Micordi Mumeni Stoie un viaggio

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— 272 — magi ne fedele di quel popolo baldo e vigoroso, riboccante d'affetto e di vita. L' amore ispira dei canti stupendi alla poesia popolare rumena. Eminentemente fantastico è l'eros in Romania. Il giovine amante si crea un idolo della sua fanciulla, e la nobilita e la innalza, riconoscendo in lei tutte le virtù, e la esalta sopra tutte le donne, proclamandola la più bella, la più favo rita dalla sorte. Questo ardore nella passione si ma nifesta in tutta la sua vivezza nella ballata Soarele si Luna ( II sole e la Luna ). Il Sole, personificato, come ai tempi del pa ganesimo, nel Febo Apollo del divino 0- mero, non avendo trovato alcuna donna degna di lui, alcuna che eguagli in bel lezza sua sorella Elena, « la bella E- lena dai lunghi capelli d'oro », dichiara a questa che è deciso di sposarla. Elena
— 273 — gii risponde che è peccato, enorme pec cato, ed il Sole allora si presenta al trono del Padre Eterno e gli annuncia la sua risoluzione. Questi lo ascolta in si lenzio, lo conduce nell'inferno e nel pa radiso, poi gli dice con piglio severo: — 0 Sole, Sole radioso, che sei puro d'ogni peccato, tu hai visitato il paradiso, hai percorso l'inferno: scegli fra i due! E il Sole risponde gaiamente: — Scelgo 1' inferno purché io non sia più solo ma viva con me mia sorella Elena, la bella Elena dai lunghi capelli d' oro. Malgrado i prodigi che opera il Padre Eterno per impedire quest'unione colpe vole, il Sole s' ostina a volerla. Dio allora cangia Elena nella Luna e condanna l'uno e l'altra a seguirsi cogli occhi nello spa zio senza potersi mai incontrare. Piena di passione ò pure la seguente Ricordi Rumeni
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