Micordi Mumeni Stoie un viaggio

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— 310 — Ora la promessa è sciolta, ma un dubbio m'assale. Concentrando il pensie ro, mi veggo ripassare confuse dinanzi agli occhi, come in un variopinto calei doscopio, le visioni tutte, or gaie or tristi, che in quella mia escursione m' hanno allietato la mente o fatto sussultare il cuore: sfoglio trepidante le pagine che ho scritto e temo d' aver sciupato il sogget to, così bello, così fresco e palpitante di vita, facendone un papaverico zibaldone. Comunque, se nelP animo del lettore che gentilmente mi ha seguito sin qui sarò riuscito a far vibrare un sentimento forte di affetto verso quel popolo generoso, se avrò destato in lui simpatia ed interes samento verso quella nobile nazione che canta il cantico eterno delle razze op presse e lotta con sublime energia per la propria conservazione e per la gloriosa bandiera della civiltà latina, sarà questo il
— ali — premio più ambito alla modesta opera mia. È in questa fiducia eh' io prendo com miato dai lettori, gridando ancora una volta: Salve, o bella e poetica Romania! Salve, o nobile nazione prediletta dal Genio; salve, o madre sublime di martiri e d' eroi ! Possa tu presto sollevare dalle belle braccia le catene che t'opprimono e riprendere l'unghia e il dente della lupa del Tevere e in un moto supremo di riscossa ricacciare lungi da te il barbaro che tenta rapirti i tuoi tìgli e rodere con la sua bava impura la tua candida fronte! Sorga finalmente l'aurora di quel giorno di redenzione e l'Italia, scossa dal tuo grido supremo e richiamata sulla via delle sue secolari tradizioni, verrà a te sull' ali dell'amore e della libertà.
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ROBERTO FAVA RICORDI RUMENI NOTE DI
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II. de Razionalità in Ungheria. Se
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— 29 — le violenze e i ceppi su
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XI. (Brashov. A Brashov ritrovai gi
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