Comunità in cammino - Oratorio - Coccaglio

dove maggiori sono le violenze e
le sopraffazioni.
Parli attraverso il cuore grande e
generoso di madri, di padri, di
figli, di bambini, giovani e vecchi
che lottano quotidianamente su
questa Terra.
Parli attraverso l’opera generosa
di tutti i figli della tua Chiesa,
che si fanno carico delle sofferenze
dei più deboli.
Parli nel cuore di ogni uomo,
che cerca la verità
e che lotta per affermarla
oltre i confini delle razze, dei popoli,
delle religioni e delle nazioni.
Parli soprattutto mediante una
vera conversione
dell’umanità all’amore universale,
l’unico in grado di estinguere l’odio
e fare spazio ad una nuova stagione di pace.
Tu Cristo, Verbo eterno del Padre,
comunicaci quell’amore che ci manca,
un amore che parta dalla tua Grotta
e che sia in grado di salire fino al Calvario,
ove donarsi completamente agli altri.
Amen. (p. A. Rungi)
La preghiera mariana - ottobre è il mese dedicato alla Madonna
del Rosario - è per i Defunti.
Poiché sei loro madre,
accogli i defunti, Maria, con tenerezza,
fatti loro avvocata, presso Cristo tuo figlio,
perché possano gustare il supremo riposo.
Poiché sei loro madre,
e una madre aspira a condividere la sua gioia
con tutti i suoi figli, affrettati ad ottenere per ciascuno
la felicità di cui la tua anima è colma.
Poiché sei loro madre ed hai conosciuto le
numerose prove, i profondi dolori della loro vita
sulla terra, non desideri per essi la ricompensa?
Poiché sei loro madre, tu che apprezzi tanto l'intimità
del Cristo, non puoi permettere che siano privati a
Brescia, cattedrale: suggestivo particolare del
monumento a Paolo VI del quale, il 26 settembre,
ricorre l’anniversario di nascita
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Comunità in ascolto
lungo del possesso di Dio. Poiché
sei loro madre, e li hai amati con
intenso affetto, e li ami sempre,
non farai di tutto per introdurli
in cielo?
(Jean Galot S.J.)
L’Anno dell’Eucaristia è prossimo a
concludersi. Questa preghiera di
ringraziamento dopo la comunione ci fa
chiedere quale dono la fondamentale
predisposizione per accogliere l’Eucaristia
- la fede - affinché essa possa produrre
anche i frutti di carità che ogni incontro
con Cristo che sia autentico - cioè che non
si risolva in uno sterile intimismo – deve
produrre.
Signore invisibile eppure così vicino,
io non ho potuto vedere che le apparenze del pane,
ma credo con tutta l'anima alla tua presenza.
Credo che sei qui in me, in modo così reale,
come è reale la mia esistenza.
Credo che tu sei Gesù di Nazaret,
figlio della Vergine Maria,
colui che gli apostoli hanno veduto coi loro occhi,
ascoltato con le loro orecchie,
amato come Maestro ed Amico.
Credo che sei il mio Dio, Figlio del Padre celeste,
Verbo eterno, Verità in persona.
Credo che sei l'Infinito venuto a racchiudersi
per amore negli stretti limiti del mio essere.
Credo che sei il mio Creatore
e che possiedo in me Colui al quale devo l'esistenza,
Colui dal quale dipendo ad ogni istante
per respirare e per vivere.
Credo che sei l'Onnipotente,
capace di trasformare tutto in me
e di compiere nuove meraviglie in seno alla mia miseria.
Credo che sei la santità assoluta, venuta a santificarmi,
a purificarmi dalle mie colpe
e dalle mie tendenze al male,
a riempirmi della tua vita divina.
Credo che sei il mio Tutto, il termine di tutte le mie
aspirazioni e di tutti i miei desideri, l'Essere che formerà
la mia felicità in eterno.
(Jean Galot S.J.)