l'operazione “daffodil” nel piano “agreement” - Marina Militare
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Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della <strong>Marina</strong> <strong>Militare</strong> - Marzo 2013<br />
Una squadriglia di bombardieri Ju. 88 del I./LG.1 mentre in formazione vola sul<br />
mare per attaccare unità navali nemiche.<br />
altrettanti cacciatorpediniere, uno incendiato fu visto fermarsi. Altro cacciatorpediniere<br />
colpito con una bomba da 500 chili e da una da 250 chili a metà scafo, fu visto<br />
fermarsi in fiamme. Altro cacciatorpediniere colpito presso il fianco da due bombe da<br />
250 chili e sicuramente danneggiato.<br />
La navigazione verso oriente dello Zulu e dei due cacciatorpediniere di<br />
scorta Hursley e Croome ebbe un epilogo fatale <strong>nel</strong> corso di quel pomeriggio del<br />
14 settembre. Una prima azione assegnata a tre cacciabombardieri Bf 109 dello<br />
Stormo Africa (Jabo.St.Afrika), decollati alle 13:15 per attaccare la formazione<br />
navale, non ebbe successo per mancato avvistamento dell’obiettivo.<br />
Successivamente, le tre navi britanniche furono attaccate da una formazione di<br />
otto Ju 87 dello St.G.3 decollati alle 13:35 da Haggag el Quasaba. I piloti degli<br />
Stuka notarono molte bombe cadere vicino agli scafi, ma senza conseguire<br />
colpi diretti sui bersagli. Poi, alle 15:30, sopraggiunse sul medesimo obiettivo<br />
un’altra formazione di bombardieri in picchiata, decollata anch’essa da Haggag<br />
el Quasaba, costituita da diciannove Ju 87 del 3° Gruppo del 3° Stormo Stuka<br />
(III./St.G.3), e guidata dal comandante del reparto, capitano Kurt Walter. I<br />
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