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Leggi l'intero numero - Historical Diving Society Italia

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superficie, senza nemmeno sapere cosa fossero.<br />

per sua fortuna in barca c’era un amico gioielliere<br />

di Milano che gli spiegò che si trattava prezioso<br />

corallo rosso, aggiungendo che un chilogrammo<br />

di questo valeva due stipendi e mezzo di un<br />

operaio! la cernia era ancora sul fondo, insieme<br />

al fucile. Ma ormai Fusco non ci pensava più.<br />

vedeva negli occhi quella parete meravigliosa<br />

coperta di corallo, pensò al valore economico e<br />

capì che la sua via era segnata: un lavoro “ricco”<br />

nel mare, come nemmeno poteva immaginare. In<br />

pochi giorni Fusco accumulò sei chilogrammi di<br />

corallo, che vendette - a basso prezzo - ai commercianti<br />

di Torre del greco. la bellezza di questi<br />

rami di corallo, prelevati manualmente e non<br />

tramite l’ingegno (il rozzo sistema di pesca dalle<br />

barche), segnò una pietra miliare nel rapporto fra<br />

l’uomo e il prezioso oro rosso. con in lavoro pionieristico<br />

del com.te Fusco era nata una nuova<br />

figura, quella del “corallaio”. a palinuro arrivò<br />

persino la Tv e Fusco fu intervistato personalmente<br />

dal notissimo ugo gregoretti. Il settimanale<br />

“Tempo illustrato” pubblicò un importante<br />

articolo (persino con foto a colori) sulla vicenda;<br />

articolo poi comprato da alcuni periodici americani.<br />

Insomma la notizia fece il giro del mondo.<br />

purtroppo negli anni successivi l’idea del guadagno<br />

facile produrrà in mare un evento simile<br />

alla “corsa all’oro” a terra, evento che gianni<br />

roghi, un grande giornalista del passato, definì<br />

“la febbre rossa”. purtroppo ci furono decine e<br />

decine di vittime, soprattutto a causa dell’inesperienza<br />

e della scarsa preparazione. problemi<br />

questi che certamente non affliggevano Fusco,<br />

che era particolarmente attento alla sicurezza sua<br />

e dei compagni. già dall’inizio aveva realizzato<br />

un sacchetto di tela gommata impermeabile, da<br />

collegare alla sagola contenuta su un rocchetto<br />

metallico raccoglitore. poiché aveva 30 metri di<br />

sagola sul rocchetto, appena giunto alla quota<br />

dei trenta metri Fusco lanciava dal fondo il sacchetto,<br />

gonfiandolo con l’aria degli erogatori, per<br />

segnalare alla barca di assistenza la sua posizione<br />

esatta, proprio come oggi fanno i subacquei tecnici<br />

per la loro decompressione in corrente.<br />

La fase professionale<br />

Il clamore suscitato dalla notizia dell’uomo che<br />

scendeva sul fondo a raccogliere il corallo avvicinò<br />

il comandane Fusco all’attività scientifica.<br />

Dal 1955 lavorò per due anni alla Stazione<br />

HDS NOTIZIE N. 40 - Settembre 2007 - pag. 23<br />

Zoologica di Napoli, con il prof. Dohrn, come<br />

sommozzatore per attività di studio e ricerca. Fu<br />

il primo, in quanto fino ad allora gli unici studi<br />

“sul campo” erano stati fatti da un palombaro,<br />

che si muoveva troppo lentamente.<br />

Il lavoro con i ricercatori fece crescere enormemente<br />

la consapevolezza e la conoscenza del<br />

mondo marino nel giovane amante del mare. Ma<br />

gli offrì anche una nuova opportunità. la sua abilità<br />

nella raccolta dei campioni fece sì che altri<br />

enti richiedessero il suo servizio. Fusco si trasformò<br />

presto in un imprenditore. aprì un deposito in<br />

una villa che disponeva di una piscina in contatto<br />

con il mare e cominciò a spedire campioni in<br />

tutto il mondo. per venti anni quello sarebbe stato<br />

il suo lavoro invernale (da novembre ad aprile),<br />

mentre l’estate era dedicata all’oro rosso.<br />

Fu leonardo Fusco, insieme a Ennio Falco e<br />

claudio ripa, a scoprire il fantastico corallo<br />

sardo della zona di capocaccia, proprio quando<br />

l’avventura esplorativa stava per concludersi<br />

senza successo per esaurimento delle risorse<br />

finanziarie e fisiche dei tre protagonisti.<br />

Dall’allora quasi deserta Sardegna Fusco trovò<br />

Preparazione prima dell'immersione.

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