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l'operazione “daffodil” nel piano “agreement” - Marina Militare

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F. Mattesini - L’operazione “Daffodil” <strong>nel</strong> <strong>piano</strong> “Agreement”<br />

Occorre dire che <strong>nel</strong> fallimento britannico dell’attacco a Tobruch, dal<br />

momento dello sbarco fino alla ritirata britannica, i tedeschi si presero la<br />

maggior parte dei meriti. Ne fu primo portavoce il feldmaresciallo Kesselring<br />

che, scrivendo il 17 settembre al maresciallo Ugo Cavallero, capo di stato<br />

maggiore generale delle Forze Armate italiane (Comando Supremo), sosteneva<br />

che “L’insuccesso di Tobruk era dovuto in prima linea all’azione veramente superiore del<br />

114° gruppo contraereo di riserva”. In definitiva, con questa affermazione,<br />

Kesselring addebitava ai cannoni tedeschi i maggiori meriti per la difesa della<br />

piazza, nonché evidentemente per l’affondamento del cacciatorpediniere Sikh e<br />

il danneggiamento del gemello Zulu, come i tedeschi hanno sempre sostenuto<br />

trovando stimatori tra gli storici britannici.<br />

Motodragamine tedeschi della 6 a Flottiglia in navigazione lungo le coste della<br />

Cirenaica.<br />

Questa lettera, in cui si riportavano previsioni e giudizi sulla situazione<br />

del traffico navale e di quella terrestre sul fronte di El Alamein, e il modo<br />

migliore per rendere sicure le retrovie, fu fatta leggere a Mussolini, al quale<br />

Cavallero aveva detto che quella del nemico era “stata una piccola Dieppe”<br />

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