Micordi Mumeni Stoie un viaggio

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— 198 — Si cantarono poi, coli' accompagna mento dell' armonium, il Deşteptate Ro mane e gli altri inni nazionali ed ebbi occasione di sentire per la prima volta {'Addio delta Bessarabia, un canto patetico e pieno di amor patrio, che mi scese nelle più riposte fibre del cuore. E 1' addio che la Bessarabia rivolge alla madre sua, la Romania, quando ne viene staccata per passare sotto il dominio russo. Autore di esso è il dottor Costantino Dragescu, altro buon allievo delle scuole di Blaj, autore di molti canti popolari veramente ispirati. Il dottor Dragescu, che fu per parec chio tempo in Italia e pubblicò a Torino non pochi de' suoi canti nazionali, è un conoscitore profondo della nostra lette ratura, e conta pure moltissime amicizie nel nostro paese. Esiliato, non ricordo bene se nel 1867 o nel 1868, dalla Tran-
— 199 — silvania sua patria, vive ora a. Constalitza — la gentile città rumena bagnata dalle onde del Mar Nero e che accoglie la tomba di Ovidio — esercitando la medicina e dedicando con successo alle Muse quei ritagli di tempo che gli concedono le cure della sua professione. Ecco, tradotto in misera prosa, l'Addio della Bessarabia: Romania, mamma dolce, Ti lascio con Dio, Poiché il nemico di nuovo via mi conduce, E di nuovo mi strappa dal tuo seno. Son rapita, ridotta a brani, L' anima mia piange affranta. Io dalla soglia ancora una volta, Triste ti benedico. Triste mi separo da te, Che quale mamma mi hai amata, E con amore mi rendevi Sempre bello ogni giorno.
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