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Foto: AP/LaPresse, Fotogramma<br />

le Alfredo Ildefonso Schuster. Entrambi<br />

ripresero con metodicità la visita pastorale<br />

come strumento essenziale di coinvolgimento<br />

da parte del vescovo nella realtà della<br />

propria diocesi; entrambi ebbero particolare<br />

attenzione alle nuove povertà che<br />

la società moderna, in rapida evoluzione,<br />

andava provocando, cercando di trovare<br />

nuovi modi in cui esprimere concretamente<br />

le inesaurib<strong>il</strong>i risorse della carità cristiana;<br />

entrambi seppero suscitare nel popolo<br />

di Dio un’autentica venerazione, perché i<br />

fedeli si abituarono a vederli come autentici<br />

uomini di preghiera, di penitenza, di<br />

sopportazione, di coraggio e di fedeltà nelle<br />

prove amare della vita.<br />

Né possiamo dimenticare che, sempre<br />

nel Novecento, due arcivescovi m<strong>il</strong>anesi<br />

dalla cattedra di Ambrogio passarono a<br />

quella di Pietro: Ach<strong>il</strong>le Ratti, divenuto<br />

papa Pio XI, e Giovanni Battista Montini,<br />

divenuto papa Paolo VI. E come dopo<br />

<strong>il</strong> Conc<strong>il</strong>io di Trento da M<strong>il</strong>ano fu donata<br />

alla Chiesa universale la figura esemplare<br />

di san Carlo, così dopo <strong>il</strong> Conc<strong>il</strong>io Vaticano<br />

II a M<strong>il</strong>ano furono donati vescovi di grande<br />

spessore e significato: <strong>il</strong> cardinale Giovanni<br />

Colombo che, con saggezza, prudenza ed<br />

equ<strong>il</strong>ibrio guidò la diocesi negli anni della<br />

contestazione; <strong>il</strong> cardinale Carlo Maria Martini,<br />

che alla luce della Parola di Dio inter-<br />

pretò le sfide che la Chiesa avrebbe dovuto<br />

affrontare in tempi di terrorismo, di corruzione,<br />

di sf<strong>il</strong>acciamento sociale; <strong>il</strong> cardinale<br />

Dionigi Tettamanzi, che ha da subito intuito<br />

la necessità di una nuova missionarietà<br />

davanti ai problemi del terzo m<strong>il</strong>lennio,<br />

coniugata alla perenne attenzione per la<br />

dimensione caritativa della fede cristiana.<br />

Ma la storia continua e sulla cattedra<br />

di Ambrogio si susseguono i suoi “vicari” –<br />

avrebbe detto san Gregorio Magno –, chiamati<br />

a rendere attuale, secondo <strong>il</strong> genio,<br />

la sensib<strong>il</strong>ità e i carismi di ciascuno, la<br />

sua paterna e perenne presenza.<br />

*Dottore della Biblioteca Ambrosiana<br />

AndreA cArlo<br />

ferrArI<br />

1894-1921<br />

Cardinale, beato<br />

AchIlle rAttI<br />

1921-1922<br />

Cardinale, arcivescovo<br />

per sei mesi,<br />

divenuto papa con<br />

<strong>il</strong> nome di Pio XI<br />

(1922-1939)<br />

unA fede PersuAsIvA<br />

Quando Scola scoprì<br />

l’umanità di Gesù<br />

L’incontro con don Giussani. Il «dono di Cristo»<br />

attraverso la Sua compagnia. La rivista con Ratzinger,<br />

Balthasar, De Lubac. L’arcivescovo si racconta<br />

di renato farina<br />

È<br />

passato dal lago di lecco alla laguna di<br />

Venezia. Ora dal Canal Grande è tornato<br />

nella sua Lombardia. Da ragazzo<br />

aveva i capelli rossi. Sa spiegare l’amore tra<br />

l’uomo e la donna a partire dal mistero della<br />

Trinità. La rovina degli uomini discende<br />

da questo rifiuto del nostro essere a immagine<br />

di Dio anche nella differenza sessuale.<br />

Non che Dio abbia sesso, ma quasi… È poi<br />

assolutamente certo che Gesù c’entri con<br />

le lampadine del soffitto e con la matematica<br />

iperuranica.<br />

Il cardinale Angelo Scola, patriarca di<br />

Venezia, ora arcivescovo di M<strong>il</strong>ano. Ripropongo<br />

qui un ritratto-intervista proposto<br />

nel mio libri Maestri. Era <strong>il</strong> 2007. Il suo cam-<br />

DAL NOVECENTO A NOI<br />

mino lo ha portato ancora più lontano, lungo<br />

la via dell’Oriente. Del resto anche i Re<br />

Magi alla fine del loro cammino arrivarono<br />

a M<strong>il</strong>ano, nella bas<strong>il</strong>ica di Sant’Eustorgio.<br />

La teologia per lui non è una scienza<br />

da tavolino, ma è la narrazione (Scola<br />

ama molto questa parola) dell’esperienza<br />

di essere stati abbracciati dal battesimo e<br />

dalla comunione dei fratelli. Prima di raccontare<br />

l’ultima conversazione con lui,<br />

devo dire che lui non è stato mio maestro<br />

di teologia (anche) o di f<strong>il</strong>osofia (anche). È<br />

fu travolto quando a lecco udì don Giussani<br />

esprimersi sulla “Gioventù come tensione”.<br />

«la vita diventava vocazione, <strong>il</strong> gioco tra i segni<br />

che dio pone nelle circostanze e la mia libertà»<br />

CHE CATTEDRA PRIMALINEA<br />

Alfredo<br />

Ildefonso<br />

schuster<br />

1929-1954<br />

Cardinale, beato<br />

GIovAnnI<br />

BAttIstA MontInI<br />

1954-1963<br />

Cardinale, divenuto<br />

papa con <strong>il</strong> nome di<br />

Paolo VI (1963-78)<br />

GIovAnnI<br />

coloMBo<br />

1963-1979<br />

Cardinale, “dimissionario”<br />

nel 1979 per<br />

raggiunti limiti di età<br />

cArlo MArIA<br />

MArtInI<br />

1979-2002<br />

Cardinale, “dimissionario”<br />

nel 2002 per<br />

raggiunti limiti di età<br />

dIonIGI<br />

tettAMAnZI<br />

2002-2011<br />

Cardinale, “dimissionario”<br />

nel 2011 per<br />

raggiunti limiti di età<br />

Fonte: www.chiesadim<strong>il</strong>ano.it<br />

stato maestro d’amicizia e ospitalità. Negli<br />

anni Ottanta viveva in un appartamentino<br />

che si affacciava su Santa Maria Maggiore.<br />

Mi dava un letto quando venivo a Roma,<br />

e capitava tutte le settimane. Scrivevo di<br />

papa Wojtyla, di grovigli ecclesiastici, ma<br />

anche di politica. Arrivavo <strong>il</strong> mattino presto,<br />

e mi aiutava a leggere i giornali a partire<br />

dal criterio cristiano. La sera cucinavo io,<br />

nella mansarda, trasformata in baita svizzera,<br />

da don Gianni Danzi, oggi arcivescovo<br />

a Loreto. In quella casa passavano teologi,<br />

ecclesiastici, professori che<br />

erano appena stati da Wojtyla.<br />

Io ero forte sulla pasta e i<br />

risotti, Scola sugli arrosti. Ma<br />

era l’amicizia, l’amicizia cristiana.<br />

Il fatto che diventa-<br />

| | 13 luglio 2011 | 15

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