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il comune senso del sudore<br />
Varia nel corso della v<strong>it</strong>a, dipende<br />
da cause genetiche e ormonali,<br />
è indispensabile per regolare<br />
la temperatura corporea,<br />
ma quando è troppo è troppo.<br />
Il sudore, che per molti è un vero<br />
problema di convivenza.<br />
di Barbara Bernardini<br />
salute<br />
37<br />
In gergo tecnico si chiama perspiratio sensibilis, termine<br />
fin troppo gentile per il fenomeno molto terreno, concreto<br />
e spesso poco piacevole a cui si riferisce: la sudorazione,<br />
d’estate più attiva che mai per contrastare le temperature<br />
elevate. Le circa tre milioni di ghiandole sudoripare sparse<br />
sul nostro corpo, infatti, hanno essenzialmente la funzione di<br />
raffreddare la pelle e il sangue, mantenendo la temperatura<br />
corporea costante tra i 36 e i 37 gradi. Ma per chi suda già<br />
molto in inverno questo è senza dubbio il periodo dell’anno<br />
più terribile, perché la sudorazione di fatto non si può<br />
controllare e sono frequenti le condizioni in cui può creare<br />
disagio a cominciare, naturalmente, dal cattivo odore.<br />
cattivi odori<br />
«Questo fenomeno si chiama bromidrosi – spiega Corinne<br />
Rigoni, specialista in dermatologia e presidente dell’Associazione<br />
Donne Dermatologhe Italiane – ed è molto diffuso.<br />
Esiste una predisposizione soggettiva su base ormonale<br />
e genetica, ma il cattivo odore è causato principalmente<br />
dall’azione di alcuni batteri e miceti che colonizzano la pelle<br />
e che degradano il sudore in sostanze maleodoranti». È indispensabile,<br />
dunque, per controllare il problema mantenere la<br />
pelle più asciutta possibile utilizzando capi di abbigliamento<br />
leggeri e in fibra naturale, curare al massimo la propria igiene<br />
ed eventualmente utilizzare prodotti adeguati reperibili in<br />
commercio. «Ci sono, però, s<strong>it</strong>uazioni, fortunatamente piuttosto<br />
rare, in cui il problema della bromidrosi non si risolve