Comunità in cammino - Oratorio - Coccaglio

anche i nostri ragazzi si liberano presto della trappola
che li tiene impegnati, così, costretti a ricorrere all’ultima
strategia (per il momento) li raduniamo per introdurli al
tema del campo, spiegando loro chi sono i personaggi e
qual è la storia guida di questa avventura estiva 2005.
E’ la mattina del secondo giorno (Domenica 31 Luglio) e
i ragazzi mettono già alla prova la nostra pazienza: “Cosa
fate in piedi alle 6:30? E, come se non bastasse, è dalle
5:00 che vi sentiamo
girare! Sbaglio o la sveglia
doveva essere alle
8:00?… Tornate subito a
letto!” Ebbene sì, “con
la forza” (anche se ancora
un po’ assonnati)
dobbiamo costringere
gli scalmanati a dormire
per altre due orette
(mission impossible).
Tic toc tic Toc Tic Toc…
“Svegliaaa!!!” Ohh
bene, ecco il nostro salvatore,
don Oscar, che
puntuale come un orologio
svizzero arriva ad
annunciare che è ora di
alzarsi (adesso però!).
Comunità in cammino - Oratorio
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Uno sguardo veloce, per noi animatori,
alla tabella di marcia e subito
si parte con uno dei compiti che
spettano, a rotazione, ad ogni
gruppo: apparecchiare la tavola. “Il
gruppo blu giù!!!” si sente gridare
dagli animatori, “Chi deve apparecchiare
giù!!!” secondo richiamo,
“Ma insomma… non vi siete ancora
vestiti?” sono sempre i soliti 4
“polentoni”.
Dopo colazione ci attende il risveglio
muscolare, la preghiera, la scenetta
e poi, ovviamente, l’attività
formativa del mattino (mettiamoli
alla prova…) dopotutto un Campo
senza attività, che campo sarebbe?.
Il tema principale è tratto dalla storia
di “Momo alla ricerca del tempo
perduto”, per insegnare ai ragazzi
come usare bene il tempo per averne
abbastanza da donare anche agli
altri e per aiutarli a riflettere sull’importanza che ciò che
facciamo ogni giorno ha veramente. Capire se con i nostri
comportamenti non rischiamo di sprecare quel tempo
che, sì, dobbiamo donare, ma che soprattutto (e non
dimentichiamolo) c’è stato donato.
Finita l’attività un’ora di tempo libero in cui i ragazzi si
possono riposare (molto poco), organizzare le preghiere e
la serata (pochino) e giocare (fin troppo).