforte<br />

mentre in tre ottennero la maggioranza i socialisti: Ovada, Tagliolo e Montaldo.<br />

C’è da rallegrarsi e da sperare bene per le future lotte, perché continuando a crescere l’organizzazione<br />

popolare certo ci arrideranno nuove e più grandi vittorie” 71 .<br />

La vittoria del Partito Socialista era resa completa dall’esito delle elezioni per il consiglio<br />

provinciale, dove, nel collegio di Ovada, Carlo Rossi, segretario della Federazione<br />

Provinciale Socialista, otteneva ben 1.160 voti, a fronte dei 469 ottenuti da Cereseto. Do -<br />

menica 4 ottobre 1920 si insediava la prima amministrazione di sinistra del comune di<br />

Ovada e, “dopo un’ampia e lunga relazione” veniva eletto sindaco il dottor Giacomo<br />

Gualco, assessori Stefano Tassistro, assessore anziano, Matteo Ighina, Gerolamo Re -<br />

petto, Mazzino Tofani, e Filippo Piana, questi ultimi assessori supplenti 72.<br />

Il successo socialista di Ovada, peraltro, si inseriva in un momento particolarmente<br />

favorevole al partito sia a livello nazionale che, soprattutto, a livello provinciale. Già alle<br />

elezioni politiche del 1919, nel collegio elettorale della provincia di Alessandria, i socialisti<br />

avevano ottenuto il 44,9% dei voti, riuscendo a far eleggere ben 6 deputati e cioè<br />

Ambrogio belloni, Paolo De Michelis, Ernesto Pistoia, Umberto Recalcati, Francesco<br />

Tassinari e Carlo zanzi. Contemporaneamente, tra il novembre e l’agosto 1922, anche<br />

l’Amministrazione Provinciale di Alessandria, per la prima volta nella sua storia, era<br />

retta dal Partito Socialista. Infatti, alle elezioni provinciali del 10 ottobre 1920 i socialisti<br />

ottenevano ben 37 consiglieri (dimostrandosi molto forti soprattutto nei circondari di<br />

Alessandria, Novi Ligure, Tortona e Acqui Terme), contro i 12 consiglieri della coalizione<br />

dei liberali-agrari e gli 11 dei popolari. Nelle stesse elezioni i socialisti riuscivano<br />

a far eleggere ben 54 rappresentanti nel Consiglio Comunale di Alessandria, lasciandone<br />

solo sei all’Unione liberale-democratica; contemporaneamente, il partito conquistava<br />

104 comuni sui 352 complessivi della provincia di Alessandria (che all’epoca comprendeva<br />

anche la provincia di Asti). Tra i consiglieri provinciali eletti spiccavano figure di<br />

primo piano non solo del socialismo locale, ma anche nazionale, come ad esempio i<br />

deputati alessandrini Ambrogio belloni, membro della Direzione Nazionale del partito,<br />

Ernesto Pistoia, già sindaco di Alessandria, il già ricordato Francesco Tassinari, segretario<br />

della FederazioneProvinciale dei Contadini, Giuseppe Romita 73.<br />

70 La bandiera rossa sventola sul Comune di Ovada, in “L’Emancipazione”, (I), 3 ottobre 1920.<br />

71 Le elezioni di domenica, in “Il Corriere delle Valli Orba e Stura”, (XXVI), 3 ottobre 1920.<br />

72 L’insediamento del nuovo Consiglio Comunale, in “Il Corriere delle Valli Orba e Stura”, (XXVI), 10 ottobre 1920.<br />

73 Per tutto questo si veda L. LORENzINI, Fascismo e dissidentismo, cit., e P. GALLO, Alessandria 1913-1922: socialismo,<br />

guerra, fascismo, Alessandria, Ediz. “Il Piccolo”, 1992.<br />

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