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del reparto investigativo: Quarto grado.<br />

Bei tempi quelli in cui la Raffai si<br />

dedicava alle persone scomparse senza<br />

sostituirsi agli 007!<br />

Vincenzo via internet<br />

Una volta era lo scarraffone. Adesso<br />

pare che a mamma sua sia caro ogni<br />

sbirrone. Progressi della tv.<br />

2<br />

Non ho capito perché ci si scandalizza<br />

tanto di Beppe Gr<strong>il</strong>lo quando <strong>il</strong> segretario<br />

di procura (o “signorina buonasera”,<br />

come lo chiama Sallusti) Marco Travaglio<br />

dice (nel suo Passaparola di lunedì<br />

4 luglio) che <strong>il</strong> problema non sono i<br />

teppisti che giocano a fare i boy-scout<br />

sassaioli nei boschi della Val Susa, ma <strong>il</strong><br />

problema è <strong>il</strong> ministro Maroni, dice Travaglio,<br />

che è «un pregiudicato, un ministrucolo,<br />

parodia di Bava Beccaris. Lui<br />

sì giocava a fare le Br in menopausa ed<br />

è stato condannato da un tribunale per<br />

le “camicie verdi”, questi cialtroni, Br<br />

in menopausa» e via insultando <strong>il</strong> ministro.<br />

E pensare che Travaglio dice di<br />

essere un allievo di Indro Montanelli!<br />

Franco Beltorti Piacenza<br />

Non confondiamo <strong>il</strong> povero torinese<br />

con <strong>il</strong> ricco toscano. Travaglio è<br />

un fenomeno predicatorio nato in<br />

un settimanale cattolico diocesano,<br />

battezzato al Giornale, abiurato alla<br />

Voce. Quello che non si è ancora capito<br />

è perché abbia poi abbracciato<br />

la carriera di chierico senza Dio. E,<br />

soprattutto, perché la eserciti con<br />

tanta ira e studio del proprio personaggio<br />

allo specchio. Dopotutto anche<br />

un piemontese arricchito sulle<br />

disgrazie altrui ogni tanto potrebber<strong>il</strong>assarsi<br />

un po’, guardare <strong>il</strong> mondo<br />

e pensare, “bè, verrà giorno che sarò<br />

giudicato anch’io col mio stesso<br />

metro di giudizio”. E invece niente.<br />

Il povero torinese sembra divorato<br />

da una bulimia celiniana, non smette<br />

mai di cercare motivi d’odio, soffre<br />

se tutto <strong>il</strong> sale del mondo non precipita<br />

ogni santo giorno in un mattinale<br />

di polizia. Peccato. Chi fa la<br />

spia non è figlio di Maria.<br />

2<br />

Ho una figlia che legge accanitamente<br />

<strong>il</strong> vostro giornale pur non essendo né<br />

giessina, né – devo ammettere – assidua<br />

frequentatrice della Santa Messa<br />

domenicale. E così, spero che continui<br />

a leggervi... Grazie.<br />

Paola Dessì via internet<br />

Anch’io ho quattro figlie che buttano<br />

ogni tanto lì un occhio al giornale<br />

e mi dicono: «Padre, quand’è che diventerai<br />

una persona seria?».<br />

2<br />

Le giro due articoli appena pervenutici<br />

da Luca Mercalli, della Val di Susa.<br />

Sì, devo dire che per me è sempre<br />

duro vedere che gli argomenti ragionevoli<br />

sulla Tav vengono pubblicati –<br />

strumentalmente? Può essere, ma è<br />

comunque un fatto – su un quotidiano<br />

comunista, mentre la stampa cattolica<br />

– incluso <strong>il</strong> settimanale da lei diretto,<br />

mi consenta – in proposito si è piuttosto<br />

asservita agli oligarchi. Si vede che<br />

questa doveva essere la storia. Bisogna<br />

che me ne faccia una ragione. Fermo<br />

restando, si capisce, che ciascuno<br />

si assume le proprie responsab<strong>il</strong>ità.<br />

Pier Luigi Tossani Fienze<br />

Guardi, a suo tempo avevo dato un<br />

orecchio a questo annoso dibattito<br />

sulla Tav. E se non sbaglio, se ne discusse<br />

parecchio in Europa, in Valle,<br />

con politici e tutti i santi popoli nati<br />

sui giornali. Adesso ho qui in redazione<br />

perfino l’ottimo Rodolfo Casadei<br />

che sostiene l’irr<strong>il</strong>evanza spendacciona<br />

di quella grande opera. Bè, sa cosa<br />

dico a lei e a Casadei? Dico che ieri<br />

<strong>il</strong> conte Cam<strong>il</strong>lo Benso di Cavour,<br />

oggi lo sciatore e imprenditore Pierino<br />

Gros, la pensano come noi. Tutte<br />

le grandi opere hanno costi stratosferici,<br />

violano la quiete degli uccellini<br />

e rompono l’incantesimo della valli<br />

in fior. E allora? Meglio L’Alta Velocità,<br />

<strong>il</strong> Progresso, <strong>il</strong> cemento che ride,<br />

piuttosto che i bambini che dicono<br />

sempre no e coltivano l’erba voglio.<br />

2<br />

Non male l’idea di inf<strong>il</strong>are nella Finanziaria<br />

750 m<strong>il</strong>ioni di sconto ad aziendam.<br />

Antonio Respighi via internet<br />

In effetti è da bambino alle prese<br />

con la famosa marmellata. Infatti<br />

l’ha ritirato.<br />

2<br />

Non sappia la mano sinistra cosa fa<br />

quella destra. È così che lei spiegherebbe<br />

la norma blocca-risarcimento, vero?<br />

Claudio Spera via internet<br />

E ridagli. Adesso io vorrei prendere<br />

Carlo Azeglio Ciampi e domandargli:<br />

come ti venne in mente di appaltare<br />

<strong>il</strong> secondo polo dei telefonini a De Benedetti,<br />

proprio nel giorno in cui lasciavi<br />

Palazzo Chigi perché <strong>il</strong> giorno<br />

prima gli amici di De Benedetti erano<br />

stati sconfitti alle elezioni da Berlusconi?<br />

La ruota gira, <strong>il</strong> vento soffia,<br />

viva Repubblica che dell’Ingegner<br />

non è serva, bensì regina. Ma alla fine<br />

vede, a differenza di Ciampi Berlusconi<br />

è tornato sui suoi passi. Sarebbe<br />

bello r<strong>il</strong>eggere i passi di Ciampi da<br />

Omnitel a Telecom, anni 1993-1998.<br />

redazione@tempi.it<br />

in seguito, quelle irr<strong>il</strong>evanti secondo i pm di Napoli (e i<br />

tifosi nerazzurri) ma non tanto irr<strong>il</strong>evanti per tutti gli<br />

altri e per chi ha un po’ di buon senso. Mi cita regolamenti<br />

e commi, mi snocciola sentenze della Cassazione<br />

e, visto che capisce benissimo che non so di che cosa stia<br />

parlando, mi ripete come un mantra che sono ignorante<br />

e che un giornalista dovrebbe documentarsi.<br />

A questo punto l’ho ringraziato. Ha proprio ragione.<br />

Un giornalista dovrebbe documentarsi, appassionarsi,<br />

ma io non sono un giornalista, sono uno che<br />

scrive per campare. E in fondo dello scudetto 2006,<br />

dell’Inter, della Juve e pure del Cesena, non me ne frega<br />

un beneamato nulla.<br />

| | 13 luglio 2011 | 63

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