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solidarietà<br />
<strong>info</strong><br />
cifre di mer<strong>it</strong>o<br />
I progetti di solidarietà di Unicoop Tirreno in cifre.<br />
Mer<strong>it</strong>o delle campagne di <strong>info</strong>rmazione ai soci.<br />
di Cristina Vaiani<br />
Alle campagne di <strong>info</strong>rmazione sui<br />
progetti di solidarietà i soci hanno<br />
risposto in massa grazie anche alla<br />
possibil<strong>it</strong>à di fare la donazione dei<br />
punti direttamente alle casse.<br />
Dall’inizio del catalogo Fidel<strong>it</strong>y<br />
(2 aprile 2007) al 30 novembre<br />
2007 i punti destinati ai progetti<br />
di solidarietà di Unicoop Tirreno<br />
sono stati 1.371.795 e i soci donanti<br />
686.<br />
Dal lancio della campagna natalizia, 8 dicembre 2007-6<br />
gennaio 2008 i punti donati per gli stessi progetti sono<br />
svettati a quota 2.573.398 e 1.927 sono stati i soci coinvolti.<br />
La campagna pasquale dal 13 al 23 marzo 2008<br />
ha poi fruttato 475.713 punti donati da 1.134 soci. Nel<br />
giro di tre mesi sono praticamente raddoppiate le cifre<br />
rispetto ai risultati ottenuti nei primi 8 mesi. Alla chiusura<br />
del catalogo Fidel<strong>it</strong>y, 31 marzo 2008, i risultati totali<br />
sono stati: 6.346.000 punti donati e oltre 5.000 soci che<br />
si sono avvicinati ai progetti di solidarietà.<br />
A far “liev<strong>it</strong>are” i numeri sono stati da una parte le<br />
campagne di <strong>info</strong>rmazione sotto Natale e a Pasqua e<br />
dall’altra la possibil<strong>it</strong>à di donare i punti direttamente alle<br />
romania mia<br />
casse. Grazie all’impegno di tanti<br />
soci attivi e dipendenti nei punti<br />
vend<strong>it</strong>a è stato possibile <strong>info</strong>rmare<br />
i soci sui progetti di solidarietà<br />
che Coop porta avanti da anni<br />
facendo conoscere le condizioni<br />
di v<strong>it</strong>a di tanti bambini che hanno<br />
ricevuto o di quelli che ancora<br />
sperano nel sostegno a distanza<br />
di Cuore di Coop; o dei settanta<br />
orfani di Casa Matteo; o ancora<br />
degli osp<strong>it</strong>i dei centri di recupero in Mozambico o delle<br />
scuole nate in Guatemala da un progetto di affidamento<br />
educativo a distanza promosso dall’Arciragazzi di Narni<br />
e Amelia.<br />
Un grazie particolare va agli oltre 5.000 soci che con i punti<br />
donati hanno assicurato un altro anno di sostegno ai 740<br />
bambini di Cuore di Coop e ai 70 orfani di Casa Matteo, e<br />
hanno permesso ai bambini del Mozambico e del Guatemala<br />
di continuare il percorso educativo e formativo.<br />
Ma c’è ancora tanto da fare. Unicoop Tirreno rinnova<br />
l’inv<strong>it</strong>o a sostenere questi importanti progetti che hanno<br />
acceso una luce di speranza in alcuni dei paesi più poveri<br />
del mondo.<br />
Tutti a casa a Bucarest, l’occasione per tanti minori romeni<br />
di trovare un futuro in patria.<br />
La partecipazione di Unicoop Tirreno<br />
alla Notte Bianca di Roma 2007 ha<br />
dato i suoi frutti: un contributo di 50mila<br />
euro a sostegno del progetto di solidarietà<br />
Casa di Seconda Accoglienza a<br />
Bucarest. Nato dalla volontà dell’amministrazione<br />
cap<strong>it</strong>olina e, in particolare<br />
dell’ex sindaco Walter Veltroni, di<br />
affrontare il problema della massiccia<br />
presenza di c<strong>it</strong>tadini romeni nella Cap<strong>it</strong>ale come effetto<br />
dell’ingresso della Romania nella Comun<strong>it</strong>à Europea a inizio<br />
2007, il progetto Ulisse intende sostenere chi desidera r<strong>it</strong>ornare<br />
o restare in Romania offrendo percorsi di inserimento<br />
in aziende che garantiscano una formazione sul campo<br />
e l’acquisizione di una professional<strong>it</strong>à. La Casa, aperta a<br />
novembre 2007 nel quartiere Baneasa, accoglie minori<br />
in difficoltà giunti in Italia senza famiglia o soli in patria,<br />
spesso fragili e facili v<strong>it</strong>time di violenze e sfruttamento.<br />
Finora vi sono trans<strong>it</strong>ati una ventina di<br />
ragazzi per i quali rappresenta non solo<br />
un luogo, sia pur di passaggio, dove<br />
essere osp<strong>it</strong>ati in attesa di destinazioni<br />
defin<strong>it</strong>ive, ma anche la possibil<strong>it</strong>à di<br />
intravedere un futuro nella propria<br />
terra. Organizzazioni non governative<br />
di Bucarest e imprese <strong>it</strong>aliane in loco<br />
offriranno, infatti, tirocini professionali<br />
per l’inserimento lavorativo.<br />
A prendersi cura dei ragazzi nella casa personale specializzato<br />
(educatori, assistenti sociali, psicologi) <strong>it</strong>aliano<br />
e romeno mentre della gestione della Casa si occupa<br />
l’Assessorato alle Pol<strong>it</strong>iche Sociali del Comune di Roma<br />
che già offre accoglienza e sostegno ai romeni di Roma<br />
attraverso un circu<strong>it</strong>o di centri dedicati e case di accoglienza<br />
attive sul terr<strong>it</strong>orio romano con cui la Casa di<br />
Bucarest sarà in rete.<br />
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