L_antico_Segreto_per_Ringiovanire
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L’ANTICO SEGRETO PER RINGIOVANIRE – 126 –<br />
è rappresentato dalla scienza medica: i medici non solo non vivono correttamente<br />
essi stessi, ma si beffano di coloro che si propongono di farlo, in<br />
quanto sono convinti che una “vita regolata” non abbia alcuna relazione con<br />
la mortalità.<br />
Noi consigliamo adeguato riposo e sonno come regola principale <strong>per</strong> raggiungere<br />
il più alto grado di salute. Ma credete, forse, che la gente dorma e riposi<br />
in modo adeguato? No di certo. A New York, <strong>per</strong> esempio, migliaia di giovani<br />
non riescono a coricarsi prima di mezzanotte, e non di rado rimangono svegli<br />
fino alle 2 o alle 3 del mattino. Di conseguenza, durante il giorno, devono prendere<br />
stimolanti <strong>per</strong> mantenersi svegli. Presto si esauriscono. Quali saranno gli<br />
effetti sulle generazioni successive? È forse possibile che due o tre generazioni,<br />
che scambiano il giorno con la notte a questo modo, possano non indebolire la<br />
specie? Gli evoluzionisti si opporrebbero, dichiarando che il corpo si adatta allo<br />
scarso sonno, rimanendo intatto. Essi sono folli. Non sanno che qualunque adattamento<br />
ad influenze nocive significa deterioramento? Se osserviamo le pendici<br />
di una montagna, possiamo notare che gli alberi che vi crescono cercano di adattarsi<br />
all’altitudine e al clima rigido. Ma essi si sviluppano piccoli e malandati e,<br />
procedendo sempre più verso la cima, essi si differenziano (in peggio) dagli alberi<br />
della loro stessa specie, che crescono in condizioni più favorevoli nella vallata.<br />
Questo è il risultato dell’adattamento a condizioni e influenze negative.<br />
Alcuni evoluzionisti hanno avanzato la teoria che il sonno sia essenziale al benessere<br />
dell’uomo e giustificano ciò nel modo seguente: nell’età primitiva, gli uomini<br />
forti e coraggiosi si avventuravano nella notte e venivano uccisi dagli animali<br />
selvaggi, mentre i codardi (gli antichi “inabili”) restavano nascosti; così presero<br />
l’abitudine di dormire. Noi abbiamo ereditato questa abitudine.<br />
Se noi guardiamo attentamente alla questione fin qui esposta, ci appare davanti<br />
agli occhi l’assurda spiegazione secondo la quale la vita non è soggetta a leggi di<br />
sorta e la malattia e la morte dipendono da fattori accidentali. Il dr. Pearl ha<br />
sco<strong>per</strong>to “due leggi” che govemano la malattia e la morte, ma nessuna che regoli<br />
la salute e là vita: la malattia di alcuni organi è “destinata”, ad una certa età, ed è<br />
dovuta all’eredità genetica.<br />
La vita breve è dovuta a cause che danneggiano il plasma germinale. Si sa<br />
che l’alcol è una di queste. Una nutrizione incompleta, ma non tanto da produrre<br />
una malattia evidente, se viene continuata <strong>per</strong> più generazioni, indebolisce i<br />
discendenti accorciando la loro vita. È positivo, comunque, il fatto che un miglioramento<br />
della nutrizione riporti alla condizione normale le generazioni<br />
posteriori. Il plasma germinale è capace di “generazione”, come di “degenerazione”.<br />
La vita migliora o peggiora a seconda delle condizioni nelle quali<br />
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. . . come una foglia nel vento. . .<br />
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