L_antico_Segreto_per_Ringiovanire
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L’ANTICO SEGRETO PER RINGIOVANIRE – 41 –<br />
Un celebre medico inglese, il dr. John Gardner, in uno studio sulla longevità<br />
ha asserito:. ≪si dice che, prima del diluvio universale, gli uomini abbiano vissuto<br />
cinquecento o addirittura novecento anni, e, come medico, posso affermare che<br />
non esiste prova scientifica che possa contraddire e rendere ciò improbabile. È<br />
più difficile, in campo scientifico, spiegare <strong>per</strong>ché gli uomini muoiano, piuttosto<br />
che credere che la vita possa durare mille anni≫.<br />
Queste concezioni non differiscono sostanzialmente da quelle che illustreremo<br />
più avanti. Il corpo umano è un organismo che si rinnova e si adatta da solo, e<br />
manifesta la capacità di conservare questo processo a tempo indefinito.<br />
Gli animali vivono mediamente da cinque a sette volte la durata del tempo che<br />
necessita loro <strong>per</strong> raggiungere la maturità. L’uomo, in quanto animale, dovrebbe<br />
comportarsi allo stesso modo. Esistono opinioni contrastanti a proposito del momento<br />
in cui esso raggiunge la completa maturità fisica, che avviene, comunque,<br />
tra i 20 e i 30 anni. Un uomo normale raggiunge la sua piena altezza intorno ai<br />
vent’anni, ma in quel momento esso non è mai completamente sviluppato. Comunque,<br />
se noi assumiamo l’età di venti anni come quella della maturità, l’uomo<br />
dovrebbe vivere fino a cento/centoquaranta anni. Se noi, invece, scegliamo, come<br />
è stato fatto, i venticinque anni, allora la vita dovrebbe durare di media fino<br />
ai 125/175 anni. Prendendo come momento di maturità i trenta anni, invece, la<br />
durata media della vita si aggirerebbe intorno ai 150/210 anni.<br />
Tutto ciò guardando all’uomo solo come animale. Ma noi sappiamo che gli<br />
animali vivono quasi interamente sul piano istintivo, ed hanno un istinto <strong>per</strong>fettamente<br />
sviluppato fin dalla nascita; mentre l’uomo vive (o dovrebbe vivere) primariamente<br />
sul piano intellettuale e non ha che poche tendenze istintive. Il suo<br />
completamento intellettuale non è mai assoluto. Indipendentemente dalla durata<br />
della sua vita e dal tipo di sviluppo mentale, l’uomo alla sua morte conserva nel<br />
cervello cellule non ancora sviluppate. Questo sembrerebbe indicare che il suo<br />
cervello, e con questo anche il suo corpo, sia destinato ad un’esistenza indefinita.<br />
Negli Stati Uniti la durata media della vita umana si aggira oggi intorno ai<br />
55 anni <strong>per</strong> gli uomini e 57 <strong>per</strong> le donne, in Nuova Zelanda intorno ai 68 anni<br />
<strong>per</strong> la donna, mentre in India si aggira intorno ai 22 anni e mezzo <strong>per</strong> l’uomo.<br />
Si calcola che intorno alla metà del secolo scorso circa il 50% delta popolazione<br />
umana moriva nella prima infanzia. Solo venti anni fa, metà della popolazione<br />
umana moriva prima del diciottesimo anno di vita.<br />
Queste cifre sembrano indicare un aumentare progressivo della durata della<br />
vita. Ma questo aumento è solo apparente. È. una questione di mortalità infantile.<br />
Centinaia di migliaia di bambini si salvano, ora, grazie a migliori cure, ma l’uomo<br />
adulto di oggi non è affatto avvantaggiato rispetto al passato. Non solo non vive<br />
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. . . come una foglia nel vento. . .<br />
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