l'operazione “daffodil” nel piano “agreement” - Marina Militare
l'operazione “daffodil” nel piano “agreement” - Marina Militare
l'operazione “daffodil” nel piano “agreement” - Marina Militare
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
F. Mattesini - L’operazione “Daffodil” <strong>nel</strong> <strong>piano</strong> “Agreement”<br />
Bristol Beaufighters del 272 Squadron della RAF del Medio Oriente, che<br />
<strong>nel</strong>l’operazione Agreement, partendo dalle basi egiziane, furono intensamente<br />
impiegati per la protezione delle navi britanniche.<br />
Nel corso di queste ultime azioni, con inizio alle 17:45, decollarono<br />
quattordici caccia Bf 109 dell’JG.27 con il compito di essere impiegati <strong>nel</strong>la<br />
scorta ai bombardieri in picchiata dello St.G.3.<br />
Le azioni tedesche della giornata si conclusero con le missioni di tredici<br />
Ju 88 dell’LG.1, decollati da Creta in tre formazioni alle ore 17:20, 17:48 e<br />
17:50, e rispettivamente costituite da quattro, sei e tre velivoli. Ma, a causa della<br />
sopraggiunta oscurità, soltanto i primi quattro Ju 88 riuscirono a rintracciare<br />
l’obiettivo. Uno di essi, alle 18:15 attaccò in picchiata un presunto incrociatore,<br />
e alle 19:30 gli altri tre velivoli della formazione attaccano, sempre in picchiata,<br />
tre cacciatorpediniere di cui due fermi senza ottenere risultati, anche perché<br />
l’attacco fu disturbato da caccia britannici a lungo raggio Beaufighter. I due<br />
cacciatorpediniere visti fermi erano certamente l’immobilizzato Zulu, affiancato<br />
dal Croome che ne stava recuperando gli uomini dell’equipaggio e i marine che si<br />
trovavano a bordo.<br />
Due dei sei velivoli Ju 88 della seconda formazione non avendo trovato<br />
le navi andarono a sganciare le bombe su obiettivi nemici della costa egiziana,<br />
rispettivamente a est di El Hamman e sull’aeroporto di Burg El Arab.<br />
136