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Leggi l'intero numero - Historical Diving Society Italia

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g.a.I.) e si mettono a punto nuove tecniche e<br />

attrezzature per il rilevamento, documentazione<br />

e scavo. Tutte le operazioni, per evidenti motivi<br />

di tutela, vengono svolte fuori della zona archeologica,<br />

sul “barcone” della “Traversa” all’Isola<br />

Bisentina e alla p.ta giancaro. la ditta OMar<br />

di roma costruisce gratuitamente la “fotorotaia”<br />

appositamente progettata da Fioravanti per la stereofotografia;<br />

viene sperimentato con successo<br />

un semplice sistema di palancolato in pvc per<br />

lo scavo in fondali limosi e cedevoli. Nel 1973<br />

viene approfondito il rilevamento topografico<br />

di dettaglio di particolari zone dell’insediamento<br />

del `gran carro”, utilizzando anche la fotorotaia:<br />

vengono eseguiti due saggi stratigrafici,<br />

con il recupero dei reperti ceramici lignei e<br />

metallici. con il consenso del Soprintendente<br />

archeologico Mario Moretti viene eseguito nel<br />

1974 uno scavo stratigrafico di dettaglio, applicandovi<br />

tutte le attrezzature e tecnologie messe<br />

a punto negli anni precedenti. la pubblicazione<br />

integrale dei “giornali di scavo e di immersione”<br />

del gruppo dal 1974 al 1980 potrebbe costituire<br />

un validissimo testo universitario di “come” deve<br />

essere condotto un moderno scavo archeologico<br />

subacqueo. le ricerche subacquee si spostano nel<br />

1976 nella zona occidentale del lago dove, già<br />

dal 1961, Fioravanti e i suoi <strong>numero</strong>si collaboratori<br />

avevano notato la presenza di indizi archeologici.<br />

Nei fondali prospicienti la costa tra punta<br />

San Bernardino e Monte Bisenzo (in comune di<br />

capodimonte) viene individuato un complesso<br />

di blocchi disposti secondo una forma di tenaglia<br />

rivolta verso il largo. accertamenti successivi,<br />

anche per mezzo di foto riprese da un paracadute<br />

ascensionale chiariscono la natura del grande<br />

complesso: si tratta di una struttura portuale connessa<br />

con l’adiacente centro abitato di “Bisenzo”,<br />

archeologicamente documentato dalla preistoria<br />

al Medioevo. Dell’anno 1977 è restata soltanto<br />

una modesta documentazione statistica delle<br />

varie operazioni, svolte con la collaborazione<br />

della commissione archeologica del c.I.r. S. S.<br />

(comitato <strong>Italia</strong>no ricerche Studi Subacquei), dei<br />

sommozzatori della Scuola Nazionale dei vv.FF.,<br />

del gruppo archeosub lombardo e di un elicottero<br />

del c.a.l.E. (centro aviazione leggera<br />

Esercito di viterbo). Tuttavia si definisce la morfologia<br />

della zona del Tempietto, con 1’ “aiuola” e<br />

i pali infissi lungo il “ciglio” a 7,50 metri di profondità.<br />

ricognizioni analoghe sono svolte lungo<br />

HDS NOTIZIE N. 40 - Settembre 2007 - pag. 45<br />

l’antica linea di costa prospiciente l’insediamento<br />

del “gran carro” e vengono fatte eseguire le<br />

datazioni con il radiocarbonio su campioni di<br />

pali delle due località. Durante 4 giorni di voli con<br />

un elicottero messo cortesemente a disposizione<br />

dallo Stato Maggiore Esercito, viene raccolta una<br />

cospicua documentazione fotografica aerea di<br />

tutte le coste del lago e isole, di cui è stata autorizzata<br />

la divulgazione. l’esame di tali foto aeree<br />

permetterà poi di individuare varie emergenze<br />

geologiche ed archeologiche e di chiarire alcune<br />

perplessità di natura morfologica: insieme ad<br />

alberto Di Mario, di Marta, viene tentato, infatti,<br />

il ritrovamento del collegamento terrestre tra l’isola<br />

Martana e terra rilevato con le foto aeree, purtroppo<br />

senza esito favorevole. centinaia di subacquei<br />

appassionati, provenienti da tutt’<strong>Italia</strong>, hanno<br />

collaborato con alessandro Fioravanti effettuando<br />

5.918 ore di immersione complessive. Nel 1979,<br />

20° anniversario della scoperta del “gran carro”<br />

viene diffuso un invito e organizzata una giornata<br />

di festeggiamenti che fu un succedersi continuo,<br />

dalla mattina al tramonto, di <strong>numero</strong>si amici convenuti<br />

da tutta <strong>Italia</strong>. Nel 2007 si sono ritrovati per<br />

festeggiare i tanti anni di quest’uomo eccezionale<br />

che ancora è animato da mille curiosità per la storia<br />

antica custodita dalle acque del suo lago.<br />

Alessandro Fioravanti esamina un reperto (foto Roberto<br />

Rinaldi per “il Subacqueo”)

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