L_antico_Segreto_per_Ringiovanire
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L’ANTICO SEGRETO PER RINGIOVANIRE – 109 –<br />
Si dice che alcuni uomini riescano a godere di buona salute e a raggiungere età<br />
molto avanzate in climi caldi, altri che ottengano gli stessi risultati in climi freddi;<br />
alcuni seguendo un certo tipo di dieta, altri seguendone un’altra. Per questo, ciò<br />
che è positivo <strong>per</strong> un uomo può non esserlo <strong>per</strong> un altro, in quanto costituzioni fisiche<br />
differenti richiedono trattamenti differenti. Di conseguenza, non è possibile<br />
formulare una serie di regole adattabili a qualunque uomo in qualunque circostanza.<br />
Il detto popolare ≪quello che è carne <strong>per</strong> uno è veleno <strong>per</strong> un altro≫ esaurisce<br />
appieno l’argomento.<br />
Ma i processi fisiologici di un uomo sono esattamente gli stessi di un altro.<br />
Tutti gli uomini sono governati dalle stesse leggi e godono degli stessi requisiti.<br />
La struttura anatomica e le funzioni fisiologiche sono sempre le stesse: qualunque<br />
possibile differenza è in termini di quantità, non di qualità. E queste differenze<br />
sono, di solito, dovute alla malattia. In questo caso, quindi, è possibile formulare<br />
un regime generale valido <strong>per</strong> tutti gli uomini, non solo <strong>per</strong> alcuni.<br />
E come faremo a costituire questo regime ideale? Semplicemente studiando<br />
le leggi e le condizioni della vita. Non possiamo scoprire facilmente quello che è<br />
migliore <strong>per</strong> noi facendo riferimento al modo di vivere di coloro che hanno vissuto<br />
a lungo; se lo facessimo, infatti, troveremmo una tale diversità di abitudini di<br />
vita che rimarremmo intrappolati nella nostra ricerca come in un labirinto di contraddizioni.<br />
Ad esempio, possiamo trovare diverse <strong>per</strong>sone che hanno raggiunto i<br />
cento anni e che godono tutti di salute più o meno accettabile. Ma se indaghiamo<br />
sulle loro abitudini, troviamo differenze sostanziali sul modo di vivere di ciascuno.<br />
Ognuno di essi finirebbe <strong>per</strong> contraddire l’altro: non sapremmo da che parte<br />
cominciare <strong>per</strong> trovare la strada della lunga vita.<br />
Dobbiamo, prima di tutto, scoprire che cosa determina danno alla salute e<br />
che cosa, invece, arreca beneficio. Per apprendere ciò dobbiamo studiare le leggi<br />
della vita. Una volta che saremo a conoscenza di tutto questo, potremo dare<br />
un’occhiata alla vita dei nostri anziani. Ci accorgeremo che tutti praticano più o<br />
meno una combinazione di abitudini buone o cattive e che vivono tutti in circostanze<br />
somiglianti, più o meno favorevoli. Troveremo una quantità quasi uguale<br />
di comportamenti sani nella vita e nelle abitudini di quasi tutti gli anziani: uno è<br />
stato corretto in una cosa, un altro in un’altra.<br />
Ora diamo uno sguardo in un’altra direzione. Andiamo a visitare il cimitero e<br />
vediamo tanti morti nelle tombe. Sono tutti vecchi? No; ci sono bambini, giovani,<br />
adulti che sono appena giunti ad una certa età. Gli uomini e le donne morti in età<br />
avanzata sono rari. La gente non invecchia, <strong>per</strong>ché muore troppo presto. Andando<br />
al cimitero, passiamo <strong>per</strong> la città e <strong>per</strong> la campagna. Guardiamo quelli che rimangono<br />
indietro, come vivono, quali sono le loro abitudini e pratiche quotidiane. Ci<br />
accorgiamo ora che una sola <strong>per</strong>sona su cinquemila arriva a cento anni. Ci accor-<br />
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. . . come una foglia nel vento. . .<br />
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