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224 9 La tarda repubblica (133-44 a.C.)<br />
13 Raffaello, La scuola<br />
di Atene (1509). Roma,<br />
Palazzi Vaticani.<br />
Al centro del grande<br />
affresco compaiono<br />
Platone (1) (con la destra<br />
alzata per indicare il<br />
cielo, cioè il mondo delle<br />
idee) e Aristotele (2) (che<br />
indica la terra). Sulla<br />
sinistra, appoggiati a un<br />
basamento, il vecchio<br />
con la barba e il volto<br />
corrucciato è Zenone (3),<br />
mentre il giovane ben<br />
pasciuto e incoronato<br />
è Epicuro (4), che in<br />
queste sembianze,<br />
davvero inusuali per un<br />
fi losofo, fa pensare alla<br />
battuta di Orazio, che si<br />
defi nì Epicuri de grege<br />
porcus. In primo piano,<br />
sempre sulla sinistra,<br />
Pitagora (5) è intento a<br />
scrivere.<br />
3<br />
4<br />
5<br />
2 Le correnti fi losofi che<br />
I romani e la cultura greca<br />
La fi losofi a acquistò in quest’epoca un ruolo di primo piano sia nel fornire supporti al pensiero<br />
politico, sia nell’offrire giustifi cazioni al rifugio nel privato in alternativa all’impegno<br />
civile caratteristico del civis Romanus.<br />
L’attestarsi sempre più solido della fi losofi a nella cultura latina fu condizionato dal rapido<br />
avanzamento del processo di ellenizzazione: ormai il contatto con la cultura greca si era<br />
trasformato in una vera e propria compenetrazione; dalla fase della semplice imitazione dei<br />
modelli greci si era passati a quella della emulazione e della rielaborazione, che in campo<br />
poetico diede luogo alla corrente neoterica (da neóteroi, «poeti nuovi») e nella prosa agli<br />
scritti di storia (il modello di Sallustio fu Tucidide), alla trattatistica retorica di Cicerone e<br />
alle sue opere fi losofi che.<br />
Lo scetticismo<br />
Particolare rilievo rivestirono in questo periodo le fi losofi e greche (13) di età ellenistica, importate<br />
nel corso del II secolo a.C. Di queste la più pervasiva, anche se di presenza non sempre<br />
evidente, fu la fi losofi a accademica, cioè lo scetticismo, uno degli indirizzi assunti dalla<br />
scuola di Platone dopo la morte del maestro. Lo scetticismo non è presente solo nel pensiero<br />
e nell’opera di Cicerone intitolata Academica, ma circolò in tutto l’ambiente degli uomini<br />
di cultura, perlopiù scettici in materia religiosa, e in particolare tra i giovani, che avevano<br />
ereditato lo spirito critico di lontana ascendenza sofi stica e lo applicavano con effetti<br />
dirompenti al mos maiorum.<br />
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