Micordi Mumeni Stoie un viaggio

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— 92 — 1' una e dall' altra parte: ma delle parole degli accusati egli faceva una traduzione talmente.... libera, da far dir loro ciò che non si erano mai sognati neppure di pen sare. Tali traduzioni ad usum Delphini miravano evidentemente a fare il comodo della Corte e dei giurati, aggravando sempre più la posizione degli accusati. Così venne, fra l'altro, constatato che i passi incriminati del Memorandum erano stati sostanzialmente falsati nella tradu zione magiara, talché 1' atto d' accusa si basava sopra un documento errato. E a questo modo che si amministra la giustizia dalla liberale e cavalleresca nazione magiara! Mentre tali cose avvenivano nelTaula •del Tribunale, la polizia si sbizzarriva di fuori nelle più dure e provocanti vessa zioni. Le perquisizioni domiciliari, gli ar-
— 93 — resti arbitrari si susseguivano senza in terruzione. Erasi pubblicato a Bukarest, per la circostanza del processo, un bellissimo nu mero unico in otto grandi pagine, intito lato: Golgota e contenente articoli dei più noti scrittori. L' intestazione, stampata in rosso, portava una vignetta rappresentante cinque degli accusati, Giovanni Ratziu, Basilio Lucaciu, Pop de Basesci, Nicola Cristea, Settimio Albini, inchiodati in croce e flagellati da aguzzini magiari. La com parsa di questa pubblicazione, di cui mi gliaia d' esemplari erano stati trafugati e sparsi a Cluj, aveva iritato in sommo grado le autorità governative, che sca gliarono tosto i loro cagnotti a sequestrare quante copie se ne poterono trovare. Ma per quanto ne sequestrasse, in ogni an golo della città le copie di quel terri bile fo°rl io parevano moltiplicarsi sotto g'ii
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