l'operazione “daffodil” nel piano “agreement” - Marina Militare
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F. Mattesini - L’operazione “Daffodil” <strong>nel</strong> <strong>piano</strong> “Agreement”<br />
Il cacciatorpediniere di scorta Croome, una delle otto unità della classe “Hunt”<br />
facente parte della Forza D.<br />
e il secondo di due piroscafi con quattro unità di scorta a 12 miglia a nord di<br />
Alessandria.<br />
Siccome però le rotte dei due gruppi navali furono segnalate<br />
erroneamente per levante, durante il giorno, anche a causa delle scarse<br />
condizioni di visibilità che ostacolarono la ricognizione, l’avvistamento non<br />
provocò alcun provvedimento fino alle 18:20, quando l’O.B.S., il Comando del<br />
feldmaresciallo Kesselring comandante in capo del fronte tedesco del Sud con<br />
sede tattica a Taormina, rettificò la direzione delle unità britanniche, che<br />
includevano motosiluranti, facendo presente che la loro rotta doveva intendersi<br />
per ponente e non per levante.<br />
Tuttavia, poiché questa verifica, compiuta dopo oltre dieci ore dai due<br />
avvistamenti, non era accompagnata da nessuna osservazione, i vari comandi<br />
dell’Asse, ritenendo che la precisazione dell’O.B.S. potesse avere “un valore<br />
puramente cartolario”, non ebbero la sensazione che le unità navali nemiche<br />
stessero puntando sulla zona costiera dell’Egitto e della Cirenaica.<br />
Conseguentemente, venne completamente a mancare qualsiasi preavviso